Stanza n.13, Miriam Yamamura e Kyoya Karutzami

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Mizu.Elric ~
view post Posted on 8/5/2012, 22:21




Il soldato che la raggiunse le prese le valigie prima che potesse farlo lei e la accompagnò nell'Ala Est dell'edificio, dove c'erano gli alloggi per gli Alchimisti di Stato che non avevano una casa vicina.
Mi consegnò le chiavi con il portachiavi in ottone dorato, con su inciso il numero 13. Strinsi l'oggetto nella mano di metallo, celata dal guanto bianco.
-Grazie, può andare.- lo congedai con un sorriso educato, prima di inserire la chiave nella toppa e girare.
Afferrai le valigie ed entrai in una modesta stanza dai colori molto neutri, verde e biando. C'erano due letti singoli, uno contro la parete destra e uno contro quella sinistra, affiancati da un comodino dotato di piccolo abajour. Ai piedi del letto c'era un armadio in legno chiaro, a due ante, largo circa un metro e mezzo. Sulla parete di fronte a me invece c'era una finestra dotata di tenda e due scrivanie, con sedia, taccuini e lampada.
Posate le valigie accanto al letto e chiusa la porta, presi subito il piccolo taccuino con la copertina in cuoio nero e iniziai a sfogliarlo. Vi erano segnati gli orari degli esami, della mensa, della biblioteca, dei turni degli infermieri in infermeria, della palestra. C'era tutto ciò di cui potevo avere bisogno, anche una mappa del luogo, piegata ordinatamente in otto parti e staccabile dal taccuino.
 
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Mizu.Elric ~
view post Posted on 8/5/2012, 23:03




Dopo aver passato la giornata a disfare le valigie, sistemare i vestiti ordinatamente nell'armadio e personalizzare con i miei effetti la mia parte di stanza, Miriam si fece una doccia calda nel bagno delle ragazze e successivamente tornò in camera e crollò sul letto, in un sonno profondo.
Il mattino successivo si svegliò un po' tardi. Dopo essersi sistemata i capelli biondi in due lunghe code ai lati della testa ed essersi vestita con una camicietta rosa chiaro e una minigonna nera, si avviò verso la Mensa, dove fece un'abbondante colazione prima di andare a rinchiudersi in biblioteca.
Quello sì che era il Paradiso dei secchioni! C'erano innumerevoli scaffali pieni di libri, almeno trenta ripiani, tanto da essere così alti da dover usare una scala per andare a prendere i volumi posti più in su.
Miriam si dedicò per tutto il giorno ai libri, ripassando con un po' di agitazione anche le cose più basilari che aveva imparato a quattro anni. Il tempo le sembrò volare e ben presto arrivò la sera.
Mentre rimetteva i libri al loro posto, ripeteva ad alta voce alcune nozioni:-Allora...il triangolo è il simbolo del Fuoco, il triangolo con la punta verso il basso dell'Acqua, quello con la linea e la punta per su è dell'Aria e quello con la linea e la punta per giù è della Terra.
Sentendo il proprio stomaco brontolare a causa del pranzo saltato, si diresse rapidamente alla mensa, con la voglia di mettere qualcosa sotto i denti.
Il giorno dopo lo dedicò interamente all'esercizio fisico in palestra, facendo addominali, flessioni, pesi e persino meditazione, oltre che un po' di allenamento con le katane e le pistole. Non avrebbe mai potuto sapere anticipatamente che arma le avrebbero chiesto diusare alla fatidica prova pratica che ben pochi superavano.
 
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†The Undertaker†
view post Posted on 18/5/2012, 15:12




Kyoya si tenne in mente quell'informazione importante. Martedì alle 15, prova scritta. Che emozione, finalmente avrebbe potuto cercare di diventare un Alchimista a tutti gli effetti. Poi, la segretaria diede un numero di una stanza, che era già occupata, anche se non sapeva da chi, sapeva che si trattava di una ragazza. Miriam, da dietro, disse che non aveva problemi. Kyoya si girò e la guardò sorridere, quindi ricambiò. Guarda il caso, la prima persona che incontrava era anche la sua compagna di stanza. Ciò gli fece molto piacere.
Salutò con un educato inchino la segretaria, non fece a tempo a prendere la borsa da viaggio che già Miriam l'aveva presa, quindi, prese le chiavi e seguì la ragazza. Entrarono in un corridoio, dove si affacciavano molte stanze, a destra quelle con sulla porta i numeri dispari e a sinistra quelle con i numeri pari. Arrivarono alla stanza numero 13. La ragazza aprì, rassicurando Kyoya che l'altra metà stanza non era stata minimamente toccata. Una volta aperta la porta, vide il contrasto tra la parte sua e quella di Miriam. Bhè, direi che anche se tu avessi toccato la mia parte, non sarebbe stato male. Disse, sorridendo. Andò vicino all'armadio dove la ragazza aveva lasciato la borsa e lo aprì. L'armadio era abbastanza capiente, a due ante. una della due ante era munito di specchio. In basso c'erano due cassetti, probabilmente per l'intimo. Kyoya cominciò quindi a tirar fuori alcuni indumenti puliti dalla borsa dallo zaino e li mise in ordine nell'armadio. Scelse un pantalone di velluto, una camicia bianca e li mise sul letto. Tirò fuori un asciugamano.
Non ti preoccupare, non mi da fastidio. Anzi. Se permetti, io andrei a farmi una doccia. Sono un pò polveroso. Disse, sorridendo. Diede un occhiata al taccuino e poi si tolse la camicia, mettendola in un sacchetto di cuoio tirato fuori dalla borsa e messo in una parte dell'armadio come cesto per gli indumenti da lavare. Spero che qua dentro ci sia una lavanderia. esclamò, ridendo. Prese l'asciugamano, se lo avvitò intorno alla vita, prese i pantaloni di ricambio e si fiondò in bagno.

Edited by Mizu.Elric ~ - 18/5/2012, 18:13
 
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Mizu.Elric ~
view post Posted on 18/5/2012, 17:14




Il ragazzo iniziò a sistemare i suoi vestiti puliti nell'armadio, mentre Miriam lo osservava un po' imbarazzata. Ora che ci pensava stava per condividere la sua camera da letto con un ragazzo. Non era un po' disdicevole?
Quando Kyoya si levò la camicia, rimanendo a petto nudo, a Miriam quasi venne un colpo! Arrossì violentemente sulle guance, non abituata a situazioni simili, e balbetto:-L-L'Accademia non ha...una lavanderia, ma ce n'é una in città. E' a-abbastanza vicina.
Lo lasciò andare a farsi una doccia tranquillamente e non appena fu sola tirò un sospiro e si distese sul letto, con una mano sulla fronte, ad osservare le fotografie incorniciate che aveva appeso al muro. Prese tra le mani una piccolina, raffigurante suo fratello che giocava nel prato quando aveva sette anni, e se la strinse al petto, ranicchiandosi ed addormentandosi con un'espressione malinconica.

ora puoi guardare qui e procedere con l'esame scritto! mi raccomando non barare! prima ti consiglio di consultare i tomi della biblioteca!


Edited by Mizu.Elric ~ - 18/5/2012, 19:01
 
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3 replies since 8/5/2012, 22:21   47 views
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