Medicazione Rai Takara

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Yomy
view post Posted on 2/3/2013, 17:32




Rai era giunta nell'Ala Ovest dell'Accademia per farsi medicare in infermeria, nel settore dei casi lievi.

Si sedette nella sala d'attesa aspettando il suo turno.
I tre graffi provocati dallo scontro con la chimera dolevano, mali sopportabili rispetto ad altri che aveva superato. Ora che era lì seduta notava in sè un'enorme stanchezza: prima, forse per la tensione o per l'alta concentrazione non se ne era resa conto.
Ebbe poi un ultimo flash: aveva lasciato la katana appoggiata alla parete della palestra. Si ripromise di chiedere al Comandante di ricevere il permesso di andarla a prendere.
Una simile dimenticanza non era da lei. Realizzò solo ora che era riuscita a diventare Alchimista di Stato. Il suo primo obiettivo era raggiunto. Ora doveva proseguire in questa carriera per arrivare alla sua missione di vita.


Il suo turno era arrivato. Si alzò imprecando con la caviglia dolorante ed entrò nella sala.

-Mi scusi ho dei graffi da far medicare-

chiese entrando dentro lo studio medico. Era luminoso e dalle pareti bianche come se la tinta fosse stata appena data e, tale colore, rendeva ancora più luminosa la sala.
 
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view post Posted on 2/3/2013, 17:58

Wrath

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Ed eccola arrivare, stanca e apparentemente solare.
Anche quel giorno aveva compiuto una delle venti sedute, per la scatola cranica di un Militare che ha rischiato la vita durante una rivolta dei Ribelli. Il nervosismo nascosto da quel sorrisetto, apparentemente sincero, la rendeva parecchi isterica, ma allo stesso tempo amichevole; Un classico della Dottoressa.
Si trovava nel suo ufficio, ancora con il camice insanguinato e a riflettere su una soluzione a quella probabile, se non sicura, morte.
Decise quindi di uscire da quella stanza, per andare a farsi una cioccolata calda, tanto per distendere il nervosismo.
Non appena oltrepasso quella porta, ad attenderla fu una ragazza coperta da piccoli taglietti, sparsi in varie parti del corpo: zigomo,spalla e caviglia destra.
Si trattavano di taglietti superficiali, curabili in cinque secondi, uno scherzo per un genio come il Colonnello.
-"Sì, ho notato."- Disse lei schietta e rapida. -"A prima vista mi sembrano graffietti che si possono rimarginare da soli col passare del tempo..."- Continuò adocchiando una strana espressione di stanchezza della ragazza.-" Sei una Recluta?"- Domandò alla ragazza, guardando anche a quello strano livido che circondava anche la ferita.
 
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Yomy
view post Posted on 2/3/2013, 18:08




-Beh diciamo che ora sono un soldato semplice-
rispose Rai.

-Ho appena terminato la prova pratica. Questi graffi me li sono procurata nell'esame ma hanno un dolore diverso nonostante sia stata presa di striscio. Non le voglio arrecare disturbo però se è possibile controllarli le sarei grata.

concluse la ragazza guardando la donna. Dimostrava anch'ella un viso stanco, dagli occhi e capelli lunghi viola. Portava un paio di occhiali da vista piccoli e tondi, mentre indossava un camice macchiato di rosso, probabilmente sangue. Dall'aspetto con cui si presentava, comunque, doveva essere una donna autorevole, anche per la carica ricoperta: in quel settore bisognava avere i nervi più saldi che in guerra, in quanto era sulle sue spalle la vita di chi entrava nel settore infermieristica.
Forse proprio per questo che Rai provò una piccola ammirazione per la donna.
 
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view post Posted on 2/3/2013, 18:29

Wrath

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-"Certo, l'avevo intuito, si tratta sicuramente di una delle chimere di Yamamura. Prego accomodati dentro."- Disse lei, girandosi di scatto, in direzione del lettino bianco, facendo roteare il suo capice insanguinato, che come si poteva prevedere fece schizzare.
Ne era sicura, si trattava di Benzodiazepine unito con Ipoclorito, un vero e proprio veleno mortale; ma per essere sicura di una simile intuizione occorreva una domanda alquanto semplice, anzi due, furono proprio quelle che lei pressapoco stava per fare.
-"Ti senti stanca e con sensi di rigurgito imminente?"- Domandò la dottoressa Medusa Rider, nonché Medico dell'Accademia e Coordinatrice della sezione Medica.
 
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Yomy
view post Posted on 2/3/2013, 18:40




Rai sobbalzò vedendo che il camice della donna schizzò delle gocce di sangue nel movimento in cui si girò indietro.
Quindi si sedette sul lettino bianco designatole.
La dottoressa quindi le fece due semplici domande a cui Rai rispose subito.


-Di stanchezza molta che sembra mi possa addormentare da un momento all'altro, ma per ora ho solo una lieve nausea quando sto in piedi. Com'è possibile che questi graffi possano provocarmi questo? Per di più ho preso i dardi di striscio e dalle sue domande dovrei intuire che mi è andata bene.
disse per poi zittirsi cercando di non riempire di troppe domande il medico.
 
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view post Posted on 2/3/2013, 19:12

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Era proprio quello che pensava, due micidiali veleni, uno che bene o male allevia l'altro.
Eppure lei ricordava bene o male una chimera in grado far tali danni..La sua mente si riempì di pensieri, che si cancellarono non appena lei disse:
-"Certo! Il Numero 342!"- Esclamò la dottoressa, dirigendosi verso la sua scrivania.
Nel mentre la ragazza seduta sul lettino iniziò a fare domande.
-"Beh, m sembra pure ovvio. A ferirti è stata una bestia simile ad un gatto?"- Chiese Medusa totalmente certa della sua intuizione. Nel mentre, si trovava indaffarata, nel cercare una siringa con ago lungo tre centimetri e largo un millimetro. Il classico 'aghetto' usato per fare una normalissima analisi del sangue.
 
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Yomy
view post Posted on 2/3/2013, 21:15




-Mi pare che il comandante l'avesse identificata proprio con 342-
rispose ricordando il comandante che dagli spalti le aveva urlato qualcosa sulle scartoffie che doveva compilare se fosse stata uccisa dalla creatura.

-Una creatura alquanto singolare con la criniera color porpora e il muso da gatto. Con il corpo di un verde strano muscoloso e con zampe dagli artigli affilati-

aggiunse lei vedendo che la dottoressa preparava una siringa per lei. Di sicuro, qualunque cosa fosse l'avrebbe fatta star meglio.
 
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view post Posted on 3/3/2013, 09:59

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-"Allora è proprio quello che penso io."- Disse avvicinandosi con l'ago saldo nella sua mano. -"Dobbiamo fare un'analisi del sangue, per vedere se la sostanza chimica, prodotta dal veleno prodotta da una ghiandola velenifera negli artigli, è già entrata in azione o meno; Scopri il braccio, sarà nel braccio che dovrò fare l'estrazione del sangue."- Continuò lei prendendo dalla tasca del camice un pezzettino di cotone, che avrebbe utilizzato per tamponare la vena bucata, in modo da far fermare la fuori uscita di sangue in modo rapido e sicuro.
 
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Yomy
view post Posted on 4/3/2013, 19:52




-D'accordo-

rispose la ragazza mostrando il suo braccio e tenendolo verso la dottoressa in modo da poterle permettere di effettuare il prelievo.

-Non potevo immaginare che quella creatura fosse anche velenosa ^^''

aggiunse infine.
La stanchezza ora che era sul lettino iniziava a renderle difficile il tenere gli occhi aperti, ma prima di riposare aveva ancora delle cose da fare.
 
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view post Posted on 5/3/2013, 17:16

Wrath

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La ragazza allungò il braccio verso la Medusa, in modo tale da permettergli di iniziare con l'estrazione del sangue. Di colpo la dottoressa infilò l'ago nell'alterai bracciale, in modo rapido, così da non far sentire molto dolore alla paziente.
-"Sinceramente non lo ricordavo nemmeno io che la Chimera numero 342 fosse così pericolosa."- Rispose la dottoressa, estraendo il sangue dal braccio della ragazza.
-"In effetti la sensazione di nausea e stanchezza la può dare anche un normale Paralizzante, però controllare non ha mai fatto male."- Non appena arrivò a un millilitro, lei fece uscire l'ago dalla vena, tamponando il buco con il pezzo di cotone. -"Tieni, tienilo fermo nel buco."- Disse Medusa lasciando il cotone in mano di Rai.
Presto si avvicinò alla sua scrivania, dove era posizionato un particolare vetro in grado d'ingrandire ogni cosa si posizionasse sotto di esso.
In effetti, non si notava alcuna sostanza oltre al sangue e quei presunti veleni che fecero preoccupare la dottoressa erano visibili ad occhio nudo, grazie al loro colore sul grigio chiarissimo.
-"Ah...Bene, fortunatamente non si tratta del Benzodiazepine e\o Ipoclorito, quindi si tratta di un normalissimo paralizzante."- Continuò le girandosi in verso la paziente, mostrando un sorriso affettuoso. -"Per il paralizzante devi prendere solo questa pillola, costituita da erbe curative. Ne basta una, una mezz'oretta di riposo e la stanchezza con il senso di vomito scompariranno."- Terminò, estrado la pillola di color verde da una scatoletta, passando alla ragazza; Gettando contemporaneamente la siringa nel cestino della spazzatura, situato vicino al lettino.
 
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Yomy
view post Posted on 5/3/2013, 17:41




La dottoressa prelevò il campione di sangue dal braccio della ragazza dicendole che non si ricordava che la chimera avesse in sè del veleno, ma che un controllo per prevenire un danno era meglio farlo. Le diede del cotone per tamponare il foro da cui era estratto l'ago della siringa per il prelievo e vide che la dottoressa di avvicinò alla sua scrivania per analizzare il campione di sangue.
Fortunatamente i sintomi di Rai corrispondevano a un effetto paralizzante e non a un veleno, per cui le diede una pillola di color verde e le consigliò del riposo per far sparire il senso di nausea.
Rai quindi si rimise a posto la manica della maglia e scese dal lettino. Prese la pillola agli estratti di erbe curative e la prese immediatamente. Sospirò.

-La ringrazio ancora per il tempo che ha dovuto dedicarmi. Spero di incontrarla nuovamente, ma al di fuori di questa ala dell'accademia-

disse Rai alla dottoressa Medusa accennando un inchino per formalizzare ulteriormente le sue scuse per il disturbo che aveva arrecato alla donna.

-Se in futuro avrà bisogno di me non esiti a chiedere di Rai Takara: sarei lieta di sdebitarmi con lei. Ora andrò in Ufficio dal Comandante e poi andrò a riposarmi come si deve. Arrivederci Signorina, grazie ancora.

Concluse uscendo dall'infermeria e si diresse verso l'Ufficio del Comandante sperando che la pastiglia somministratagli facesse effetto quasi subito.
 
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