Come ogni giorno nel campo tutto filava liscio, i commerci andavano alla grande e il Capo dei saggi era adirato come ogni giorno.
Insomma, tutto andava per il verso giusto.
Fortunatamente i soldati non si avvicinavano da tempo alla roccaforte, tanto meno attaccavano, forse le truppe si erano rammollite dall'ultimo attacco.
L'unico fatto ironico era basato sulla temperatura, che era veramente troppo calda per un periodo invernale.
Infatti, giust'appunto come immaginato l'acqua riprese a scarseggiare, proprio come durante i giorni di caldo afoso, cosa che era anche quel giorno ''invernale''.
Gli arrivi nell'accampamento iniziavano a diminuire, forse, Central City stava iniziando a cacciare, sul serio, i ribelli alla patria.
Se era così allora si poteva preveder un'imminente attacco alla roccaforte, eppure questo non intimoriva i pensieri degli abitanti.
Così come il resto dei civili, che compievano il loro dovere, anche il guardiano
Izac stava lavorando; Anche se distratto nel giocherellare con la cordicella della balestra, con il suo solito sorriso stampato in faccia.
Era circondato da marmocchi, che richiedevano la sua attenzione con svariate domande, ma quasi distrattamente lui annuiva e restava in silenzio continuando a sorridere.
La sua attenzione fu presto attirata da un polverone di terra, che si sollevava a gran velocità verso l'accampamento.
-Presto bambini, tornatevene dai vostri genitori, c'è qualcosa che non quadra.-L'espressione di Izac, quasi insolitamente, diventò seria, pensava che i soldati si stessero avvicinando con veicoli stradali verso il campo.
Questo non era un buon segno.
Le varie collinette, però, non permettevano la visione dell'orizzonte, quindi era difficile vedere di chi si trattasse.
Fece presto ad infilare una freccia nella sua balestra, in attesa della visione del nemico.
Però fu preso di sprovvista.
Non si trattava di un nemico qualunque ma di una ragazza che a passi veloci si avvicinava a gran velocità, come un vero e proprio treno in corsa, verso di lui.
-Oh diamine, è un essere immondo!!!! Ehi!!!! Fermati!!!! Rischi di andare a finire sopra le tende!!!-Urlò Izac cercando di farsi sentire dalla donna in corsa muovendo anche le braccia, come per segnalare la sua presenza.
Izac tolse la freccia dall'arma e continuò a seguire quella scena, con uno strato di tensione, sperando che la giovane donzella non si schiantasse contro il legno delle capanne.