Ufficio del Comandante Fedrik Lion

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view post Posted on 24/5/2012, 20:01

Desideriamo perché imperfetti

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CITAZIONE

Tra gli uffici dei generali al 4^ piano, vi era anche quello del Comandante Fedrik Lion.
La stanza si presentava diversa da quella dei suoi colleghi, sebbene le dimensioni fossero uguali alle altre (7m per 6m), quanto il salone di una casa normale. Al centro c'era una grande scrivania color ciliegio, che faceva sembrare ancora più antico e di valore tutto l'arredamento. La sua poltrona era color rosso scuro, solo a guardarla faceva rilassare, soffice e comoda, s'intonava alla perfezione con il tavolo. Davanti alla scrivania c'erano due sedie dello stesso colore, ma molto meno comode della poltrona, per far sedere gli ospiti. Alle spalle della sedia del Comandante vi era un'immensa finestra, fonte principale di luminosità, che si affacciava direttamente sul bellissimo e maestoso parco dell'Accademia. Sulla scrivania erano state messe delle lampade nere e verde scuro, utilizzate sicuramente per illuminare i vari fascicoli che passavano per le mani di Fedrik. Al centro della stanza un gigantesco lampadario in vetro scendeva per qualche metro dal soffitto. Ai lati della scrivania, proprio agl'angoli della stanza, c'erano due prontuari pieni di carpette e cianfrusaglie varie, cimeli, ricordi, munizioni. Ai muri, bianchi perla, si trovano appese diverse decine di armi, da una parte le armi bianche e nella parete di fronte varie pistole e fucili. A destra dell'entrata, c'era una grande poltrona totalmente inutilizzabile, visto che era usanza e abitudine del Cmandante buttare il suo giaccone su di essa, lasciando perennemente spoglio l'appendino, situato all'angolo. Era davvero un bellissimo ufficio, sebbene il suo proprietario preferisse trascorrere il suo tempo in missione oppure in giro per l'Accademia, piuttosto che in quella stanza.




Edited by Mizu.Elric ~ - 24/5/2012, 21:12
 
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Yomy
view post Posted on 6/3/2013, 10:04




Rai a fatica fece le scale che la portarono al 4° piano dell'Accademia. Doveva completare ancora alcune cose prima di andare a riposare. Parlare con il Comandante e poi mantenere una promessa che aveva fatto appena arrivata in Accademia. Finita l'ultima rampa si appoggiò alla parete per riprendere fiato. Avrebbe chiesto una tazza di caffè al Comandante in cambio dello sforzo che aveva fatto per arrivare fin lì. Si avviò nel corridoio alla ricerca dell'Ufficio. Un piano dedicato agli Uffici dei Generali di certo non mancava di lusso. Porte in ciliegio con targhe dorate e un pavimento lucido come se ad ogni ora veniva lavato e coperto di cera per renderlo impeccabile. Il corridoio era illuminato da grossi lampadari e da un'ampia finestra al fondo da cui entrava la luce del sole di fine pomeriggio.
Riuscì a trovare l'Ufficio molto rapidamente, in quanto su quel piano erano pochi gli Uffici. Bussò.

-Comandante, sono Rai Takara. Ho udienza con lei-

disse per poi attendere risposta.
 
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view post Posted on 6/3/2013, 14:09

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-"Umm..! A dire il vero non t'aspettavo cosí presto" esclamó il comandante, sorpreso, dall'altra parte.

-"Ma visto che sei qui.....
... Prego entra pure...
Accomodati"
 
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Yomy
view post Posted on 6/3/2013, 14:23




Rai sentì il permesso accordato del suo Comandante nell'entrare nella stanza e così fece.
La bellezza dell'Ufficio la lasciò sconcertata: scrivania in ciliegio raffinata, un arredamento che pareva quasi un cimelio per tutte le cose presenti e la luminosità della luce che entrava dall'ampia finestra posta dietro alla scrivania e alla poltrona rossa rendeva l'Ufficio quasi mistico.
La ragazza si sedette su una delle due sedie poste davanti alla cattedra.


-Mi scusi se arrivo solo ora. Volevo informarla che l'effetto della paralisi della chimera sta svanendo a causa di un medicinale che mi ha somministrato la dottoressa Medusa Rider tramite una pastiglia a base di erbe e che mi riprenderò in fretta. Posso sapere perchè ha chiesto la mia presenza?

chiese infine guardando il Comandante seduto di fronte a lei al di là della scrivania.
 
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view post Posted on 6/3/2013, 16:45

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Erano appena rintoccate le 17.
La giornata era praticamente volata.
Il silenzio piú totale regnava in quel piano, quindi al comandante non dispiaceva, di tanto in tanto, ricevere qualche visita o chiedente rapporto.

-"Beh.. Quando questa mattina ti dissi di passare nel mio ufficio... non intendevo in giornata.
Avresti fatto meglio a riposarti per oggi !
Vabbeh ormai che ci sei....!!"
disse il comamdante con preoccupazione e rassegnazione. Chinadosi e tirando fuori, da sotto il tavolo, la stessa katana che la ragazza aveva scordato in palesta una decina d'ore prima.

-"È davvero una spada molto preggiata. Tenuta con cura e affilata come il rasoio. Ha anche un pó d'anni. Immagino sia appartenuta a qualcuno a te molto caro."

-"Ma non dilunghiamoci su questo discorso.
Questa mattina volevi farmi qualche domanda giusto ?"
domandó in fine il comandante incuriosito

Edited by necro-ombra - 6/3/2013, 18:47
 
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Yomy
view post Posted on 6/3/2013, 17:11




Rai vide apparire sulla scrivania la sua preziosa katana. La prese tenendola stretta a sé.

-Apparteneva a mio nonno. La usavo molto nel paese in cui sono cresciuta e tornando ogni volta a casa la ripulivo e lucidavo. Sopra è inciso le parole di una pergamena che mio nonno portava con sè dicendo che proteggeva chi la possedeva. Riguardo a stamattina... Possibile che io possa aver visto una chimera nel luogo in cui vivevo? Ricordo che l'unica volta che ho provato ad entrare nelle mura per attaccare chi opprimeva la mia popolazione, di guardia alla porta vi era una creatura simile a un grosso cane. Però sono sicura che non era un cane date le enormi dimensioni.

spiegò lei con un brivido che le percorse la schiena nel ricordare il terrore che aveva avuto nel solo vedere quella creatura.
 
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view post Posted on 7/3/2013, 10:09

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-"Non mi meraviglierei se ci fossero delle chimere anche dalle tue parti.
Il mondo ne è pieno !!!
Approposito... di che parti saresti tu ?"
domandó il comandante accavallando la gamba sinistra sulla destra, incrociando le mani, che poggiavano sul tavolo, e rilassando la schiena sullo schienale della comoda sedia.
 
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Yomy
view post Posted on 7/3/2013, 13:00




Rai rimane sconcertata dalla rivelazione che prese a stringere di più la katana che si era appoggiata sulle gambe.

-Io provengo da un piccolo paese di periferia a nord della regione di Xing. So che anche altri villaggi hanno subito la soppressione come il mio. Inizialmente pensavo che fosse colpa dell'Imperatore, ma in ogni paese venne costruita una sottospecie di caserma che non aveva nulla a che fare con il lusso dell'Imperatore, quindi ho scollegato le due cose. Mi domando solo cosa cerchino nella mia terra. Uccidere così...

rispose con una punta di odio nella voce nel ricordare la sua casa in fiamme e i suoi amici morire mentre lei non poteva far nulla.
 
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view post Posted on 7/3/2013, 14:10

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-"Ti chiedo scusa Takara, ma credo di non avere le risposte che stai cercando..." il comandante si alzó facendo involontariamente strisciare i piedi della sedia sul pavimento stridendo.

-"Posso offrirti qualcosa di caldo da bere ?" domandó fermandosi davanti alla la porta
 
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Yomy
view post Posted on 7/3/2013, 15:08




-Giusto.. Lei per quanto possa essere un alto Ufficiale di certo non può sapere tutto...-
rispose cercando di rilassare i nervi.

Il Comandante si alzò avviandosi verso la porta, dopo aver strisciato la sedia sul pavimento rompendo il silenzio di pochi secondi che si era creato provocando un piccolo stridio. Le domandò se aveva bisogno di qualcosa di caldo.

-No..grazie..-
disse non distogliendo lo sguardo dalla katana che aveva sulle gambe.

"Possibile che non ne venga a capo? Possibile che la mia entrata qui in Accademia sia veramente un mio capriccio per scappare dalla realtà in cui ho vissuto sino a ora? Possibile che io non possa far nulla per cambiare questo mondo distorto dalla distruzione e dal potere che gli uomini ambiscono? Mi chiedo solo allora che cosa ci faccio io in questo mondo..."

pensò stringendo i pugni e mordendosi un labbro.
 
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view post Posted on 7/3/2013, 15:20

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-"Ottima scelta qui la ciccolata calda la fanno davvero buona... la prenderó anch'io". Sorrise voltandosi.

Per qualche secondo nessuno dei due personaggi si mosse, ne parló. Il silenzio piú lugubre e triste prese il sopravvento nella stanza.
E fu allora che l'espressione nel comandante mutó diventando ad un tratto serio.

-"Vedi il fascicolo posto sullo spigolo sinistro della scrivania ?
Quello color sabbia..
Prendilo... peró aspetta ad aprirlo...
Prima ho bisogno di sapere una cosa....
Cosa ti ha spinto ad intraprendere la carriera di stato ?
Tieni pure per te la storiella commuovente che ti sei preparata a casa...
Io non saprei onestamente che farmene.."
 
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Yomy
view post Posted on 7/3/2013, 17:55




Ci fu una lunga pausa nel dialogo. Un silenzio ricco di parole da dire, ma anche di pensieri e ricordi da cancellare.
Il Comandante invitò la ragazza a prendere un fascicolo dalla sua scrivania color sabbia, ma aggiunse anche che doveva spiegargli prima di aprirlo la sua motivazione per aver scelto di diventare Alchimista di Stato.


-Lei ha mai perso tutto senza sapere "perché"? Ho perso i genitori all'età di 5 anni ed sono stata cresciuta da mio nonno in un tempio nella periferia del paese. Mi insegnò l'uso della katana per difendermi in strada dagli assalti dei teppisti che abitano il paese. Per raccogliere i beni di prima necessità, come il pane, mi unii a un gruppo di ribelli. Un giorno finimmo però in un'imboscata. Mi nascosi in un solaio e da una fessura vidi una strana figura che uccideva i miei compagni, ma benché avessi la mia katana terrorizzata scappai.

disse alzandosi e avvicinandosi alla finestra.

-Quando tornai a casa, il tempio era in fiamme e per mio nonno non ci fu più nulla da fare. Presa dalla rabbia mi diressi verso l'abitazione in cui risiedeva il cosiddetto "Capo", ma una volta superato il muro di cinta, nascosta fra l'erba che circondava la casa notai la stessa figura che aveva ucciso i miei amici appostata di guardia all'entrata. Senza speranza di batterlo ritornai in paese e per caso sentii dei ribelli che parlavano degli Alchimisti di Stato che avevano rifiutato di venire in soccorso. In quell'occasione mi procurai la cicatrice che ho sul lato destro del mio viso: fui scoperta da un gruppo di oppressori che utilizzarono delle armi che non avevo mai visto. Mi salvai l'occhio solamente perché mi coprii il viso con la lama della katana, ma nello scontro persi i sensi.

continuò portandosi la mano destra sulla cicatrice.

-Mi ritrovai, una volta rinvenuta, tra i cadaveri che venivano accumulati nella piazza principale utilizzati per spaventare la popolazione facendo credere loro che chi si ribellava finiva sicuramente morto. Sarà un bene o un male, ma in un momento che la piazza era vuota riuscii a scappare e mi misi in viaggio verso l'Ametris, raccogliendo di paese in paese le informazioni che mi servivano per sapere chi erano gli Alchimisti di Stato. Una volta che scoprii chi erano e cosa fossero, decisi di entrare nell'Accademia per scoprire cos'ha messo in ginocchio il mio paese e soprattutto per cercare una soluzione. Qualcuno chiama il mio obiettivo di vita "vendetta". Per gli occhi degli altri sarà pure una vendetta, ma per me è una missione.

aggiunse voltandosi verso il Comandante.

-Se sono ancora viva, vorrà dire che posso fare anche io qualcosa, che posso anche io rendermi utile, che posso riuscire a farsì che i pochi bambini che vivono ancora nel mio paese possano avere un futuro.
 
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view post Posted on 7/3/2013, 19:35

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-"Vendetta quindi !?!" eslamó il comandante assaporando la parola poco prima enunciata.

-"Allora.... mi domando... e ti domando... se è per questo che ti trovi in quei vestiti cosa ci fai qui nel mio ufficio ?
Non saresti dovuta già essere in viaggio per la tua cittadina ?"
 
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Yomy
view post Posted on 7/3/2013, 20:19




Rai rimase sorpresa dalla domanda del Comandante.

-Forse perchè al momento sarei più utile qui. Andando ora non saprò nemmeno contro chi mi dovrò affrontare e per la mia inesperienza morirei. Non sono ancora pronta. Sono ancora debole. La prova pratica me l'a fatto capire: ora sarei pressoché inutile....

disse avvicinandosi al Comandante.

-Posso avanzare una richiesta?

domandò infine.
 
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view post Posted on 7/3/2013, 21:31

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-"....No... non sono fidanzato..
..... ahahahahahahaha"
esclamó il comandante, per sdrammatizzare, scoppiando a ridere.

-"No dai... seriamente... sentiamo la tua richiesta" aggiunse asciugandosi con un dito una lacrimuccia che gli dava fastidio in un occhio
 
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