Yomy |
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| Clic Clic.. Tac Tac.. Sbam.. Tonf!
Rai dopo essersi persa per due ore in Accademia era finalmente riuscita a trovare l'Ala indicatagli dalla signora della reception e a giungere nella sua nuova stanza. Sospirò e iniziò a guardarsi intorno. Su una parete trovò un letto singolo che già la chiamava a provare la sua comodità, una scrivania fornita di quaderni e penne per gli appunti, una lampada, alcuni volumi di Alchimia Base presi dalla Biblioteca e un foglio con descritte tutte le informazioni che le servivano su orari della biblioteca stessa, dell'esame che doveva sostenere e dei vari Uffici a cui poteva rivolgersi oltre a quello della mensa. Quest'ultimo le fece notare che era molto che non mangiava un pasto decente e si ripromise di farci un salto ben presto. Dall'altra parte della stanza un'ampia finestra, accompagnata da tende bianche, affiancava un grosso armadio davanti il quale stava un tavolo rotondo e due sedie, tutti di legno. In fondo invece trovò una porta e aperta scoprì un bagno pulito e splendente, cosa che fece dedurre che quella stanza non era mai stata utilizzata da nessun altro, anche perchè le pareti dipinte di giallo tenue erano pressoché quasi come se fossero state appena imbiancate. Decise quindi di farsi prima di tutto una doccia calda e di scendere in mensa a mangiare finalmente una cena, per poi infine iniziare a studiare per il suo esame. Prese quindi il suo bagaglio e sistemò le cose, poche, pulite nell'armadio, andò in bagno e lavò i panni sporchi e infine si infilò sotto la doccia.
*Il gusto di farsi una bella doccia calda sembrava quasi un sogno* pensò la ragazza godendo appieno del suo nuovo ''lusso'' se così di poteva definire. Rimase molto a lungo sotto l'acqua corrente, lavando via anche gli ultimi segni della febbre che l'aveva sorpresa la notte precedente. Quando uscì raccolse i suoi lunghi capelli in due codini e si mise dei panni puliti: una gonna rossa e una camicetta bianca, su cui appese, sul lato destro, il pass che la signora le aveva conferito. Uscì infine per andare in mensa, sperando di non perdersi ulteriormente nell'ampio complesso di edifici che la circondavano.
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