Sangue e Polvere

L'arena non era altro che un ampio rettangolo di terra battuta, circondato da palizzate; era stato facile trovarlo, grazie al mio senso dell'orientamento. Xenia mi aveva preceduta e stava appoggiata su una delle palizzate, in attesa, guardando il cielo; il caldo era soffocante, così mi tolsi il mantello polveroso e lo appoggiai alle palizzate, insieme al mio bagaglio. Tenevo la giarrettiera ai pantaloni, visto che non indossavo un vestito, coì i tessen erano ben visibili, il loro acciaio luccicava alla luce del sole.
Guardai la mia avversaria con un sorriso maliziosa sulle labbra, poi mi scrocchiai le mani, segno che ero pronta per dare inizio alle danze.
-Sei pronta?- chiesi all'altra, sempre sorridendo. Avrebbe assaggiato le mie lame.

Edited by Genkaku - 17/2/2013, 18:14

-Io darmi troppe arie? Non sarei cosi sfacciata nei miei riguardi se fossi in te, non sarò così facile da battere!- replicai, mentre quella si avvicinava; sembrava in tutto e per tutto una ragazzina, sia per le forme minute che per gli occhi, molto grandi. Notai sul suo braccio dei tatuaggi alchemici, come i miei, ma forse io ero una delle poche persone a conoscere i limiti ed i vantaggi dell'alchimia tanto a fondo, più di chiunque altro sapevo anche come quell'arte potesse fare del male.

Post 1

Quando vidi il sorriso sul suo volto, mi feci più seria, forse anche un po' malinconica: quella ragazza, si vedeva, provava piacere nel vedere il sangue dell'avversario macchiare il terreno, si percepiva dalla sua sadica gioia e nel suo girarmi attorno concentricamente, quasi fosse un predatore; io non uccidevo più da tanto tempo, e avevo deciso che, potendo scegliere, non l'avrei fatto mai più, anche se sapevo che sarebbe potuto diventare un obbligo. Sfoderai i tessen e mi preparai alla difesa. Non avevo intenzione di fare la prima mossa anche perché non conoscevo il suo stile di combattimento; forse anche lei voleva conoscere il mio, ma non avrei certo corso il rischio di ferirmi per nulla. Se mi avesse attaccato, sarebbero state due le mie possibilità: o avrei potuto schivare, oppure avrei dovuto far passare la lama della sua sciabola tra i miei tessen e cercare di disarmarla, o quantomeno di fermare la sua corsa.

Post 2

Xenia stava cercando di provocarmi... aveva scelto il bersaglio sbagliato. Iniziò a caricarmi con la "katana" (era una sciabola comunque :I), cambiando spesso direzione; dunque il suo percorso si faceva più lungo del previsto, siò mi diede il tempo di disegnare un cerchio alchemico il più velocemente possibile e di attivarlo, elevandomi su una colonna di terra di diversi metri; appena saltai via da essa, quella si frammentò in detriti più o meno grossi, mentre io atterravo in ginocchio, molto lontana dalla posizione di Xenia, che sarebbe stata troppo occupata ad evitare le pietre per attaccarmi nuovamente, approfittando delle mie vertigini, dalla breve durata.
Aprii i tessen e caricai a mia volta Xenia, tenendo le armi al petto; appena vicina, invece di un affondo avrei fatto una giravolta e avrei colpito Xenia al lato, evitando un suo affondo, mentre se avesse previsto un attacco laterale avrei potuto respingere, con non poca fatica un suo attacco con uno dei tessen, per poi indietreggiare.





Edited by Brunhilde - 2/3/2013, 18:13