Primo plenilunio primaverile

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TOPIC_ICON2  view post Posted on 31/12/2012, 20:21

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Xing, 13Aprile.

Il nord-ovest del paese aveva un aspetto idilliaco. Da giorni non si vedeva una nuvola in cielo. Poche miglia, ancora, separavano Avak alla sua meta. Un piccolo paesino formato da quattro mure di cinta, sgretolate e dal color giallo sabbia, messe a difesa dei continui attacchi a parte dei predoni, che si divertivano a saccheggiare e a seminare scompiglio per la zona. Pochi casolari, del medesimo colore delle mura ma a differenza dai tetti spioventi di un rosso antico, formavano il paesino.
Sarebbe giunto a destinazione prima del sorgere del sole.
A quell'orario avrebbe trovato di sicuro poca gente sveglia, dubitava anche della professionalità delle guardie durante il loro turno di piantonaggio. Tuttavia aveva solo bisogno di trovare un posto tranquillo dove passare un pò di tempo in santa pace, e possibilmente anche qualcosa da mettere sotto i denti.

-"Hei tu !!!! fatti riconocere o apriamo il fuoco !!!" tuonó la guardia, con tono sicuro e allo stesso tempo intimorente, da una delle tante torrette d'avvistamento poste nei pressi dell'ingresso alla cittadina.

Adesso il sole iniziava lentamente a spuntare da dietro le montagne scure e la sabbia aveva una luce pastello. L'infinita distesa, poco prima opaca, aveva assunto una delicata tonalità di rosso. All'orizzonte s'intravedevano le sagome dell'imponente fortezza. Cosí come lui riusciva a distinguerne le forme anche le guardie poste a sorveglianza erano in grado di scorgere la sua presenza.
Indifferente alla bellezza del giorno che stava sorgendo, Avak continava la sua avanzata, con passo disinvolto, verso il portone d'ingresso della cittadina, facendo finta di non sentire le parole che arrivavano dall'altra parte.

-"Ultimo avviso !!!!" esclamó la guardia spazientita tirando a sè, con forza, il carrello dell'otturatore della sua mitragliatrice pesante, che gli faceva da preziosissima amica, e lasciandolo battere furiosamente armando la pesante.
"Un altro passo ancora e ti riduco peggio di una groviera !"

Le distanze nel frattempo si erano notevolmente ridotte. Adesso Avak sapeva il punto esatto in cui si trovava l'uomo di guardia.
Uno scatto rapidissimo fu seguito da diverse raffiche sparate dalla guardia, pochi secondi..., dopo... tutto tacque.

Edited by Genkaku - 20/3/2013, 12:51
 
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view post Posted on 6/1/2013, 14:46

Wrath

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Si trattava di una normalissima giornata.
Il 12 Aprile, una festa cittadina che ricordava la pace tra i popoli del North e del Suth di Amestris.
Tutti erano in festa, come si suol dire ''Tarallucci e vino'' anche sé in la nazione nascondeva ben altri segreti, che potevano causare ben altre ''feste''.
Tutti festeggiavano, uomini, donne, scolari, e lavoratori; Tutti tranne l'Omuncolo Hikuro, che si trovava a camminare nell'infinita distesa di sabbia, che divideva due nazioni ormai in pace da decenni: Xing e Amestris.
Eppure una strana guerra si stava tenendo tra Wrath e, appunto, quel maledetto caldo, quel dannato Sole; Che con tanta calma e intensità gli bruciava lentamente ogni millimetro di pelle.
Ci voleva un miracolo per far ''Ritornare in gioco'' Hikuro, una benedizione divina, un.... - "UN VESTITO NUOVO!!! SI' DAMMELO, IN CAMBIO TI DARO' UN BEL PO' DI DANARO!!!!"-
Era quello che gli sarebbe servito, un vestito in vero Lino di Xing, un indumento tanto leggero quanto costoso. Quel Tuareg, o mercante del deserto, fu la reale salvezza di Wrath, che lo ripagò con originalissimi Soldi falsi, datogli come ricompensa dall'ormai defunto mercante di frutta della città di Kanama.
Fece presto a mettersi quella felpa di lino, che lo copriva dalla testa ai piedi. -"Ora va meglio"-. Anche in quella guerra ne era uscito vincitore.
Ma dovette riprendere a camminare se voleva arrivare il più presto possibile a destinazione.
Per l'appunto, ancora non si comprendono le vere ragioni di quel suo viaggio.
Inizialmente era una ''passeggiata'' ricostruttiva, ma poi diventò una caccia ad un guerrigliero, un ex mercenario. Il nome di tale persona era Avak.
Un tipo poco raccomandabile, si diverte a uccidere chiunque ostacoli il suo cammino e per di più è una Chimera, una fusione tra Uomo e un lupo; Proprio come lo era stato lui in passato.

Il cielo stava iniziando a diventare arancione, il Sole stava per tramontare. Un bene per la pelle del Homunculus, ma una disgrazia per il viaggio, ciò voleva dire che anche quel giorno stava finendo, eppure si trovava a metà del suo viaggio e dello stesso deserto.

Hikuro continuò a camminare per tutta la notte, senza fermarsi a sorseggiare l'acqua dalla sua borraccia di Thermos... Tanto non ne percepiva nemmeno il bisogno.
La camminata si stava facendo troppo lunga, anche le gambe iniziavano a risentirne, in fondo era già da due giorno che camminava.
In lontananza, aldilà delle grandi dune, un trottare in maniera scoordinata, fece capire che si stava avvicinando a gran velocità una mandria di cavalli o magari di qualche altra creatura a quattro zampe munita di zoccoli.
Wrath si fermò a guardare quella duna gialla, in attesa del arrivo del suo nuovo passaggio.
Quei pochi secondi di Suspense fecero perdere le staffe al Homunculus, che ormai adirato si diresse di corsa verso la creatura, sua salvatrice.
Ma, quasi inaspettatamente, oltre la duna si trovava lo stesso Tuareg, che con uno sguardo arrabbiato ma anche vendicativo, in groppa al cammello e con la sciabola luccicante, si gettò a gran velocità verso Wrath, che aspettò il mercante con un sorriso di felicità.
La felicità però non fu ricambiata dall'altro, che con rapidità si apprestò a colpire la spalla di Hikuro con la spada curva.
Un breve spazio separava i due e questo iniziava a diminuire sempre di più, fino a che il Nomade sul cammello non cadde dalla bestia con un buco stampato in testa, sgorgante di sangue.
Le capacità di sparo con la pistola erano sicuramente aumentate e pure di molto.
Non restava altro che andare in groppa al cammello in direzione della città di Xing.

Ci stesero poco a raggiungere la Nazione, difesa da una grande muraglia di pietra.
Lì furono costretti a fermarsi e a subire un dettagliato controllo della dogana, per vedere se portavano con loro merci illegali.
Sicuramente il viaggio non era finito, tanto meno i vari controlli che si susseguirono da cancello in cancello.
Però queste pause riuscivano, quanto meno, a far riposare sia la povera bestia che Wrath, che ormai aveva ristabilito del tutto le forze.

Era giunto il giorno 14 di Aprile.
Il sole iniziò a salire in cielo, e con lui anche il caldo afoso.
Si trovava a pochi chilometri da un'ennesima muraglia e a dargli il benvenuto fu un'immagine di sangue e di guardie distese al suolo prive di vita.
Una sensazione strana fece pulsare il cuore del Homunculus, che con una strana voglia di capirne di più scese dalla bestia che lo accompagnò fino a lì e si incamminò verso una delle guardie, ormai morta.

Edited by necro-ombra - 6/1/2013, 22:03
 
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view post Posted on 6/1/2013, 22:04

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Avak fu strappato al sonno da un suo o acuto. Cercó a tastoni la sveglia, finchè non si rese conto che era il telefono. Si sollevó, imprecando, e stropicciandosi gli occhi. Ma il suo senso dell'orientamento sembrava non volersi attivare e lui ricadde all'indietro. Gli girava la testa.
Cos'era successo la sera prima ?
Si trovava in una casetta, su un materasso impolverato.
Il silenzio regnava sovrano nella cittadina, sebbene il sole si trovava già alto nel cielo limpido.
Svogliatamente si alzó, rifoderó la mauser, dirigendosi in quel che poteva sembrare la cucina della casa.
Avak era un tipo molto riservato e placido sebbene nascondesse dentro sè la sua parte furiosa, spietata e assetata di sangue. Non ricordava nemmeno lui da quanto non spiccicava parola con qualcuno, ma questo non gli dispiaceva piú di tanto, preferiva una vita solitaria che il caos del gruppo.
Prese una bottiglia d'acqua fresca dal frigo e se la scoló con pochi energici sorsi.
Stava per rimettere la bottiglia al suo posto... quando... si accorse della presenza di qualcuno. Non si trattava di un comune essere umano.... No... Doveva trattarsi di qualcuno di abbastanza potente da farlo rabbrividire.
Uscí dalla casa dirigendosi in direzione della presenza di cui era stato turbato.
Si trovava non molto distante dall'ingresso, probabilmente s'era accorto delle guardie morte e se non le stava ispezionando non doveva averlo fatto da molto tempo.
A qualche centinaio di metri dall'uscio balzó con agilità sui tetti delle case limitrofe dirigendosi a gran velocità verso il primo piando della torre di guardia, nello stesso punto in cui gliera stato aperto il fuoco la mattina prima.
Arrivato davanti al corpo di guardia velocemente entró riparandosi dietro il muro che dava alla strada esterna.
La stanza in cui si trovava non era molto grande, una spaccatura di qualche decina di centimetri, per largo, e un metro scarso, per lungo, permetteva alla pesante si sporgersi, l'indispensabile per non essere facilmente vista e lo stretto necessario per permetterle qualche piccolo cambio di direzione sul fronte in caso di attacco nemico.
I muri logori e decadenti erano interamente formati da pietre in tufo, una mossa intelligente, dato che con solo con una consistente potenza di fuoco potevano essere perforati.
Non molto lontano dall'impugnatura della pesante si trovava una delle guardie, o almeno ció che ne restava.... Da una delle tasche che formavano una sorta di giubbotto antiproiettile fai da te, penzolavano alcune linguette di granate a frammentazione, risorsa molto utile per un futuro per quel che sembrava molto prossimo.
Con movimenti molto leggeri si tiró a se il corpo esanime che gli si trovava a fianco. Prese le due granate che ripose nella tasca interna del suo giaccone e accostó il corpo all'angolo della stanza.
Successivamente, muovendosi di qualche piccolo passo, fece capolino dalla piccola insenatura in cui sporgeva il fucile mitragliatore facendo la massima attenzione a non farsi vedere.
Adesso riusciva a vedere la cosa che l'aveva tanto intimorito; era chino su un cadavere morto ormai da qualche giorno. Si trattava di un ragazzo non troppo giovane. Era pur vero che le distanze non erano molto eccessive per scorgere qualche altro particolare dell'uomo, dopotutto Avak non era un essere umano qualunque, tuttavia il sole gl'impediva di mettere bene a fuoco l'immagine. Cosí come lui aveva difficoltà sul campo visivo anche il ragazzo avrebbe fatto molta fatica a scorgerlo, davanti a se aveva un numero abbastazna rilevante di casupole, costruite appositamente per ingannare gli ostili che avevano intenzione di attaccare per poi depredare la piccola fortezza.
Per un momento Avak si sentí uno sciocco, come poteva un ragazzo metterlo tanto in allerta ?!?
Peró anche se riteneva di abbassare un pó la guardia i suoi sensi gli suggerivano di non sottovalutarlo.

Edited by Genkaku - 13/1/2013, 00:10
 
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view post Posted on 24/2/2013, 09:43

Wrath

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Si trattava di un ragazzo abbastanza giovane, su per giù 25 anni.
Era veramente triste vedere una risorsa così importante morire in quel modo; Due proiettili di arma da fuoco perforavano da parte a parte il suo cranio e gli addominali, lo stesso valeva per l'altro soldato distante ad un metro da lui.
Due cose fecero riflettere Wrath, che iniziò a rovistare nei vari taschini del militare di Xing alla ricerca di un probabile distintivo o altro.
Per quale motivo nessuno si fosse ancora accorto di questi due cadaveri, visto che si trovano proprio all'ingresso della città e perché l'allarme non fosse stato attivato.
Sicuramente qualcosa non quadrava.
Nel taschino interno, nascosto sotto il portafogli si trovava una chiave, probabilmente la chiave della sua abitazione, Hikuro non si fece scrupoli, la prese promettendosi che l'avrebbe dato alla sua famiglia. Dopo aver portato il cadavere all'ombra, si apprestò a controllare le tasche della seconda guardia morta.
Rimase un po' stranito, però, alla vista di un'altra chiave, sempre all'interno di un taschino dell'indumento. Si trattava di una copia di quella precedente.
Sollevò lo sguardo in direzione delle mura e si rese conto che in effetti lì si trovava una porticina, quelle chiavi servivano senza dubbio ad aprire quella porta.
Dopo aver portato anche la seconda guardia all'ombra della muraglia, notò che dalla cintura del soldato pendeva un pugnale, senza dubbio gli sarebbe servito in futuro.
Le sequenze che si susseguirono furono semplici e trascurabile, Hikuro si inoltrò oltre la porta utilizzando le chiavi depredate dai cadaveri.
Si trattava di una normale stanza, fornello a gas, brande e tavolini; Di sicuro i soldati di ronda si accampavano lì nei giorni ventosi. Però la stanza sembrava essere disabitata da parecchi giorni.
Wrath notò che nel muro opposto si trovava un'ennesima porta, che varcò senza porsi domande.
Al di là di essa si presentò un'enorme cittadina con numerose stradine, case, mercati ambulanti, tutto ciò senza la minima ombra di persone o venditori.
Anche la città sembrava essere disabitata da parecchi giorni, se non anni.
Non c'era dubbio, a fare tutto questo era stato per forza Avak.
Hikuro fece qualche passo in avanti uscendo dall'ombra, trovandosi in questo modo la luce del sole alle sue spalle, quasi inconsciamente si guardò attorno, ma a disturbare la sua vista fu il riflesso del sole da un probabile mezzo di vetro o metallo.
Cercò più volte a comprendere di cosa si trattasse, ma presto gli fu tutto più chiaro.
Ne era quasi del tutto certo, si trattava della persona che da tempo ormai cercava e l'aveva proprio davanti ai suoi occhi, a circa tre metri di altezza rispetto a lui.
Wrath fu certo di essere visto, proprio come lui aveva visto la sua ''Preda'', non proferì parola, non ne vale la pena sprecare fiato.
Si spostò di qualche metro indietro, tenendo sempre il volto fisso verso quella forte luce.
La sua schiena venne presto a contatto con il muro di un'edificato, che presto creò ombra negli occhi del ragazzo immortale che, presto, comprese di aver avuto un malinteso con un'ennesima guardia apparentemente morta, che poggiava il proprio peso su una mitragliatrice fissa, che doveva difendere la cittadina, era proprio quella ad infastidire la vista dell'omuncolo.
Però una cosa al quanto strana faceva capolino da una parete quasi del tutto diroccata.
Era un indumento lungo di color Verde scuro, sembrava un classico indumento militare, si trattava di una giacca abbastanza lunga.
A primo impatto Wrath pensò: *Un altro soldato morto.*
Ma a cambiare le sue opinioni in merito furono due semplici cose:
Quell'indumento, almeno secondo la foto che aveva visto, era simile se non identico a quello del ricercato.
Hikuro capì immediatamente che si trattava del vero Avak, grazie ai movimenti che quella giacca svolgeva con agilità e molta cautela, movimenti che di certo non potevano essere svolti da gente Morta.

-"Avak, fatti vedere! Non è più tempo di giocare."- Disse Hikuro aumentando di più il tono della sua voce, in modo da essere udito anche ad una distanza come quella.
 
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view post Posted on 20/3/2013, 12:54

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Pochi colpi disordinati furono sparati in direzione del ragazzo da parte di Avak. Non che pretendesse di colpirlo, piú che altro voleva fargli tenere la testa bassa il tempo necessario per potersela dare a gambe.
Un potente calcio fece girare la mitragliatrice di 180º puntando la canna da fuoco contro lo scocciatore. In acrobazia raccolse un tronchettino di legno e l'incatró tra il ponticello e il grilletto facendo in modo che pressasse contro lo stesso causando una raffica continua di colpi fino ad esaurimento nastro.
Sarebbe stato davvero difficile da parte del bersagliato capire contro quanti nemici si trovava a combattere.
Avak approfittó del momento per oltrepassare la porticina interna, impossibile da vedere da chi fosse stato esterno alla casa, scendendo le scale che portavano ad altre case dentro la cittadina fortificata.

CITAZIONE
Posizione Avak: In corsa verso il centro città

Armi:
Mauser C96
La Mauser C96 è una pistolasemiautomatica prodotta dalla dittaMauser tra il 1896 ed 1937. È la prima delle "3 tedesche" (le altre sono la Luger P08 e la Walther P38) e si distingue immediatamente per il grilletto sistemato in un ponticello praticamente rotondo, e ilserbatoio anteriore invece che essere presente nel calcio che è corto e piccolo rispetto alla dimensione della pistola, detto "Broomhandle" ("manico di scopa" ininglese).
Proiettili 12x56 mm
Peso: 2.56 kg
Tiro utile: 50/100 m
Resistenza: Media
Colpi: 20 per Caricatore
Max quantità di caricatori possedibilii: 5
Caricatori disponibili: n°5
Animale : Lupo
Livello di Pericolosità: F
Hp = 60
Agilità = 50
Forza = 60
Punti Tecniche = 55
 
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view post Posted on 22/3/2013, 19:31

Wrath

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CITAZIONE
Armi dichiarate: Katana, Desert Eagle
Equipaggiamento dichiarato:
Fondina ascellare in pelle bianca, utilizzata per contenere la Desert Eagle; Solitamente Wrath la lascia aperta, nascosta sotto la giacca, in modo da estrarla rapidamente in caso di bisogno.

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Come intuito era proprio Avak.
Fu rapida la reazione della ''preda'' alle parole di Hikuro.
Questo, infatti, con rapidità e con padronanza del proprio corpo mise in azione la mitragliatrice fissa, facendola girare e sparare contro il cacciatore.
Wrath, fu sorpreso dalla velocità dei movimenti di Avak e anche dell'astuzia che dimostrava in una simile situazione. Però non era certo ora di congratularsi con quell'assassino, doveva provvedere a difendersi da quella pioggia di proiettili.
Con uno spostamento del peso, dalla gamba destra a quella sinistra, fece spostare ed inclinare il corpo verso sinistra per poi, con la gamba opposta, darsi una lieve spinta in direzione di quella stradina, in condizioni al contrario della perfezione.
Quella stessa stradina indirizzava alla porticina poco prima imboccata da Wrath, ma allo stesso tempo alla piazza più importante e sede del marcato della città.
Durante quell'esecuzione di movimenti, per mettere in salvo la propria vita immortale, Hikuro diede una breve occhiata al tetto delle mura, dove prima si trovava il suo avversario, ritrovando solo la mitragliatrice con il lungo rullo di cartucce che piano piano andava a finire.
Era logico e scontato che l'aveva perso, in fondo si trattava di un ricercato famigerato e molto pericoloso, quindi una fuga era prevedibile.
*Però in effetti, se Avak è un brutale assassino, mi sembra parecchio strano che si nascondi e fugga così rapidamente. Non credo che si fa intimidire con presenza di una sola persona.*
Infatti, i pensieri di Wrath non erano del tutto infondati. Sicuramente Avak non si sarebbe tirato indietro ad una simile dichiarazione di guerra. Forse era meglio stare bene attenti ad un probabile e sicuro, attacco a sorpresa.
Proprio per questo motivo Hikuro slaccio il cinturino della fondina ascellare, in modo tale da essere in grado di estrarre con maggior velocità la Desert Eagle e utilizzarla nel miglior e minor tempo possibile.
Però di quel passo, se nessuno dei due faceva una prima mossa andava a finire che lo scontro incominciava in tarda notte o ancora peggio il giorno successivo, fu proprio per questo motivo che l'homunculus volle urlare nuovamente le sue intenzioni al ricercato, nascosto da qualche parte.

-"Avak! So' che sei nascosto qui da qualche parte, avanti esci fuori e combatti!"-
Ma tutto sembrava vano; Sembrava che in quello spiazzale e nei dintorni, ci fosse solo lui.
*Forse si sarà spostato...Ma dove?* Gli occhi di Hikuro caddero nuovamente su quella stradina, quella stessa stradina che presto iniziò a seguire.
Si trattava di una piccola, ma lunga, stradina in pietra e brecciolino molto scivolosa sopratutto nei giorni piovosi, circondata da case di tutte le dimensioni, dalle più piccole a quelle molto alte, ma nonostante ciò restava sempre soleggiata e il vento fresco soffiava con molta intensità. Non era molto semplice compiere un attacco furtivo in quel vicoletto, visto che ogni minimo rumore rimbombava per tutte le case vuote.
Quindi Hikuro proseguì senza problemi sino alla piazza principale, quella dove un tempo si svolgevano i vari scambi commerciali tra cittadini e mercanti.
Si presentava come una normalissima piazza, lunga circa dieci metri e larga quindici, piena di tavolini e mercatini ambulanti, circondata anch'essa da case e anche il suolo di quello spiazzo, dedicato alla normale svolgimenti di compravendita, era composto da materiali uguali a quelli della stradina.
Hikuro rimase lì, al centro della piazza, attendendo che prima o poi Avak si facesse vivo, o almeno era questo quello che sperava.

CITAZIONE
Posizione Hikuro: Situato al centro della piazza, in modo da avere una visione a 360° della zona, in attesa dell'avversario.

¬Status:
Hp = 65
Agilità = 60
Forza = 55
Velocita' Rigenerativa = 10
Potere Pietra Rossa = 110
 
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view post Posted on 24/3/2013, 12:59

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Avak rimase nascosto ad osservare la scena.
Combattere gli dava noia. Quindi preferiva stare in disparte speranzoso che lo scocciatore una volta stancatosi di cercarlo se ne fosse andato.
Si era rifugiato dentro una casetta a due piani, simile, se non identica a quelle limitrofe alla quale era attaccata, che si affacciava sulla piazza in centro.
Lui era all'ultimo piano.
Una finestrella quadrettata dava sul mercato.
Difficilmente il ragazzo si sarebbe accorto di lui.
Grazie anche al riflesso del sole che rendeva il vetro uno specchio ad un'unica direzione.

*Cosa voleva da lui ???*
*E come faceva a conoscere il suo nome ?*

Certo Avak era un ricercato piuttosto famigerato e sulla sua testa pendeva anche una cospicua taglia

*Quindi era per questo motivo che si trovava braccato ?!?*

Per il momento la scelta piú saggia era quella di aspettare e di osservare.
La pazienza e la calma, in lui, erano le ultime cose a mancare.
Non avrebbe mai attaccato senza prima conoscere le abilità e il carattere dell'avversario.

CITAZIONE
Posizione Avak: nella parte destra della piazza guardandola da nord. Nascosto e accovacciato che guardava a debita distanza dalla finestra ció che faceva il ragazzo

Hp = 60
Agilità = 50
Forza = 60
Punti Tecniche = 55
 
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view post Posted on 3/4/2013, 13:51

Wrath

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Sembrava che in realtà fosse tutto un caso. Non si trattava di Avak all'ingresso, ma di un qualunque militare impaurito. Eppure Hikuro possedeva ancora la sensazione di essere osservato. Che si trattasse di quello stesso soldato Xinghese? Probabile, ma, se si trattava di un comune essere umano, la velocità nella corsa si era rivelata troppo eccessiva, a tal punto da scomparire dalla vista di un Homunculus.
Però, purtroppo, nessuno si era fatto vivo nella piazza, quindi fu scontata la reazione di Wrath.
*Sicuramente Avak si troverà da un'altra parte.* Quindi con un movimento di tallone, roteò verso sinistra, dando le spalle alle abitazioni in granito, abbaiate dalla luce del sole. Proseguendo a camminare verso un'altra piccola stradina che divideva due abitazioni.
Ma a fermare il suo cammino fu un insolito miagolio; Un classico verso di gatto in calore.
Questo proveniva da una delle abitazioni illuminate dai raggi solari.
Era praticamente impossibile, però, poter vedere oltre le finestre, a causa del riflesso del sole sui vetri, che accecava chi li vedeva, ma anche per la troppa distanza che separava Hikuro all'abitazione semi-diroccata.
Un lieve sorriso apparve sul volto del ''cacciatore''. Lentamente si avvicinò alla palazzina di due piani. Non appena raggiunse la distanza di circa due metri da essa, afferrò un mezzo di piastrella che usciva dal marciapiede.
Il miagolio continuava imperterrito.
Con rapidità Wrath lanciò il pezzo piatto e liscio di mattonella contro la finestrella della stanza da cui proveniva il verso dell'animale.
Ora vi starete chiedendo: Perché?!
*Semplice.......Se ora escono due gatti impauriti allora vorrà dire che ho fatto ''cilecca'', altrimenti là dentro c'è stato un insolito atto d'amore tra un felino e una chimera...Avak!*
Pensò stupidamente l'Homunculus, rendendo quella scena ironica, anche se più tosto seria.

CITAZIONE
Posizione Hikuro: A due metri dall'edificio semi diroccato, in granito e tufo, in attesa di una conseguenza alla sua azione.

¬Status:
Hp = 65
Agilità = 60
Forza = 55
Velocita' Rigenerativa = 10
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view post Posted on 6/3/2014, 17:24

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Ogni 3 post – 1/5 all'Agilità e alla Forza per affaticamento

Post 3



-"Uhhm.. ?!"

Si trattava di una città ormai abbandonata da anni era davvero un colpo di sfortuna che quel gatto si trovasse proprio nello stesso posto in cui Avak si nascondeva.
Per quanto potesse trovarsi lontano dal ragazzo, quel miagolio impercettibile sembrava aver attirato la sua attenzione.
Un sasso si infranse contro il vetro della finestrella che la fece cadere a pezzi. Il gatto impaurito fuggì rapidamente in una zona in ombra della stanza, diventando d'un tratto silenzioso.
Possibile che il ragazzo avesse capito che in quella stanza si trovava proprio Avak ?
Certo sembrava in gamba, tutto lasciava capire che sapesse il fatto suo...
Bisognava prendere una decisione... e pure alla svelta...

In quel momento Avak, passando la mano sul tascone esterno della sua giubba da ufficiale dell'esercito, si ricordò della granata presa ai militari di guardia il giorno prima.

*Creare un diversivo con un esplosione ?!? E a quale scopo ?!?.. sarebbe stato meglio conservarla per dopo.. potrebbe tornare utile una tale forza distruttiva*

Non aveva senso continuare a nascondersi... era giunto il momento di uscire allo scoperto..
Un rapido movimento portò Avak nella stanza adiacente. Rapidamente estrasse nuovamente la Mauser che puntò contro il ragazzo facendo fuoco, attraverso l'altra finestra. Una delle doti che rendeva ancora più temerario il ricercato era di sicuro la sua ottima mira.. oltre al suo sangue freddo.. da quella distanza (due metri) sarebbe stato difficile non centrare il bersaglio.

CITAZIONE
Posizione Avak: In piedi, di fronte alla finestra della stanza adiacente. Pistola in pugno, puntata in direzione del petto del ragazzo, con il bossolo che rapidamente veniva espulso dalla camera di scoppio della pistola a testimoniare il repentino sparo avvenuto.

Hp= 60
Agilità= 40 [50 - 10(1/5 affaticamento) = 40]
Forza= 48 [60 - 12(1/5 affaticamento) = 48]
Punti Tecniche= 55
 
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