Un sogno che diventa realtà.

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†The Undertaker†
view post Posted on 15/5/2012, 22:10




Kyoya arrivò, finalmente, a North City. c'era un tempo magnifico, un sole che spaccava le pietre. Camminò tranquillo, con uno zaino alle spalle e una borsa da viaggio piuttosto logora. Sulla guancia destra aveva un paio di graffi e una benda gli copriva l'occhio destro, mentre degli occhiali (rotti) erano appesi al colletto della sua camicia. Gli abiti, un pò malmessi e polverosi erano di un tessuto abbastanza pregiato ed era un peccato vederli così sporchi. Durante il suo viaggio per tutto il continente, Kyoya si era trovato di fronte a parecchi imprevisti, alcuni dei quali, inaspettati.
Tuttavia sorrise. Sorrise a questa giornata di sole, sorrise, felice di essere arrivato alla sua meta. L’accademia era proprio dinanzi a sé. Sinceramente, non sapeva bene come muoversi, e si sentì un po’ disorientato. Non sapendo cosa fare decise di aspettare davanti al cancello d'entrata. Magari qualcuno si sarebbe avvicinato, chiedendogli se aveva bisogno di qualcosa e lui avrebbe chiesto le informazioni che gli servivano. Quindi si appoggiò al muro e attese.

Edited by Mizu.Elric ~ - 16/5/2012, 00:00
 
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Mizu.Elric ~
view post Posted on 16/5/2012, 15:45




eccolaaaaaaa

Narrato
Parlato
Pensato
Altro dialogo


Miriam era da poco riuscita a diventare un Alchimista di Stato, guadagnandosi il titolo di "The Wild Alchemist", l'Alchimista Selvaggia.
Odiava quel titolo, avrebbe voluto essere riconosciuta per ben altro, diceva troppo della sua natura segreta. Ma ormai non poteva fargli nulla.
Erano passati sei giorni da quando aveva superato la difficilissima prova pratica, due da quando l'infermeria l'aveva dimessa, con lo sguarcio all'addome ricucito con la sutura e ancora accuratamente bendato.
Siccome era una splendida giornata di sole e lei era ancora convalescente, decise di fare una passeggiata nel cortile esterno dell'Accademia. Indossava la classica divisa dell'esercito, con la lunga giacca aperta e ce lasciava intravedere la spessa cintura in cuoio con la fondina della pistola d'ordinanza (avrebbe dovuto allenarsi al poligono...) e la canottiera attillata e nera. I suoi capelli erano lasciati sciolti, con solo due treccine ai lati della testa che ricadevano ad incorniciarle il dolce viso dai lineamenti gentili e gli occhioni grandi e azzurri.
Ad un tratto vide un ragazzo un po' malandato appoggiarsi al cancello, le guardie per il caldo stavano dormendo!
Si avvicinò con cautela e allungo una mano attraverso le sbarre del cancello in ferro battuto, picchiettando piano sulla spalla della persona che non conosceva.
-Scusi? E' ferito? Ha bisogno di qualcosa?- domandò, con una mano già sulla pistola -Può dirmi come si chiama e mostrarmi un documento?

metti una legenda di come scrivi nel primo post, come ho fatto io!


Edited by Mizu.Elric ~ - 20/5/2012, 13:55
 
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†The Undertaker†
view post Posted on 16/5/2012, 16:00




Kyoya si stava appisolando, sentendo un leggero russare. Non èche anche le guardie al cancello si erano addormentate? Guardò verso il cielo e vide uno stormo di uccelli volare sopra i tetti della città. La città era animata solamente dai suoni frenetici della città. Si sentiva veramente sporco, e avrebbe voluto potersi cambiare d'abito e farsi una doccia, meglio se calda.
D'un tratto, qualcuno da dietro picchiettò sulla sua spalla. Che le guardie si fossero destate? Si girò e trovò una ragazza che gli chiese cosa desiderasse o se era ferito. Kyoya le sorrise tranquillamente. Può anche abbassare le sue difese, signorina. Vorrei accedere all'Accademia per poter sostenere l'esame di Alchimista di Stato, se è qui se si deve sostenere. Disse, sorridendole tranquillamente. Le guardie dormivano ancora.
 
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Mizu.Elric ~
view post Posted on 16/5/2012, 16:24




Lo sconosciuto si voltò verso Miriam, rivelando un viso da ragazzo, forse poco più grande di lei. Aveva un sorriso educato, pacato e gentile e presentava dei graffi sulla guancia destra e una benda all'occhio destro. Al suo collo erano appesi degli occhiali rotti dalla monatatura sottile, indossava degli abiti pregiati ma un po' sporchi e stropicciati e portava con sé uno zaino e una borsa da viaggio piuttosto vecchia.
Si accorse prontamente che Miriam aveva la mano destra sulla pistola al suo fianco. Avrebbe dovuto essere più discreta, maledizione. Doveva far pratica!
Le disse si abbassare pure le difese, voleva solo accedere per l'Esame di Stato.
Un altro Aspirante Alchimista come lei!
Sorrise a sua volta, aveva un sorriso raggiante e ingenuo, da bambina, bianchissimo e meraviglioso, contagioso e capace di travolgere anche l'animo più triste.
-Mi mostri i documenti e la lettera di convocazione, per cortesia.- rispose al ragazzo con educazione, mentre sentendo le voci le due guardie si destarono e la osservarono fare il loro lavoro con stupore.

 
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†The Undertaker†
view post Posted on 16/5/2012, 17:23




Kyoya si accorse che le guardie si erano destate da loro torpore. Probabilmente avevano già notato la ragazza che faceva il loro lavoro. Poco male. La ragazza sorrise in maniera semplice e fanciullesco. Posò lo zaino a terra e controllò la borsa, alla ricerca di documenti. Li trovò, tenuti in un libro, per non rovinarli. Consegnò per primi i documenti, per farsi riconoscere e poi consegnò la lettera di convocazione. Rimise il libro dentro la borsa e riprese lo zaino. Continuò a sorridere alla ragazza.
Ecco a lei. Immagino che anche lei sia nuova. E' molto giovane, forse più di me. Disse, sorridendole a sua volta. Tese la mano e si presentò, da gentiluomo. Mi consenta, Karutzami Kyoya. Disse.
 
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Mizu.Elric ~
view post Posted on 16/5/2012, 19:27




Il ragazzo prelevò documenti e lettera da un libro e li porse a Miriam, che li esaminò. Si chiamava Kyoya Karutzami, era nato nello stato di Amestris e aveva poco meno di un anno più di lei.
Anche lui se ne accorse, infatti notò ad alta voce che doveva essere nuova, siccome pareva più giovane di lui.
Porse la mano e si presentò da sé. Miriam sorrise ancora e gli strinse la mano attraverso le sbarre, presentandosi:-Miriam Lucinda, soldato semplice. Ma può chiamarmi Miriam.
Non voleva dire a nessun altro il suo cognome, a meno che non fosse strettamente necessario. Aveva paura che la notizia che fosse una chimera umana si fosse sparsa ulteriormente, assieme alla storia delle disgrazie della famiglia Yamamura.
Suo padre, Alexander Yamamura, era il famoso Alchimista Intrecciavite, colui che per salvare la sua primogenita, malata id pietrite fin dalla nascita, la trasmutò in una chimera, fondendola con una pantera giaguaro. Per non essere incarcerato e condannato a morte, Alexander giurò eterna fedeltà ad Amestris e divenne capo della ricerca sulle Chimere-Arma e Chimere-Soldato. Lei era la prima chimera perfetta della storia. Ma durante la sua vita, Miriam aveva scoperto che tanto perfetta non era. Da trasformata, perdeva la sua umanità e il controllo, tanto che a 11 anni sbranò il suo fratellino Mark...e a 13 per disperazione tentò invano di resuscitarlo con una Trasmutazione Umana. Ma fallì e perse il braccio sinistro, ora sostituito dallo splendido automail modello da battaglia che portava, nascosto dalla giacca militare e il guanto in velluto bianco.
-Prego, signor Karutzami, mi segua. La accompagno in segreteria.- si offrì educatamente, facendo cenno alle guardie di aprire. Meno di un mese prima l'avevano vista oltrepassare quei cancelli come una semplice recluta ed ora eccola, The Wild Alchemist...
I due iniziarono a percorrere il vialetto di ciottoli, attorniato da due piccole aiuole di fiori, dirigendosi verso il portone dell'Accademia.
-Da dove viene, se posso chiederle?- domandò per fare conversazione, ancora dando del lei al suo "quasi" coetaneo.
 
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†The Undertaker†
view post Posted on 16/5/2012, 19:56




Kyoya le sorrise. La vide fare un cenno ai soldati che lentamente aprirono il cancello. Kyoya mise, così, per la prima volta, piede all'interno dell'accademia.
Al momento vengo da un lungo viaggio, l'ultima tappa è stata Rush Valley, ma sono originario di Dublith. Disse con tranquillità, entrando. Stava guardando il palazzo, imponente. Fremeva dalla voglia di vederne gli interni e poter coronare il suo sogno di diventare Alchimista di stato. Sempre che fosse pronto e riuscisse a passare l'esame.
Ma la prego, mi dia pure del tu. Sono io che devo darle del lei. D'altronde lei è un pubblico ufficiale, io un semplice civile. Disse, sorridendolo. Non vorremo stravolgere le Gerarchie, Signorina Miriam
 
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Mizu.Elric ~
view post Posted on 16/5/2012, 20:31




-Rush Valley, eh... Era la città natale di mia madre.- commentò Miriam, con un sorriso amaro e nostalgico -A Dublith fa caldissimo rispetto a qui. Spero abbiate vestiti abbastanza pesanti. Ho vissuto in quella città per un po' di tempo, a casa di Fujiko Toda. Era la mia insegnante di Alchimia, forse l'avete conosciuta.
Il ragazzo le disse di dargli del tu, dato che lui era un semplice civile e lei un pubblico ufficiale.
-Stravolgiamo pure la Gerarchia di cui parli, in fondo siamo solo due ragazzini, no? Dammi del tu ed io farò lo stesso con te.- gli rispose Miriam, con la sua dolce voce allegra.
-Bene, siamo arrivati.- disse una volta aliti i pochi scalini che conducevano al vasto portone.
Prese nella mano sinistra, quella in automail, il battente a forma di anello e bussò. Subito le aprì una guardia.
-Vieni, la segreteria è da questa parte, devi consegnare documenti e lettera anche lì.- spiegò alla nuova recluta, girando a sinistra e portandolo al bancone dove sedeva la segretaria, un'allegra donna sui 45 anni.
-Salve cari, di cosa avete bisogno?- domandò con un gran sorriso da dietro i suoi occhialetti quasi invisibili su quel viso tondo e roseo.
-Il ragazzo è una recluta, vorrebbe iscriversi agli esami.- spiegò Miriam, per poi guardare Kyoya in attese che parlasse da sé, che si presentasse e porgesse documenti e lettera.
 
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†The Undertaker†
view post Posted on 17/5/2012, 09:24




Continuò a seguire la ragazza. Salirono quei pochi scalini che li dividevano dal portone principale. Miriam disse di stravolgere le gerarchie, e lui fece una piccola risata.
Oh, abbiamo una sovversiva eh. Comunque, ci sto. Disse, ironicamente.
Entrarono nell'atrio, che si rivelò un pò deludente, secondo le aspettative del ragazzo. Si fece guidare fino alla segreteria, dove, seduta ad una scrivania stava una segretaria dall'aria simpatica. Era una donna sui 40, forse 45 anni, ma ancora piacente. Chiese, con un tono gentile, di cosa avessero bisogno e fu la ragazza a parlare per lui. Quindi, annuì e consegnò alla segretaria i documenti e la lettera di convocazione. Per la seconda volta.
Ecco a lei. Quando verrò a sapere del luogo e della data dove si terrà l'esame? E come mi devo sistemare nel frattempo? Chiese, per sapere qualcosa in più. Almeno si sarebbe potuto organizzare, in qualche modo.
 
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Mizu.Elric ~
view post Posted on 17/5/2012, 19:57




La segretaria ispezionò le carte, mentre il ragazzo le chiedeva degli esami e della sua sistemazione.
Dopo avergli riconsegnato tutto, iniziò a spiegargli:-Gli esami per conseguire il Titolo si tengono tutti in Accademia, ma in diverse aule. Vediamo... Prima c'è lo Scritto, in genere è ogni settimana di martedì e di giovedì, alle 15:00 del pomeriggio, e si tiene nell'Aula della Sezione Scientifica. Poi c'è quello Orale, viene tenuto il lunedì e il mercoledì da un ufficiale, è un colloquio personale naturalmente e si tiene in genere nell'ufficio di chi si è proposto di farti l'esame. Dopo che superi l'Esame Scritto, dovrai venire qui per iscriverti a quello Orale ed io ti dirò chi è disponibile nel giorno che preferisci. Quello Pratico è l'ultimo ed è di sabato. Scegli tu naturalmente quando affrontarli, per l'Orale e il Pratico però ti devi iscrivere qui in segreteria almeno due giorni prima! Se vuoi, la biblioteca è aperta tutti i giorni tranne la domenica e gli orari sono dalle 9:00 alle 12:30 e dalle 15:00 alle 19:00. Se non hai residenza in città, naturalmente avrai una camera qui in Accdemia, nell'Ala Est, in dotazione. Al suo interno troverai un taccuino nero con dentro gli orari degli esami, i luoghi, gli orari di ogni singolo locale dell'Accademia e naturalmente una mappa per ambientarti, ed anche dei negozi in città affiliati con l'Accademia. Vuoi avere una stanza già occupata da qualcuno oppure preferisci una ancora libera? Sappi però che se non ci sarà posto in futuro dovrai avere un compagno se ora scegli la libera!
Miriam rimase a guardare in ragazzo, curiosa di sapere se voleva o meno un compagno, lei di certo lo avrebbe voluto ma non c'erano camere con una persona sola e dei posti letto in più quando era arrivata un mese prima. E ancora nessuno era venuto ad occupare l'altro letto della sua stanza n.13.

fai che chiede una stanza con un compagno e la segretaria lo mette con Miriam **
 
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†The Undertaker†
view post Posted on 17/5/2012, 21:09




Kyoya assimilò tutte le risposte, cercando di memorizzarle tutte. Quindi ringraziò con un cenno, riprendendosi i documenti. Ok, allora credo proprio di volermi segnare subito alla prova scrita, per affrettare i tempi. Mi verrà poi comunicato quando, come e dove, giusto? Disse, tranquillo.
Per quanto riguardo la stanza, preferirei una stanza in compagnia. Non amo la solitudine. Disse, raccogliendo lo zaino che aveva precedentemente lasciato a terra per avere movimenti più fluidi. Chiese che numero di stanza avrebbe avuto.
 
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Mizu.Elric ~
view post Posted on 17/5/2012, 21:37




La segretaria segnò il nome "Kyoya Karutzami" su un foglio dove era scritto l'elenco dei partecipanti al prossimo Esame Scritto.
-Vediamo... Se sei già pronto, dovrebbe andarti bene questo martedì alle 15 nell'Aula della Sezione Scientifica. Per trovarla basta che guardi la mappa nel taccuino che ti ho menzionato prima. Se vuoi una stanza con un compagno... Ecco... Che ne dici della numero 13? C'è una ragazza, mi pare. E' un problema?
-Per me non c'è problema.- intervenne Miriam sorridendo dolcemente, facendo capire di essere lei la ragazza in questione -Nemmeno a me piace la solitudine!
Rivolse il suo sorriso solare anche a Kyoya, mentre la segretaria segnava il nome del nuovo residente nella tabella delle camere.
-Benissimo! Che casualità fortunata! Tieni, ecco la copia delle chiavi, ora ne avrete una a testa! Devo chiamare un soldato o ci pensa lei, signorina, a fare da guida al signorino Kyoya?- chiese la donna, risistemandosi gli occhiali.
Miriam prese la borsa da viaggio del nuovo conoscente e sorrise annuendo, per poi fare cenno al ragazzo di seguirla. Si diressero nell'ala est dell'edificio, al piano terra. Sulla destra c'erano tutte le camere con il numero dispari, tra cui quindi anche la 13.
-Accomodati pure, la tua parte non l'ho mai toccata. E' come nuova.- spiegò aprendo la porta al compagno e posando la sua borsa vicino all'armadio vuoto. Il suo era già pieno, aveva avuto un mese per sistemarsi e decorare: aveva cambiato le tende, togliendo quelle grigie e mettendo quelle bianche con il ricano fatto dalla sua amata tata, Elizabetta, aveva cambiato i copriletti del letto con i suoi color rosa con delle roelline rosse, aveva sparpagliato nella sua parte di camera, quella a sinistra, delle foto della sua famiglia e degli effetti personali, oltre a dei libri, e aveva aggiunto un tappeto centrale dai colori caldi, molto pregiato, e uno scendiletto per sé.
-Spero non ti dia fastidio.- aggiunse, andando a sedersi sl suo letto.
Come aveva detto la segretaria, sul comodino di Kyoya c'era l'utilissimo taccuino nero, Miriam portava anche allora sempre con sé il suo.
 
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†The Undertaker†
view post Posted on 18/5/2012, 13:37




Kyoya si tenne in mente quell'informazione importante. Martedì alle 15, prova scritta. Che emozione, finalmente avrebbe potuto cercare di diventare un Alchimista a tutti gli effetti. Poi, la segretaria diede un numero di una stanza, che era già occupata, anche se non sapeva da chi, sapeva che si trattava di una ragazza. Miriam, da dietro, disse che non aveva problemi. Kyoya si girò e la guardò sorridere, quindi ricambiò. Guarda il caso, la prima persona che incontrava era anche la sua compagna di stanza. Ciò gli fece molto piacere.
Salutò con un educato inchino la segretaria, non fece a tempo a prendere la borsa da viaggio che già Miriam l'aveva presa, quindi, prese le chiavi e seguì la ragazza. Entrarono in un corridoio, dove si affacciavano molte stanze, a destra quelle con sulla porta i numeri dispari e a sinistra quelle con i numeri pari. Arrivarono alla stanza numero 13. La ragazza aprì, rassicurando Kyoya che l'altra metà stanza non era stata minimamente toccata. Una volta aperta la porta, vide il contrasto tra la parte sua e quella di Miriam. Bhè, direi che anche se tu avessi toccato la mia parte, non sarebbe stato male. Disse, sorridendo. Andò vicino all'armadio dove la ragazza aveva lasciato la borsa e lo aprì. L'armadio era abbastanza capiente, a due ante. una della due ante era munito di specchio. In basso c'erano due cassetti, probabilmente per l'intimo. Kyoya cominciò quindi a tirar fuori alcuni indumenti puliti dalla borsa dallo zaino e li mise in ordine nell'armadio. Scelse un pantalone di velluto, una camicia bianca e li mise sul letto. Tirò fuori un asciugamano.
Non ti preoccupare, non mi da fastidio. Anzi. Se permetti, io andrei a farmi una doccia. Sono un pò polveroso. Disse, sorridendo. Diede un occhiata al taccuino e poi si tolse la camicia, mettendola in un sacchetto di cuoio tirato fuori dalla borsa e messo in una parte dell'armadio come cesto per gli indumenti da lavare. Spero che qua dentro ci sia una lavanderia. esclamò, ridendo. Prese l'asciugamano, se lo avvitò intorno alla vita, prese i pantaloni di ricambio e si fiondò in bagno.

Edited by Mizu.Elric ~ - 18/5/2012, 15:47
 
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Mizu.Elric ~
view post Posted on 18/5/2012, 14:42




hai sbagliato la descrizione del luogo XD loro vanno nel corridoio est a cui sono affacciate le camere, non altri corridoi XD correggo io XD comunque il post che hai appena scritto dovresti copiarlo e scriverlo qui, nella Stanza 13! Non dimenticare di mettere il link di questa discussione e della stanza nella tua scheda sotto background ^.^




Edited by Mizu.Elric ~ - 18/5/2012, 15:59
 
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13 replies since 15/5/2012, 22:10   89 views
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