Prova Pratica per Rai Takara, Sfidante: Comandante Fedrik Lion || Esito: PASSATO

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Come poteva sperare, la ragazza, che il secondo attacco potesse andare a segno dopo aver visto quanto veloce fosse stata la chimera a schivare quasi del tutto un'alchimia attivata a 3 metri di distanza ? Qui si parlava di parecchie decine o addirittura centinaia di metri contando che la stanza era di 600m^2.
Certo la chimera era distratta. Ma di certo avrebbe avuto lo stesso tutto il tempo di questo mondo per schivare.
E cosí fu.
Al secondo bagliore di luce, scaturita dalla nuova trasmutazione, e il relativo frastuono del suolo he cambiava forma. La belva distolse la sua attenzione dalla ferita, riportata in precedenza, premurandosi di levarsi dalla tragliettoria degli spuntoni, che muovevano nella sua tragliettoria a gran velocità, con un balzo.

- "Quella che ti trovi davnti non è altro che una chimera. Catturata nella zona settentrionale di Xing e tenuta qui in cattività e per ricerche dalla sezione scientifica dell'accademia" replicó il comandante

La ragazza aveva approfittato degli spunti per passare da un lato all'altro della stanza. La chimera si limitó a seguire i suoi movimenti. Una volta che la ragazza toccó terra si avvicinó con cautela mantenendo sempre le distanze.
Arrivata ad una distanza approssimativa di 10 metri si fermó ergendosi sulle zampe inferiori scuotendo la criniera ed emettendo un verso molto simile ad uno stridio assordante.
Era finalmente pronta ad attaccare.
Immediatamente alcuni dardi vennero sparati dalla stessa criniera in direzione della ragazza.





Edited by Genkaku - 28/2/2013, 13:13

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-"Ehi recluta adesso hai il permesso di utilizzare la tua katana. Di questo passo avrai la peggiooo!!. Sii meno impulsiva. !!!" gridó il comandante da sopra gli spalti.

La chimera adesso si era messa a 4 zampe e procedeva in cerchio, sempre mantenendo la medesima distanza.
Ricordava quella posizione. La posizione in cui la ragazza si metteva prima che degli spuntono uscissero da sotto il pavimento.
Mostró i denti sibillando. La bava colava dalla poderosa dentatura che continuava a mostrare durante i suoi ringhi.
I suoi movimenti erano costituiti da delle semi arcate. Non faceva mai il giro completo attorno alla ragazza. A quasi metà stanza tornava indietro.
Improvvisamente la chimera cambió idea. Si volto alle sue spalle e si mise a correre. Tuffandosi tra gl'alti cumuli di spuntoni. Sparendo dalla vista del comandante e probabilmente della recluta.

-"Takaraa ricordati che non ti stai misurando con un normale e prevedibilissimo animaletto domestico. Fai attenzione !!! Non immagini nemmeno quante scartoffie dovrei compilare se il numero 342 ti facesse a pezzi" esclamó il comandante preoccupato

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Un altro frastornante verso di quella bestiaccia indicó un imminente nuovo attacco. Questa volta peró il boato era ancora piú stridente. Quasi da fare fischire le orecchie di chi l'avesse sentito.
L'eco rimbombó nella stanza circondata dagli spuntoni.
Sarebbe stato impossibile prevedere da quale lato fosse arrivato l'assalto da parte della chimera.
Una rapida sventagliata di darti arrivó dal lato destro/centro della stanza.
Tuttavia questo probabilmente non era altro che un annedoto per distrarre la ragazza dopo l'acuto di prima.
Infatti... la chimera sbucó, poco dopo il primo attacco, a gran velocità da dietro la ragazza, saltando prima sul picco piú alto e poi lanciandosi verso lei.
Sicuramente la funzione della criniera non era soltanto quella di lanciare dardi oppure quella di graffiare il nemico.Questa poteva anche essere allungata come delle lunghe liane velenifere. Erano anche in grado di afferrare e biforcarsi oppure legarsi assieme formando una leggero strato di protezione all'occorrenza.

Post 5

Una mossa degna di meriti.
Dal disegno fatto in fretta e furia dalla ragazza vennero create delle imponenti sbarre griggiastre che si attorcigliarono tra loro formando una punta proprio in direzione della chimera.
La nuova trasmutazione creó una gabbia dalla forma conica che avvolse la ragazza fornendogli una sorta di protezione dall'attacco furente della bestia.
La chimera in caduta potè far poco per evitare la contromossa della recluta.
Utilizzó la criniera che rapidamente si compattó davanti al corpo della bestia.
Lo scudo imperfetto dell'animale impattó violentemente contro lo spuntone. Questo riuscí a parare quest'attacco, ma non la seguente caduta sul duro asfalto.
La chimera emise un'altro dei suoi versi alla botta.
Una volta rialzatasi inizió a camminare intorno alla gabbia.
Riflettendoci meglio la mossa disperata della ragazza presentava non poche lacune. Forse non si ricordava della criniera allungabile dell'animale ? Anche se le sbarre si trovavano molto vicine tra loro, non avrebbe trovato molte difficoltà a far passare qualche filamento appuntito li dentro.
Facendo fare cosí, alla ragazza, il giochino del topo in gabbia.
Tuttavia la chimera non aveva alcuna voglia di attaccare nuovamente.
Scomparendo di nuovo tra le punte disseminate lungo tutta la palestra.

-"Ok per me puó bastare cosí !!!" escalmó il comandante lanciandosí dagli spalti e atterrando al centro della stanza, con un balzo, alzando non poca polvere.

Infiló le mani in tasca estraendo un pacchetto mal ridotto di sigarette che portó alla bocca sfilando una sigaretta con le labbra.
Rimise il pacchetto in tasca e tirò fuori dall'altra un bellissimo accendino d'argento che aprí facendo scattare la rotellina che diede vita alla fiamma che usó per accendere la sigaretta.
Poi con tutta calma ripose l'accendino in tasca.
Fece un tiro a pieni polmoni sospirando in attesa che la chimera si facesse viva.
Non aveva intenzione d'eliminarla, altrimenti poi chi l'avrebbe sentita la sezione scientifica ?

-"Sembri ridotta davvero male....
...Non credevo che la chimera fosse cosí forte..
.. Ti porgo le mie scuse" disse il comandate a tratti aspirando e ed espirando lunghi tiri di sigaretta volgendole uno sguardo. Sorridendo.

La chimera non tardó a tornare la protagonista della scena. Riapparendo da dietro un cumulo di spuntoni caricando il comandante.
Questo con fece altro che mettersi la sigaretta tra le labbra e battere le mani trasmutando il terreno intorno a se in modo da formare una sfera grande a sufficenza per una persona che ingoio la bestia richiudendosi poco dopo il suo passaggio.
Riprese a camminare in direzione della ragazza.
I suoi passi riecheggiarono nella stanza insieme ai versi, attutiti dalla bolla, della bestia che si trovava rinchiusa.
Arrivato a pochi metri dalla ragazza si chinó sulle ginocchia disse:

-"Sei in grado di uscire da sola da li ???"

-"Come sarebbe a dire hai dei problemi nel farlo ? Hahahhahaha" domandó sorridendo.

Il comandante schioccó le dita un paio di volte generando delle piccole detonazione a tre sbarre in che questa caddero per inerzia.

-"Avanti vieni. Ti aiuto io" disse poi allungando una mano

-"Avanti sú...Quali domande ti affliggono?!?!?" domandó poco dopo aver tirato fuori la ragazza da li dentro

-"Le chimere sono "ibridi" di diversi animali, ottenute fondendo due o più individui in un unico corpo tramite l'alchimia." rispose il comandante facendo un altro lungo tiro di sigaretta.

-"Sappi che questo essere non è l'unico del suo genere.
Ce ne sono miliardi di questi sparsi per il mondo.
Anche molto piú forti di questo." aggiunse accompagnando la ragazza alla porta.

-"Senti facciamo cosí... fai un salto all'infermeria e poi vienimi a trovare nel mio uffico...
...Non dimenticarti di andare a ritirare il tuo nuovo grado.... soldato semplice Rai Takara"