Prova pratica per Andros, Sfidante: Asuke || Esito: PASSATO

Finalmente era arrivatò il fatidico giorno. La prova pratica, l'ultimo passo per raggiungere il grado di alchimista di stato, stava per iniziare.
La prova si sarebbe svolta nella palestra dell'accademia.

Andros stava camminando nel corridoio che conduceva alla palestra. Non pensava a niente di particolare, cercava solo di trovare la concentrazione per poter affrontare al meglio il suo avversario.

Era quasi notte, e la palestra era illuminata da luci artificiali. Entrando dentro il locale Andros vide immediatamente una donna, e dato che non c'era nessun altro nella stanza, capì che sarebbe stata lei il suo avversaio.
Avanzò verso il centro della stanza, dove si fermò. Prese la fiasca e bevve un bel sorso di sakè. Fatto ciò si rivolse alla donna

- Sono la recluta Andros Denstage. Sono qui per la prova pratica. Quando dice lei, possiamo dare inizio alla prova. Io sono pronto.

Detto ciò attese la risposta della donna.

Post 1

Dopo che il Capitano Ryukagi diede inizio alla prova pratica, Andros incominciò a correre verso il suo avversaio. Quando coprì circa metà distanza, continuando a correre, alzò la katana dalla spalla, la sbatte a terra e poi cominciò a trascinarla sul pavimento, strisciando il pavimento della palestra. Arrivato quasi davanti al Capitano, si spostò improvvisamente a destra. In quel frangente aumentò la presa sull'elsa della katana, per poi iniziare un fendente dal basso. Ma invece di portare a termine l'attacco, Andros, aiutandosi con l'altra mano, che sporgeva come sempre dalla veste, cambiò la direzione del fendente, portando la katana sopra il capitano, e dopo aver uscito completamente il braccio sinistra dalla veste, ed aver impugnato la katana anche con l'altra mano, attaccò il suo avversario con un fendente dall'alto.

Post 2

Il capitano aveva parato il suo attacco, ed ora gli stava sferrando un attacco diretto al suo fianco sinistro. Andros si spostò immediatamente a destra e per essere sicuro di non essere colpitò spostò la katana verso sinistra.
Le due spade si scontrarono. Andros non attese neanche un secondo, e spinse la katana, in modo da concludere il contatto.
Come si aspettava, per battere il suo avversario non sarebbe bastato qualche colpo di katana e qualche finta. Nonostante ciò voleve continuare a provare con l'attacco fisico.
Si sistemò con la mano sinistra gli occhiali da sole, e dopo aver impugnato meglio l'arma con la mano destra, incominciò a sferrare una serie di attacchi diretti verso il suo avversario. Dopo aver eseguito l'ennesimo attacco, Andros sferrò un fendente orizzontale da destra verso sinistra. Nell'attacco non c'era molta forza, ma Andros aveva un altra mossa in mente. Quando la katana era proprio davanti al Capitano Asuke, Andros, con un movimento veloce delle mani, lasciò la katana con la mano destra e l'impugnò con la sinistra, fatto ciò sferro il suo attacco, dritto all'addome del suo avversario, utilizzando la katana come se fosse un pugnale.

Post 3

Il capitano Asuke era riuscita a parare anche quel attacco, e ora stava per scagliare un attacco, usufruendo di un paio di guanti con un cerchio alchemico, che gli permetteva di creare delle esplosioni. La situazione stava diventanto pericolosa, ed Andros doveva trovare al più presto una soluzione.
Andros si mise a disegnare un cerchio alchemico base sul pavimento, e dopo aver aggiunto il simbolo dell'acqua, l'attivò. L'obbiettivo di Andros era quello di unire l'idrogeno e l'ossiggeno presente nell'aria, per proteggersi dalle fiamme. La situazione era a suo favore. Il combattimento stava avvenendo durante la notte, e in quelle ore il tasso di umidità aumentava, agevolando l'operazione. Andros riuscì a creare attorno a se una sfera di acqua, proprio quando vicino era avvenuta una esplosione. La mossa di Andros aveva avuto un duplice effetto: 1- l'acqua l'avrebbe protetto dal calore e dalle fiamme, 2- a causa della trasmutazione, c'era stato un improvviso calo di ossigeno, attorno ad Andros, in questo modo, l'esplosione fu notevolmente ridotta.
Mentre la sfera d'acqua era ancora stabile, Andros attuò un'altra trasmutazione, dividendo la sua katana in due. Fatto ciò impugno una katana per mano, e dopo aver coperto la katana di sinistra sotto la veste, sferrò un colpo alla sfera con quella destra. La sfera perse la sua stabilità e cadde sopra ad Andros, bagnandolo da capo a piedi. Uscì dalla veste la katana di sinistra e dopo aver aperto la fiasca, versò del sakè sulla punta della katana e approfittando di alcune fiamme di ritorno causate dall'ultima esplosione, accese letteralmente la katana.
A conclusione di questa scena, Andros era totalmente bagnato, e aveva due katana, una bagnata e un'altra infuocata. Ora era pronto a sferrare il suo attacco. Si mise a correre contro il capitano, e cominciò a sferrare una serie di fendenti. Questa volta i suoi colpi erano molto più veloci dato che il peso che doveva sopportare ogni braccio era dimezzato rispetto a prima.
Per concludere l'attacco, Andros sferro due fendenti, con la destra cercò di colpire il braccio sinistro, mentre con la sinistra cercò di colpire il fianco destro.





Edited by andros91 xXx - 7/12/2008, 11:37

Post 4

Dopo aver attaccato il capitano, provocandole, con sorpresa di Andros, solamente uno strappo al suo soprabito, Andros osservò attentamente la mossa di Asuke.
Il capitano dopo essersi allontanata da Andros incominciò a disegnare un cerchio alchemico. Da quella distanza Andros non riuscì a capire che cosa stava facendo il suo avversario, l'unica cosa che riuscì a vedere fu la luce alchemica. All'improvviso spuntarono varie sbarre dal pavimento, che poi formarono attorno ad Andros una sorta di gabbia.
Andros era intrappolato, ma i guai non finivano lì. Il capitano Asuke riutilizzò nuovamente la tecnica del fuoco. Ora si che Andros era realmente in guai seri. La combinazione utilizzata dal capitano era veramente efficace, ma Andros non si fece prendere dal panico, aveva in mente un piano, grazie a ciò che aveva capito osservando attentamente il precedente scontro fra lui e il capitano.
Andros non perse tempo, disegnò sul pavimento un cerchio alchemico con il simbolo dell'aria, e dopo aver appoggiato la sua fiasca di sakè sul cerchio, l'attivò. L'intenzione di Andros era quella di concentrare più ossigeno possibile intorno a lui, cercando di ragrupparlo in una sorta di sfera. L'operazione richiese più del previsto, ma la trasmutazione non era ancora finita; alla sfera aggiunse le molecole del suo sakè, fatto ciò attese il momento giusto.
Appena scorse l'inizio di una esplosione vicino a lui, concentrò leggermente la pressione della sfera, rendendola ancora più compatta, e poi la utilizzo come una palla di cannone indirizzata verso il capitano. Facendo ciò riuscì a rompere la gabbia, ma il suo obbiettivo era un altro. Andros aveva atteso un momento particolare, cioè quando si fosse creata una esplosione abbastanza vicina, per poter usufruire del fuoco prodotto dall'alchimia del capitano, infiammando l'ossiggeno della sua sfera, grazie anche all'aiuto del sakè che aveva inserito.
Con sua grande soddisfazione il suo piano era riuscito. La sfera aveva preso fuoco, e mentre le fiamme si diffondevano su tutta la sfera, quest'ultima avanzava verso il capitano Asuke. Quando la sfera fu vicina al capitano, Andros aumentò notevolmente la pressione all'interno della sfera, causando una esplosione.
Finì il suo attacco giusto in tempo, perchè la "gabbia" gli stava per crollare addosso. Con un gesto fulminio portò le due katana sopra la testa, mettendole a forma di x. Nonostante ciò si procurò qualche taglio di strisco sulle braccia.
La mossa di Andros ebbe quindi una funzione sia difensiva che offensiva. Scagliando la sfera di ossigeno concentrato, attorno ad Andros era scomparsa una notevole quantità di ossigeno, in tal modo l'esplosione non arrivò fino a lui. Inotre usufruendo di una vicina esplosione, e con il contriubuto di un pò di sakè, aveva infiammato la sfera, per poi causare una esplosione vicino al capitano.
Dopo essersi pulito dalla polvere causata dalla caduta della "gabbia", Andros attese di conoscere l'esito del suo attacco.





Edited by andros91 xXx - 7/12/2008, 11:37

Post 5

Il contrattacco di Andros non aveva avuto l'effetto sperato, infatti il capitano Asuke era riuscita, grazie alla creazione di una solida barriera, a uscire dall'attacco solo con qualche graffio.
Il capitano non aveva intenzione di rallentare il ritmo della battaglia, infatti aveva immediatamente disegnato un cerchio alchemico, che dopo essere attivato, generò una serie di spuntoni acuminati diretti verso Andros ad alta velocità.
Da parte sua, Andros aveva quasi del tutto esaurito l'energia per usufruire dell'alchimia, e quindi doveva riuscire a trovare un modo per potersi difendere dall'attacco del capitano, usufrendo solamente di un cerchio base.
Andros inoltre era stanco di doversi difendere in continuazione, non era nella sua natura usufruire soprattutto di tecniche difensive, ma dato il livello del suo avversario era indispensabile.
All'improvviso gli venne in mente una mossa. Disegnò un cerchio base e l'attivò. Dato che poteva utilizzare solamente un cerchio base, Andros aveva la possibilità solamente di modificare la forma e la consistenza della materia, ma nonostante ciò era riuscito a escogitare un piano.
Dopo aver attivato il cerchio davanti ad Andros si creò una spessa e larga barriera. Dopo appena un secondo, gli spuntoni si schiantarono contro la barriera, che nonostante lo spessore non riuscì a resistere ai colpi, infatti era riuscita a bloccare i primi spuntoni, ma gli altri erano riusciti a penetrarla, creando grandi buchi, e gli ultimi l'avevano completamente abbattuta. Dopo lo scontro si era creata una nuvola di detriti, che rendeva quasi impossibile vedere il punto dove c'era Andros.
Ma da dietro il capitano, all'improvviso apparve Andros, prontò a sferrare un fendente verso la schiena con la katana di destra, e un fendente verso le gambe con quella sinistra.
Il piano di Andros era riuscito. Utilizzando il cerchio base aveva trasmutato il terreno sotto 2 metri dal pavimento, concentrando la materia nella barriera e creando una sorta di tunnel che andava dal punto in cui era Andros fino a dietro al capitano. Questa tecnica gli permise anche di confondere il capitano, dato che grazie alla barriera, lui e l' "entrata" al tunnel erano nascosti ed inoltre aveva avuto anche un inaspettato aiuto dallo scontro con gli spuntoni, che avevano coperto di detriti l'entrata e aveva creato una sorta di nebbia.
Ora era curioso di vedere la reazione del capitano Asuke.

Post 6

Il capitano era riuscita a parare il colpo diretto alla schiena, ma, con piacere di Andros, non era riuscita a parare l'altro colpo, ricavando una ferita nella gamba sinistra. Nonostante ciò il capitano rispose immediatamente, sferrando un calcio in pieno torace, che Andros parò immediatamente con entrambe le katane disposte a x, e dopo essersi allontanata, aveva nuovamente schioccato le dita, per dare inizio alle esplosioni.
Andros non aveva più energia per usufruire dell'alchimia, ed anche il peso del duello si stava facendo sentire sul corpo. Inoltre era svantaggiato anche per il fatto che indossava abiti bagnati da quando aveva parato la prima serie di esplosioni sferrate dal capitano (vedi post 3).
Andros non sapeva cosa escogitare per sfuggire all'attacco, anche se il continuo pararsi e sfuggire agli attacchi, lo feriva dentro, nell'orgoglio.
In un secondo, senza pensarci più di tanto, si alzò la veste, cercando di coprire come meglio poteva la testa, lasciando purtroppo gli avambracci scoperti, e dopo essersi portato davanti la faccia le katana disposte a x, si mise a correre verso il capitano. Andros sapeva che ne sarebbe uscito con qualche ferita, ma ero deciso più che mai.
Mentre la tecnica del capitano proseguiva, Andros continuava a correre in quell'inferno. Per sua fortuna la veste bagnata e le katane, gli stavano proteggendo egregiamente la testa dal calore e dalle fiamme.
Quando finalmente uscì da quell'inferno, si trovò davanti il capitano. Continuando a correre, con le katane una per fianco, si levò la veste, in modo da essere più libero nei movimenti e soffocando il dolore proveniente dagli avambracci, che erano sicuramente bruciati, raggiunse il capitano, sferro con la katana di sinistra un fendente orrizontale verso le gambe, e con quella di destra un fendente obbliquo dall'alto verso il basso diretto al torace del suo avversario.
Andros sperava con tutto il cuore che il suo attacco fosse andato a buon fine, ma anche se non fosse stato così, si sentiva più libero dentro.