DAY: 1
Rai era entrata nella palestra in cui avrebbe passato una decina di giorni per imparare a padroneggiare la tecnica delle lame. Si era portata con sì una scorta di acqua necessaria. L'unico vivere che secondo lei le poteva essere utile.
Azionò per prima cosa l'impianto di manichini statici.
Si inginocchiò davanti ad essi con la sua katana poggiata in terra dinnanzi a lei e iniziò a meditare.
Negli occhi che aveva nella sua mente sentiva la presenza dei manichini e cercò di individuarne la posizione. Prese quindi la sua katana con la mano destra, mentre con la mano sinistra dapprima la sfoderò e poi pose il palmo sulla lama cercando di farne defluire più energia possibile.
Si alzò di scatto e iniziò a lanciare fendenti sui manichini colpendoli in vari punti differenti.
Una volta finito aprì gli occhi e controllò ciò che aveva eseguito: su 10 manichini soltanto 8 erano stati colpiti nei punti che in un corpo umano erano vitali.
Passò il primo giorno e la prima notte così: abbattendo più manichini possibile al fine di riprendere il padroneggiare della sua affidata katana.
DAY: 2
Rai aveva trascorso il primo giorno di allenamento a diventare un tutt'uno con la sua katana.
Oggi si sarebbe occupata di perfezionarne l'uso attraverso l'utilizzo dei manichini mobili.
SI bendò quindi e attraverso il suono dei movimenti che i manichini facevano cercò di abbatterli. Arrivata a metà giornata riuscì ad essere soddisfatta dell'allenamento appena svolto che decise di riposarsi meditando.
Durante la meditazione cercò il modo in cui poteva diventare un tutt'uno tra la sua lama e renderla trasmutata al fine da completare nei giorni seguenti l'allenamento per la padronanza della tecnica.
Per prima cosa cercò di far defluire la massimo la sua energia sulla lama e immaginandone la forma una volta trasmutata.
La cosa ne richiese più del tempo che aveva previsto.
Non appena apriva gli occhi la katana riprendeva quasi subito la forma originale.
Riprovò più e più volte al fine di capirne la causa della non riuscita e decise quindi di porsi questo problema come nuovo obiettivo dell'allenamento.
DAY: 3
Rai aveva passato il giorno e la notte precedente a comprendere come far durare la trasmutazione della sua katana.
Notò leggerissimi miglioramenti della cosa quando vide durare la trasmutazione per circa 1 secondo.
Per comprendere di più la cosa provò ad attivare i manichini mobili simulando mentalmente di trovarsi sul campo di battaglia.
I risultati furono da subito scarsi in quanto con la trasmutazione riuscì solamente a sfiorare un manichino prima che la lama tornò normale.
Provò più e più volte ma non riuscì a venirne a capo.
Pensò quindi a quale altra energia oltre a quella fisica che poteva tornarne utile.
Arrivata sera comprese anche che non doveva richiedere ulteriore sforzo al suo corpo e decise che quella notte avrebbe riposato.
DAY: 4
Svegliatasi di buon mattino Rai si era prestata a iniziare subito la ripresa dell'allenamento.
Durante la notte aveva pensato che forse non bastava solamente allenare forza di volontà e fisico per riuscire a padroneggiare la tecnica a cui ambiva, pertanto decise di usare la trasmissione della forza di volontà e quindi i sentimenti che in quel momento provava.
Si concentrò nel pensare a qual era il sentimento che le occupava la mente in quel periodo: la missione che avrebbe compiuto una volta terminato l'allenamento ne racchiudeva tanti, fra cui rabbia, vendetta e motivazione nello scoprire la verità.
Li riunì in un'unica energia che passo alla lama in una volta soltanto, ma la katana divenne incandescente che le sfuggì dalla mano.
Decise perciò di provare a trasmetterle soltanto un sentimento per volta, ma nessuno di quelli da lei scelti erano quelli giusti a far perdurare la trasmutazione.
A fine giornata si sedette davanti alla katana e ne fissò le incisioni scritte sopra.
Rimuginò a lungo su quale potesse essere la causa.
"Sono tanti i sentimenti che ho conosciuto in tutta la mia vita. Forse la risposta che cerco non si trova in quello che sto imponendo."Si addormentò così, pensando a quale potesse essere la chiave del suo problema.
DAY: 5
Rai si svegliò ancor prima dell'alba.
Aveva avuto un incubo riguardante il suo paese raso al suolo e ai bambini, pochi sopravvissuti, che piangevano disperati.
Si era svegliata piangendo, cosa non da lei. Accanto aveva la sua katana, lasciata come la sera precedente.
Non seppe perchè, ma si alzò e cercò di trasmutare la lama caricandola della speranza che aveva nella riuscita della sua missione di vita.
L'effetto della trasmutazione non durò tantissimo, ma riuscì nell'intento: la lama prese a brillare e si ricoprì di luce elettrica.
Provò ad utilizzarne il potere al fine di rendere la trasmutazione più duratura attivandolo e scagliandosi contro vari manichini, statici e mobili. Pian piano i frutti del suo nuovo allenamento portarono finalmente a qualche risultato.
Progredendo nella cosa la trasmutazione durava sempre più e la ragazza ne scoprì l'effetto: il manichino che veniva colpito dalla sua katana veniva bruciato nella sua ferita tramite la scossa elettrica che gliela attraversava.
Continuò tutto il giorno, ma questa cosa le comportò un grosso scompenso fisico che la sera si ritrovò priva di qualunque energia, pertanto decise che avrebbe riposato a lungo quella notte.
