Fedele come... ?

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view post Posted on 6/4/2013, 11:38
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SPOILER (click to view)
"Parlato"
narrato
"pensato"

Disgusto. La mia espressione mostrava solo disgusto mentre osservavo i miei compagni divorare quegli umani. Perché sì, avevo assaggiato la loro carne a più riprese. Ed ogni volta, quel gusto vomitevole riusciva a ricordarmi l'inizio. Il giorno in cui tutto cominciò, oltre al quale la mia memoria non può andare... Dopotutto, non è poi così male, vero?
I miei compagni volevano dare una ragione valida agli umani per fuggirci, per discriminarci, per brutalizzarci. O almeno, è quel che mi raccontavano. Gli umani non mi avevano mai dato alcun problema, ma forse perché avevo un aspetto simile al loro. Il mio unico problema erano quelle fottute orecchie, dopo una delle tante mutazioni, non riuscivo più a sbarazzarmene, ma riuscivo a nasconderle con un semplice cappello...
alucardfemale6001030825
Due settimane fa, i miei compagni si erano messi d'accordo: volevano uscire in superficie. Non ero contraria, finché si misero ad attaccare i villaggi isolati e le famiglie indifese. Saltavano addosso ad ogni creatura, pretendendo l'essere superiori, invincibili... Io li seguivo in silenzio, non mostrandomi né ostile, né favorevole al loro comportamento. Tanto, sapevo che prima o poi, i guai sarebbero arrivati e allora me ne sarei andata, lasciandoli nelle loro idiozie. Perché pagare per qualcosa che non facevo? O almeno... Che non facevo più.
Quando si fece notte, trovammo un posto dove riposarci e mi appartai, non riuscendo a sopportare l'odore di sangue che portavano. Avevo paura, in un certo senso. Di cosa, non avrei mai potuto dirlo, ma avevo una gran paura. Sentivo gli altri discutere in lontananza, i loro litigi non mi avevano mai interessato, ma questo non prometteva nulla di buono.
Cercai di non pensarci e di dormire. E fu qualcosa di sbagliato, perché svegliandomi, erano spariti tutti. Non avevano lasciato alcuna traccia e non riuscivo ad orientarmi come dovuto, qui. L'unica soluzione era il camminare, aspettando di sentire l'odore dei miei compagni o almeno di qualcuno. Mi misi quindi in marcia, dopo essermi decisa sul quale direzione prendere. Non passò molto temo, quando sentii le tracce di qualcuno. Seguendole, arrivai di fronte a quel che sembrava un piccolo campo. Era popolato, ma la gente non aveva l'aria d'essere amichevole, laggiù. Era meglio di nulla, con il denaro che avevo avrei potuto avere un pasto, forse. Poggiai il cappello sul capo, nascondendo le orecchie ed avanzai fino a trovarmi là.
 
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view post Posted on 6/4/2013, 15:23

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izac



2 Aprile.



L'aria estiva iniziava a farsi sentire...Sì, ma non lì, forse a South City.
Comunque. Quel vento fresco, le nuvole che coprivano tutto il cielo e quell'atmosfera cupa rendeva l'ambiente più triste. Inspiegabilmente anche l'accampamento dei ribelli sembrava essere maggiormente irritata. Erano molto frequenti, infatti litigi tra vicini di tenda, ma anche tra compagni di lavoro.
Eppure tutto questo caos emotivo non sembrava aver effetto sul carattere pacifico e divertente della guardia del campo, Izac. Si trovava sopra la torre d'avvistamento in puro legno d'acero, coperto da una tettoia dello stesso materiare della struttura. Come ogni santo giorno si sbrigava a svolgere il suo tranquillo e pericoloso lavoro di ronda, anche se quel giorno sentiva che la stanchezza iniziava a prevalere nel suo animo attivo. Permettendosi, dunque, di chiudere gli occhi per qualche ora in modo da fare riposare la mente e il corpo, lasciandosi dondolare nel sonno da quella scomodissima sedia in legno proveniente dalla terra di Aeurgo.
Il suo calmo riposo venne interrotto da un ''bisbiglio'' troppo accentuato della gente del villaggio.
Sembrava non gradissero la presenza di qualcuno o qualcosa; Izac fece presto a scende la scalinata per mettere in ordine la situazione, sperando di non arrivare alla violenza.
Ma la sua azione di risolutore dei litigi, venne bloccato da una scena ormai consueta da quelle parti.
Si trattava di un probabile nuovo arrivato al campo, o meglio di una nuova, anche se si trattasse di una giovane ragazzina le persone dell'accampamento la ritenevano ''pericolosa''.
Tutti avevano creato un semicerchio umano nel cancello principale, che bloccava il passaggio alla sconosciuta.

-"State calmi!"- Disse Izac, mettendosi davanti la giovane, mostrando a tutti le sue intenzioni.
-"Sarà il Capo dei saggi a giudicarla, sempre se lei vuole Veramente entrare nel campo."- Annunciò lui voltandosi verso la ragazzina e ponendo quella frase come una domanda alla new entry.
 
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view post Posted on 11/4/2013, 22:24
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Con passi calmi, ma insicuri, riuscii ad avvicinarmi all'entrata. La reazione degli abitanti non fu delle migliori, infatti, questi mi osservarono con diffidenza. Era come se, in qualche sorte mi conoscessero senza avermi parlato neppure una volta.
Continuai però ad avanzare, finché questi mi sbarrarono la strada con ostilità, mettendosi a strillarmi contro con rabbia.
alucardfemale6001030825
Confusa, li guardavo a mia volta, non sapendo come reagire di fronte a tutto questo baccano. Era chiaro, non volevano della mia presenza nel loro villaggio. Infatti, non mi lasciavano neppure il tempo di aprir bocca per giustificarmi. Non avevo alcuna cattiva intenzione! Ero qui per mangiare un pasto decente e chissà, magari aspettare che i miei compagni tornassero indietro. Avevo camminato per arrivare fino a là ed il fatto che non mi lascino neanche entrare mi dava tremendamente sui nervi!

"N-non ho alcuna cattiva intenzione! Ho perso i miei compagni e sono a corto di viveri!"

Si giustificò e, stizzita mostrò loro la borraccia vuota.
 
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view post Posted on 3/3/2014, 12:15

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Ma come non si vergognavano. Infondo era una ragazzina, trattarla in quel modo era ridicolo e cinico.
Nonostante tutto, Izac, sapeva che il suo popolo aveva ragione.
Era già accaduto in passato, e poteva succedere ancora una volta.
L'esercito di Amestris, come quello delle altre nazioni, era in grado di utilizzare l'innocenza di una ragazzina pur di eliminare il nemico. E il nemico, in questo caso, era ogni singolo individuo dell'accampamento.
La ragazza mostrò una borraccia, completamente priva di acqua, ma ciò non fece impietosire gli abitanti.
Lei in quell'accampamento non doveva, e non poteva abitare, tanto meno restare temporaneamente. Questo presupposto era chiaro nella mente di tutti. Eccetto in quella della guardia del campo.
Come aveva sempre fatto con i “forestieri” la doveva portare davanti il giudizio del capo del villaggio. Lui sicuramente avrebbe fatto la scelta giusta, che sarebbe stata approvata da tutti, come al solito.
Quindi Izac, con rapidità, afferrò la mano della ragazza, stringendola forte, tirandola a se'.

-''Su via ragazzi ! Capisco perfettamente le vostre paure, potrebbe essere chi non dice d'essere.. quindi una minaccia per tutti noi. Ma comunque il compito di stabilirlo spetta soltanto al nostro capo villaggio. Non lascerò che siate voi ad impedirmi di portare a termine il mio compito, dopotutto da qui ci siete passati pure voi, oppure avete già dimenticato ?!''

Sul volto chiaro del ragazzo dai capelli verdi, si aprì un sorriso talmente solare che fecero svanire i timori delle persone limitrofe.
Il messaggio fu abbastanza chiaro. Tutti gli abitanti, come se non fosse successo nulla, tornarono alle proprie case, lasciando la strada, che conduceva alla tenda del capo dei saggi, libera.
Quella stessa strada che, ora, Izac e la ragazza stavano percorrendo.
 
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