Medicazioni per Miriam

La ragazza, tenendosi sulla ferita all'addome la mano sinistra in automail, coperta dal guanto bianco insozzato di sangue, raggiunse a stento l'infermeria, prima di perdere i sensi per l'eccessiva mancanza di globuli rossi nel suo corpo. Crollò a terra, stanca e malandata, con delle escoriazioni anche sulla schiena, proprio sul ciglio della porta del'infermeria. Si era rimessa addosso la giacca dell'uniforme e aveva ripreso il suo aspetto umano, privo di artigli, occhi gialli, coda e orecchie da pantera. Anche la sua chioma era ritornata bionda e lucente.
L'emorralgia era stata fermata dal generale Lion, che aveva valutato la sua faticosa prova pratica a cui non era affatto preparata né fisicamente né psicologicamente, ma la ferita era ancora aperta e si stava infettando, tanto da farle alzare la temperatura corporea e arrossare le guance. Aveva bisogno di un bel po' di riposo.

Ruolo nei panni del seguente png: Medusa Rider, medico- alchimista ( clicca per leggere la scheda)

La Dottoressa Rider venne avvisata dell'arrivo di una paziente dopo qualche minuto.
Senza perdere tempo indossò il suo camice color perla, di cui andava molto orgogliosa, e si diresse verso l'infermeria.
Al suo ingresso notò che la sua paziente era stata sistemata su una branda; la donna prese una piccola cartella.
Senza esitare si rivolse ad un addetto:
" Porti subito una sacca di sangue, gruppo 0 Rh negativo e un antibiotico ad ampio spettro".
Dopo aver battuto le mani l'uno contro l'altro si limitò a stimolare la crescita delle cellule così da poter suturare definitivamente la ferita.
Le altre ferite era piuttosto superficiali e in quel caso la natura avrebbe fatto il suo corso.
Medusa non poteva intervenire allo stesso modo sui globuli rossi senza conoscere il gruppo sanguigno, non voleva correre il rischio di uccidere la ferita nel tentativo di curarla.
L'assistente arrivò poco dopo con una sacca contenente il prezioso liquido rosso.
La Dottoressa Rider si fermò rivolgendosi alla ragazza " Mi sente?"

Miriam, priva di sensi, non si accorse di venire presa in braccio dal suolo e portata du una brandina provvisoria, in modo che la dottoressa la visitasse e le fornisse le prime cure.
Ad un tratto la donna le chiese se riusciva a sentirla, ma Miriam riuscì a malapena ad aprire gli occhi ed osservarla: era il Colonnello Rider, la psicologa che le aveva fatto l'esame orale, quella furba e insidiosa, che cercava di metterla in difficoltà facendo buon viso a cattivo gioco. Non la sopportava proprio, ma ora era questione di vita o di morte.
Miriam continuò a fissare la donna, sentiva le palpebre pesanti. Di certo volevano sapere il suo gruppo sanguigno per le trasfusioni, siccome aveva perso tanto sangue. Ma come doveva fare? Il suo non era un comune DNA umano e suo padre non le aveva dato istruzioni su come comportarsi in occasioni del genere...ma forse le aveva date al Colonnello Rider, dato che si conoscevano.
-Zero...Rh+...- biascicò con un debole sorriso, pregando che non ci fossero complicazioni e che la sua natura di chimera non venisse ulteriormente smascherata.

Edited by Mizu.Elric ~ - 18/5/2012, 13:52

Miriam si risvegliò circa un'ora dopo, con l'addome bendato accuratamente e sopra la canottiera bianca insanguinata. Aveva le gambe nude, i pantaloni e la iacca della divisa erano appesi all'attaccapanni vicino al letto.
Il suo corpo era coperto da lenzuoli sterilizzati e candidi e i suoi capelli, sporchi di polvere dopo la battaglia con la chimera bufalo-leone, erano sparsi sul cuscino.
Quando riuscì a trovare la forza di aprire un minimo gli occhi, trovò affianco a sé la dottoressa. Non che la sua presenza la rincuorasse, a dirla tutta. Continuava a starle antipatica a pelle, la considerava un'impicciona. Ma infondo Miriam su molti aspetti era ancora un po' ingenua e infantile, faceva parte del suo carattere.

La dottoressa le proibì di lasciare l'infermeria o di allenarsi fino a che non l'avrebbe dimessa e le ordinò di prendere delle pastiglie, una al mattino e una alla sera, dopo i pasti. Sarebbe tornata due giorni dopo.
Irritata dai divieti, Miriam sbuffò quando il Colonnello Rider sparì oltre la porta. Se solo avesse avuto a portata di mano almano un tomo di Alchimia per studiare non si sarebbe annoiata!