Cosa si nasconde dietro FMA

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leo20
view post Posted on 27/8/2013, 16:41




Cosa si nasconde dietro Fullmetal Alchemist

Fullmetal Alchemist...non esiste fantasy più realistico: tematiche tremendamente attuali, un contesto politico e geografico molto simile al mondo reale e personaggi veramente credibili.
La trama si svolge ad Amestris, uno stato fittizio in cui si è sviluppata molto l'alchimia: una scienza che permette a chi la pratica di plasmare la materia a proprio piacimento seguendo il principio dello scambio equivalente (da un oggetto di valore 1 ne ottengo un altro di valore 1).
I nostri due protagonisti sono Edward ed Alphonse Elric due giovanissimi alchimisti che dopo la morte della madre tentarono di riportarla in vita con una trasmutazione umana (pratica vietata nell'alchimia). I due bambini vengono privati di parte dei loro corpi per aver infranto questo grande tabù.
I fratelli Elric così iniziano il loro viaggio per scoprire se esiste un modo per riappropriarsi dei propri corpi entrando a far parte dell'esercito per poter studiare testi riservati.
Fin dall'incipit possiamo intuire quanto quest'opera sia pregna di momenti drammatici e molto toccanti che saranno poi bilanciati da altri ben più leggeri e spassosi (ma mai ridicoli).
La bravura della Arakawa sta anche nel ridurre al minimo indispensabile gli scontri, limitando di conseguenza l'elemento fantasy, facendo in modo che l'universo del fumetto appaia molto realistico e credibile grazie anche ad un trama via via sempre più contorta e misteriosa che si concentrerà molto nell'analisi degli aspetti più oscuri della politica militarista di Amestris.
La maturità dell'opera si evince soprattutto dalle tematiche trattate, infatti gli spunti e le riflessioni dopo la lettura di questo manga sono molteplici: come non soffermarci su Scar: l'uomo di Ishbar che cerca vendetta dopo che gli alchimisti di Stato (“armi umane” al servizio dell'esercito) hanno sterminato la sua patria e la sua gente.
ODIO: Questo personaggio rappresenta l'odio, l'odio che logora il cuore e che può trasformare una persona in un mostro. Questo è Scar solo un mostro figlio dell'orrore della guerra assetato di vendetta nonostante il suo maestro (anch'egli sopravvissuto alla guerra di Ishbar) lo esorti a spezzare la catena della violenza e di imparare a convivere col proprio odio, non perdonando...ma sopportando, solo così si potrà liberare dalla rabbia e della sete di sangue che attanaglia il suo cuore.
Scar è uno dei personaggi più sfaccettati e più vero simili...infatti man mano che la storia avanza egli avrà modo di incontrare persone che influenzeranno il suo modo di pensare e lentamente capirà che la via dell'odio non è quella giusta da seguire per avere giustizia.
Addirittura arriverà a fermare un altro personaggio (per giunta un alchimista di stato!) in procinto di imboccare la via della vendetta come fece lui. Una gran bella figura caratterizzata molto bene, che anche dopo la sua evoluzione mantiene comunque la propria integrità e le proprie convinzioni.
ANTIMILITARISMO: Nonostante i nostri protagonisti facciano parte dell'esercito, quest'opera assume man mano un aspetto sempre più antimilitaristico mostrando gli orrori di guerre che causano solo morte e disperazione. Bellissimo il flashback che ci riporta alla guerra di Ishbar in cui gli alchimisti di Stato vengono inviati dall'esercito per sterminare la popolazione della città.
Questa è l'occasione per far conoscere il passato di Scar e anche per mostrarci l'atteggiamento degli alchimisti protagonisti nei confronti della guerra e dello sterminio: c'è chi non sopporta di ammazzare gente innocente e scoppia in lacrime, scappando dal campo di battaglia, c'è chi obbedisce agli ordini non battendo ciglio proteggendo così i soldati accanto a lui, nella speranza di diventare un giorno capo dell'esercito e mettere fine a queste stupide guerre; si vede anche chi considera uccidere un lavoro in cui sentirsi gratificato e quindi lo fa con sadismo e piacere senza alcun rimorso. Insomma abbiamo un quadro variopinto di emozioni e di sentimenti contrastanti che servono per far capire fino in fondo la psiche dei personaggi ed il perché sono diventati quello che sono: la guerra logora anche chi uccide, nessuno dopo una guerra sarà mai quello di prima.
CORRUZIONE&VIZIO: Altro aspetto (ahimé) troppo attuale nella società di oggi è proprio la corruzione.
Corruzione che dilaga nelle alte sfere dell'esercito di Amestris, le quali per servire una misteriosa persona (che avrebbe promesso di donare ai seguaci l'immortalità) sarebbero pronte anche a sacrificare l'intera popolazione solo per il proprio tornaconto.
L'Arakawa con queste persone ci mostra il marcio dell'animo, egoista insensibile ed avido.
Infatti si andrà a scoprire che i veri antagonisti sono delle strane creature che incarnano i 7 vizi capitali, i quali si manifesteranno come la parte più oscura e più terribile dell'essere umano.
Contemporaneamente però si capisce che l'umanità, fatta di sentimenti ed emozioni, è scaturita proprio dal bilanciarsi di questi 7 peccati, che sono presenti all'interno di ognuno.
RELIGIONE: Nell'opera c'è anche modo di approfondire in maniera molto matura il tema della religione. Posto che vai usanza che trovi...e anche in Amestris come nel mondo reale spostandosi di città in città possiamo trovare credenze diverse a seconda del luogo.
Ad Ishbar si crede nel dio Ishvara, religione dai principi ferrei e intransigenti dovuta soprattutto al clima arido e durissimo.
A Reole invece si è sviluppata la “Chiesa di Leto” portata avanti da un prete che si presenta come messaggero di dio imbrogliando la gente che ripone piena fiducia in lui. Il suo scopo è quello di accumulare più consensi possibile così da far pendere dalle sue labbra migliaia di persone, che ingannate potrebbero trasformarsi nel suo esercito personale pronto a tutto per far rispettare il volere del loro dio. Per fortuna l'imbroglione verrà smascherato dai fratelli Elric nelle loro prime avventure.
L'Arakawa muove una grossa critica a tutti i fanatici religiosi che possono essere facilmente manipolati da poche persone, la mangaka esorta a pensare con la propria testa e a cavarsela con le proprie forze, rialzandosi sempre senza sperare nell'intervento divino.

Potrei continuare ancora parlando di razzismo, progresso scientifico, dell'etica scientifica che traspare, oppure della figura de “La Verità”, una specie di divinità regolatrice del flusso vitale, ce ne sarebbero ancora tante da dire, ma ognuno dovrà farsi una propria visione della serie e delle tematiche trattate.
Tirando le somme: ottima e coinvolgente trama sempre coerente senza grosse sbavature, i protagonisti (i due fratelli) pur avendo le solite caratteristiche viste e riviste riescono ad essere vivi e tangibili, nulla da dire sui personaggi di supporto sfaccettati e delineati perfettamente (come non citare oltre a Scar, il principe Ling Yao, il tenente Riza Hawkeye e il maggiore Alex Luis Armstrong).
Piccola pecca è l'ultimo combattimento un po' troppo caotico in un imbrobabile tutti contro uno in cui vengono fuori tutti i power up che fino a quel momento non si erano visti.
Molto bello invece il finale definitivo commovente senza essere stucchevole, con momenti tristi che non sfociano però nel drammatico.
Vorrei dirvi di più ma voglio che ve lo leggiate e che proviate sulla pelle tutte le emozioni che ho provato io nel leggere questa grande opera che è FullMetal Alchemist.



Leonardo Fantini
 
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