Assassin's Creed Chronology

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view post Posted on 11/11/2012, 15:00

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Assassin's Creed Chronology


Essendo anche io un grande appassionato di questo gioco, mi è sembrato molto logico fare una piccola introduzione sulla trama e sui protagonisti di questo stupendo gioco d'avventura, è proprio per questo che chiamerò questo topic: Assassin's Creed chronology.


assassinscreedlogo


E' Durante la Terza Crociata, che sta devastando la Terra Santa, nel 1191, che i grandi produttori della Ubisoft, hanno voluto ambientare il magnifico mondo di Assassin's creed, che è , anche il primo episodio dell'omonima serie, costituita dal cinque giochi: Assassin's Creed, Assassin's Creed II, Assassin's Creed Brotherhood, Assassin's Creed Revelation e Assassin's Creed III, ed altri giochi per PSP o PS Vita, che sinceramente non contano molto nella vita di Desmon, che ve ne parlerò in seguito.
Iniziamo dal primo di questa serie;




altairy
Altaïr Ibn La-Ahad
Come ho detto prima;
E' durante la Terza Crociata, dove, la compagnia di Riccardo Cuor di Leone fece in parte dimenticare le sconfitte di alcuni anni prima e attraverso una saggia tregua, i pellegrini cristiani ebbero il permesso di visitare Gerusalemme, che restava comunque in territorio musulmano. Questo fu uno degli eventi che più contribuirono a innalzare la fama di Saladino come condottiero leale e onesto. Nascosto nella segretezza dei loro rifugi un gruppo di guerrieri appartenenti alla setta degli Assassini intendono riportare la pace in Terra Santa eliminando i capi corrotti delle due fazioni.
Ed è cui, che incontreremo per la prima volta l'assassino di nome Altaïr Ibn La-Ahad (aquila in volo), uno dei più abili a padroneggiare le arti degli assassini, nonché, prescelto per diventare un giorno il capo della setta.
Egli viene incaricato dal Gran Maestro Al Mualim di far finire la guerra nelle città della Terra Santa per riscattare il suo onore e il suo rango. Inoltre il suo abito bianco lo aiuta a mimetizzarsi meglio tra la folla e, in particolar modo, tra gli eruditi di un tempo, grazie al suo grande cappuccio.
Ed è proprio nei panni di questo abile Assassino che ci troveremo ad affrontare le ostilità, annientando le fazioni che alimentano il conflitto, come i Crociati, gli Ospedalieri, i Templari, i Teutonici e i Saraceni e ovviamente le guardie cittadine.

« Quando gli altri seguono ciecamente la verità, ricorda: nulla è reale. Quando gli altri si piegano alla morale e alle leggi, ricorda: tutto è lecito. Agiamo nell'ombra per servire la luce. Siamo Assassini. Nulla è reale, tutto è lecito. »

[color=red]Il credo degli Assassini


Così come ogni grande setta anche gli assassini possiedono un credo, basato su sei fondamentali regole\leggi, che gli assassini devono seguire:

1°Credo: Trattenere la lama dalla carne degli innocenti;
2°Credo: Agire sempre con Discrezione;
3°Credo: Non compromettere mai la confraternita.


Se questi ordini vengono infranti, il capo in persona eliminerà o toglierà la capacità di agire ai membri che non hanno rispettato il credo, infangandolo.



desmondm
Desmond Miles
La storia di Assassin's Creed, realmente, inizia il settembre del 2012, quando un barista di nome Desmond Miles, si risveglia dopo una sessione difettosa dell'Animus all'interno dei laboratori delle Industrie Abstergo a Roma dopo essere stato rapito. Desmond è stato "scelto" per il progetto per via del suo antenato Altar, un membro della setta degli Assassini vissuto durante la Terza Crociata in Terra Santa, come detto prima; i dirigenti dell'Abstergo mostrano particolare interesse su qualcosa con cui ha avuto a che fare Altaïr e vorrebbero saperne di più. I due ricercatori che lavorano al progetto Animus e supervisioneranno il lavoro di Desmond sono il dottor Warren Vidic e la sua assistente Lucy Stillman. Questi gli spiegano che nel DNA sono contenuti non solo le informazioni genetiche ma anche i ricordi degli antenati, e l'Animus è in grado di prendere queste informazioni e di proiettarle come immagini.

Il primo ricordo, di Altaïr nell'Animus, conduce Desmond ad un'importante missione di recupero del tesoro dei templari nel Tempio di Salomone durante la quale Altaïr tenta di uccidere il gran maestro dei Templari Roberto di Sable, tuttavia fallisce, viene separato dai compagni a causa di una frana ed è costretto a ritornare a mani vuote a Masyaf, sede degli assassini; però uno dei suoi compagni, Malik riuscirà a recuperare l'artefatto, perdendo però un braccio e il fratello, poiché Altaïr, troppo fiducioso in sé stesso, ha messo in pericolo tutta la setta.
Roberto di Sable, deciso a riprendersi ciò che gli è stato tolto decide di assediare Masyaf con i suoi uomini, grazie ad un aiuto interno si fa aprire le porte ma i suoi uomini vengono uccisi sotto le mura del castello per una trappola azionata da Altair ed è costretto a ritirarsi. Per aver trasgredito a tutti i principi della setta Al Mualim, maestro della setta, lo processa e lo accoltella. Una volta curato Altaïr viene degradato da Priore (il secondo grado più alto) al grado di Novizio (il più basso rango nell'ordine degli Assassini), Al Mualim però gli offre la possibilità di redimersi assassinando nove uomini, responsabili di fomentare la guerra in corso nella regione, così facendo riporterà la pace nella regione e riacquisterà il proprio grado di Priore.
Ma nel corso della sua avventura scoprirà che tutti i suoi bersagli (uomini sia appartenenti alla fazione dei Crociati che a quella dei Saraceni) sono collegati tra di loro da un patto di sangue, simile a quello degli Assassini: il loro obiettivo è creare un nuovo mondo, e per ottenerlo gli serve l'artefatto rubato. A ogni obiettivo eliminato, ad Altaïr viene restituito un rango e una parte del suo equipaggiamento. Procedendo nella sua missione, Al Mualim gli spiegherà che la setta rivale altri non sono che i Templari; essi vogliono avere il controllo della Terra Santa, ma non in nome della Chiesa, bensì per loro stessi, per "imporre" la pace e creare così "il mondo perfetto", e per raggiungere lo scopo si sono infiltrati in entrambi gli schieramenti (Alcuni di loro sono infatti reggenti di città, comandanti di eserciti o grandi mercanti). Al Mualim spiegherà anche che condivide la loro idea di pace, ma non i mezzi per ottenerla; infatti i bersagli di Altaïr compiono gesti atroci, come condanne a morte sommarie o esperimenti medici su esseri umani oltre i limiti della morale.
Dopo aver assassinato otto uomini, la sua ultima vittima, Roberto di Sable, rivela ad Altair che erano 10 gli uomini a sapere del Tesoro di Salomone e che il decimo è Al-Mualim ma che, a differenza degli altri 9, non voleva condividere quel potere con nessuno e per dimostrargli la sua buona fede gli fa notare di come egli sapesse sempre dove trovare i bersagli. Tornato di corsa a Masyaf Altaïr scopre che l'intero villaggio è sotto il controllo mentale di Al Mualim.
Il maestro gli rivela il motivo per cui gli ha fatto assassinare i bersagli, ovvero per impedire che altri mettessero le mani sul manufatto, il "Frutto dell'Eden" in grado di controllare i cuori e le menti di chi lo contempla, anche se stranamente Altaïr sembra immune al controllo mentale.
Dopo un duro scontro, Altaïr uccide Al Mualim e l'artefatto si attiva disegnando un mappamondo olografico (con una precisione impossibile per il XII secolo), rivelando la locazione di altri "Frutti dell'Eden".
Con le memorie di Altaïr complete, a Desmond è rivelato che all'Abstergo servivano i ricordi del protagonista per sapere dove cercare gli artefatti, infatti la compagnia vuole usarli per creare un mondo perfetto, essendo i Templari odierni, volendo controllare le menti di tutto il globo attraverso un lancio satellitare con il "Frutto dell'Eden" a bordo, e uccidendo chiunque resisterà. L'Abstergo non ha più bisogno di Desmond e lo vorrebbe eliminare, Ma Lucy lo salva, dicendo che le sue memorie potrebbero ancora servire, e di non lasciare niente al caso. Warren Vidic lascia la stanza dicendo a Desmond di non rilassarsi troppo e che ci sarà ancora bisogno di lui.
Nel corso della storia sarà mostrato come Lucy sia in realtà anch'essa membro degli Assassini, infiltrata nell'Abstergo per controllare Desmond e spiare i dirigenti. Proprio lei spiegherà a Desmond che l'Abstergo è stata fondata dai Templari, che hanno governato il mondo segretamente fino a quell'epoca, e che ancora danno la caccia agli Assassini. Nella conclusione del gioco Desmond vedrà attraverso l'"occhio dell'aquila", come sapeva fare il suo antenato,vedrà inoltre Lucy allontanarsi (con un alone blu) e Vidic (con un alone rosso). Inseguito andrà nella sua stanza per vedere il muro pieno di simboli ignoti e scritte in lingue straniere, tutto realizzato con sangue. Infine, curiosando nei computer presenti si potranno scoprire alcuni dettagli riguardanti la Abstergo e le sue attività.


(Assassin's Creed II)Mentre Desmond contempla l'evanescente messaggio lasciato dal Soggetto 16 nella sua cella, Lucy, macchiata di sangue e visibilmente preoccupata, entra e gli ordina di rientrare nell'Animus. Qui il protagonista assiste alla nascita di un bambino, Ezio, nell'Italia del Rinascimento, prima di essere estromesso bruscamente. I due fuggono dall'edificio
dell'Abstergo e si rifugiano in un nascondiglio segreto dove li attendono due membri della confraternita degli Assassini: lo storico Shaun Hastings e l'esperta di computer Rebecca Crane, creatrice dell'Animus 2.0 (che chiama affettuosamente "Baby"). Lucy ritiene che i Templari non siano l'unica minaccia per l'umanità, e che la chiave per svelare la verità sia un giovane nobile fiorentino.
Lucy pensa anche che immergersi nella vita di un assassino possa avere un benefico effetto collaterale, grazie all'osmosi, tale per cui Desmond acquisisca le abilità di Ezio rivivendo la sua vita.
A questo punto Lucy chiede a Desmond di recarsi nel magazzino del nascondiglio per testare le capacità acquisite nel periodo trascorso nell'Animus. Come previsto, la sua agilità è migliorata esponenzialmente, e fisicamente è alla pari con Ezio anche se Desmond manifesta una serie di disturbi allucinatori: apparentemente si tratta di brevi visioni di cavalieri e guardie, per poi evolversi in frammenti della vita di Altaïr, testimone del fatto che l'osmosi può avere conseguenze devastanti. Si trova a vivere una sorta di lungo "flashback" in cui vede Altaïr inseguire una figura sconosciuta, che in seguito si rivelerà Maria (un agente Templare risparmiata dall'Assassino verso la fine del primo gioco). L'inseguimento risulta essere una farsa: Desmond osserva la coppia fare l'amore in cima a una torre. Poco prima di tornare in sé, Desmond vede Altaïr effettuare il Salto della Fede e scopre che non riesce a seguirlo; da questo capisce che non si tratta più di un ricordo di Altaïr ma di un ricordo del figlio di Altaïr e Maria, appena concepito. Al risveglio, la mattina seguente, sembra essersi ripreso del tutto, così torna nell'Animus.

(Assassin's Creed Brotherhood)Successivamente, la chiacchierata con Minerva, i tre nuovi assassini saranno costretti a fuggire dal nascondiglio, così, giungono nell'odierna Monteriggioni, tentando di entrare nel Santuario di Villa Auditore, ma non riescono ad entrare perché il passaggio è bloccato. Una volta entrati grazie alla galleria che Ezio usò per fuggire, Desmond rientra nell'Animus e torna ad accedere ai ricordi del suo antenato italiano. I quattro nuovi assassini conoscono finalmente il nascondiglio della Mela dell'Eden, e partono per Roma. Il primo, Desmond, quindi, entra nella galleria sotto al Colosseo, uscendone fuori a Santa Maria in Aracoeli, dove si ricongiunge con i compagni. Attivato una specie di ascensore nascosto nel pavimento, la squadra entra nel Tempio di Giunone, dove trovano la Mela. Tuttavia, appena Desmond la tocca, la dea Giunone prende il controllo del suo corpo. Desmond non riesce a reagire ed è costretto a pugnalare con la lama celata Lucy, che cade a terra in un bagno di sangue, morta. Partono i titoli di coda, durante i quali si sentono le voci di due uomini che decidono di mettere Desmond sotto shock dentro l'Animus, nonostante la riluttanza del primo. Attraverso il DLC La Scomparsa di Da Vinci, si può notare che, a un certo punto, uno dei due uomini in questione chiamerà l'altro William, l'uomo a cui scrive Lucy, nelle sue e-mail.

(Assassin's creed Revelation)Gli Assassini, felici di aver recuperato la Mela sotto il Colosseo, rimangono raggelati dalla tragica uccisione di Lucy. Dopo averla pugnalata sotto il controllo di forze sconosciute, probabilmente dell'entità della Prima Civilizzazione nota come Giunone, il giovane crolla a terra.
Convinti che la sua condizione attuale dipenda dall'effetto osmosi, i suoi amici assassini decidono di inserirlo in un programma speciale dell'Animus progettato per contrastare, o almeno rallentare, il deterioramento delle sue capacità mentali. Mentre viene trasportato da Shaun, Rebecca e dal loro capo William dall'Italia a una località per il momento sconosciuta, Desmond riprende (per così dire) conoscenza su una strana isola.
Qui incontra il Soggetto 16, incarnato in un corpo virtuale, che comunica a Desmond che ora si trova nel programma sperimentale originale dell'Animus, e che la sua mente è stata frammentata e portata sull'orlo di una follia senza ritorno dalle esperienze vissute nei panni di Ezio e Altaïr. Il Soggetto 16 informa Desmond che per salvarsi deve creare un giunto sincronico. Per farlo deve rivivere momenti chiave non ancora recuperati, in modo da "completare" le vite dei suoi antenati . In questo modo l'Animus e le sinapsi sovraccariche di Desmond potranno separare le esistenze dei due antenati dalla vita reale, per permettere al giovane di risvegliarsi dal coma.


(Assassin's Creed III) [Lo scriverò non appena ci giocherò....Ho fatto pure la rima!!! xD]


eziox
Assassin's Creed II
Ezio Auditore

Appartenente alla successiva trilogia (Assassin's Creed II; Assassin's Creed Brothehood; Assassin's Creed Revelation) Ci troveremo ad interpretate questo interessante ragazzo di origini fiorentine.
L'Ezio Auditore, che Desmond incontra nell'Animus, è uno scapestrato diciassettenne, dedito ai divertimenti, con alcune rivalità con un certo Vieri de' Pazzi. Una sera, dopo una scazzottata con quest'ultimo, va a trovare Cristina, cugina dell'esploratore Amerigo Vespucci. Ezio si trattiene tutta la notte a casa di Cristina e la mattina dopo viene scoperto da Ser Vespucci, che ordina l'uccisione di Ezio, che riesce a scappare. Quando torna a casa, il padre Giovanni gli dà alcune lettere che dovrà spedire. Di ritorno dall'incarico affidatogli da Giovanni, trova quest'ultimo parlare con un famoso Gonfaloniere. Decide poi di aiutare un po' la famiglia: dando al fratellino Petruccio delle piume, picchiando l'infedele fidanzato della sorella Claudia e accompagnando la madre da Leonardo Da Vinci, un amico di famiglia. Il giorno dopo però, Petruccio, Federico e Giovanni Auditore vengono arrestati e condotti al Palazzo della Signoria. Ezio si arrampica così fino alla cella dei parenti e Giovanni gli affida dei documenti che dovrà consegnare a Uberto Alberti: Ezio vi si reca, dandogli le prove dell'innocenza dei famigliari. Il padre e i suoi due fratelli vengono comunque giustiziati dallo stesso Alberti, che ha distrutto le prove che incastravano i veri responsabili. Sfuggito alla cattura, Ezio è costretto a nascondersi. Dopo aver ricevuto aiuto e assistenza da Paola, la tenutaria di un bordello fiorentino che parteggia la sua causa, fa visita a Leonardo da Vinci che gli ripara la lama celata che era stata di Giovanni, anch'egli un assassino. Ma proprio in quel momento fa irruzione una guardia mandata da Alberti, che picchia Da Vinci: Ezio lo salva uccidendo la guardia. Il ragazzo decide di vendicarsi uccidendo brutalmente Alberti a una mostra d'arte del Verrocchio, per poi portare madre e sorella in salvo a Villa Auditore, presso Monteriggioni, dove rincontrerà lo zio Mario Auditore.
Mentre anch'egli vi soggiorna per apprendere nuove tecniche di combattimento da suo zio Mario, Ezio scopre che Uberto Alberti non agiva da solo: la cospirazione era stata ordita dalla famiglia Pazzi, da sempre avversa agli Auditore. Ezio apprende inoltre che suo padre non era solamente un banchiere presso la banca Medici e consigliere di Lorenzo de Medici ma era anche un membro della confraternita degli Assassini. I Pazzi, invece, appartengono al segretissimo ordine dei Templari: nemici giurati della confraternita, creduti estinti quasi due secoli prima. Ezio inizia a uccidere i Pazzi uno a uno, affinando le proprie capacità grazie a Mario e a un misterioso uomo noto come la Volpe, e comprende che il padre aveva scoperto qualcosa di ben più grave di un semplice complotto politico. Sia la confraternita che i Templari sembrano alla ricerca dei pezzi del misterioso Codex, un libro-mosaico che, una volta ricomposto, fornirebbe la chiave di un potente segreto. Mario mostra a Villa Auditore la Parete del Codice, sulla quale sono attaccate solo sei pagine, e che le altre rimanenti dovranno essere attaccate al muro, formando il Codex. Proprio di fronte a questo, si trova un capitello, sul quale deve essere posizionato un antico manufatto che entrambi gli ordini cercano senza alcuno scrupolo.
Intanto Ezio uccide per primo Vieri, poi il padre Francesco e i tirapiedi dei Pazzi: Stefano Da Bagnone, Francesco Salviati, Antonio Maffei e Bernardo Baroncelli. Infine insegue il loro capo Jacopo de' Pazzi, all'incontro con Emilio Barbarigo e del Gran Maestro dei Templari, Rodrigo Borgia. I due feriscono però Jacopo che viene definitivamente ucciso da Ezio.
Ezio si reca, così, a Venezia per rintracciare gli uomini elencati in una lista redatta dal padre, e scopre che sono tutti Templari. Mentre li scova e assassina uno dopo l'altro (Emilio Barbarigo, Carlo Grimaldi, Marco Barbarigo e Silvio Barbarigo), recuperando così diverse pagine del Codex, gli appare chiaro lo scopo delle loro trame e del loro agire. Il capo, Rodrigo Borgia ("Lo Spagnolo"), sta cercando di localizzare una cripta nascosta, dove è celato un potere oscuro e incommensurabile. I Templari intendono impiegarlo per assicurarsi il dominio sull'Italia. Per aprire la cripta occorre essere in possesso di due "frutti dell'Eden", antichi manufatti che permettono a chi li controlla di compiere azioni incredibili. Mentre si adopera per sottrarne uno al Borgia, Ezio scopre con sommo stupore che diversi amici incontrati
durante i suoi viaggi in Italia (tra cui Mario Auditore, Paola, la Volpe, Teodora, Bartolomeo, e Antonio) sono membri della confraternita Assassina, e che glielo avevano nascosto per tutti i suoi 30 anni. A rivelare tutto ciò, oltre ai suoi amici, è Niccolò Machiavelli, il quale si rivela anch'egli un membro della confraternita Assassina. Quindi quelli che erano suoi amici, si rivelano essere suoi compagni. Inoltre si apprende che il ruolo di Ezio in questa serie di eventi è stato preannunciato da un'antica profezia.
Entrati in possesso della Mela dell'Eden, Ezio e gli altri assassini la mostrano a Leonardo da Vinci; questi, involontariamente, la attiva, e di fronte all'immensità dei suoi poteri (ai quali Ezio, così come Altair, si dimostra immune) Mario Auditore suggerisce di nasconderla a Forlì, presso Caterina Sforza, alleata dell'ordine e anch'ella Assassina.
Purtroppo, una brutta sorpresa attende Ezio e Machiavelli. Subito dopo il loro arrivo la città viene occupata da Ludovico e Checco Orsi, due fratelli che la donna poco tempo prima aveva assoldato per uccidere il consorte e precedente signore di Forlì, Girolamo Riario (un Templare), ma che ora sono stati incaricati dal Borgia di recuperare la mappa con la posizione delle pagine del codice che Girolamo Riario aveva redatto subito prima di morire e il Frutto dell'Eden, oltre naturalmente alla testa di Caterina.
Grazie ad Ezio, che riesce ad introdursi nella città sprangata e ad aprire le porte, Caterina e Machiavelli, accompagnati dalle poche guardie cittadine rimaste fedeli, si rifugiano nella Rocca di Ravaldino, ma una volta dentro scoprono che due dei figli di Caterina, Ottaviano e Bianca, sono stati catturati. Ezio viene mandato all'esterno a riprenderli, e durante il salvataggio di Ottaviano riesce anche ad uccidere Ludovico, ma tornato a Ravaldino viene a sapere che Checco è riuscito a rubare la Mela ed è fuggito. Ezio lo raggiunge prima che lasci Forlì e lo uccide, ma Checco, prima di morire, riesce a ferirlo gravemente, e l'Assassino fa appena in tempo a scorgere un monaco privo del mignolo sinistro rubare il manufatto prima di svenire. Rinvenuto molti giorni dopo viene a sapere, interrogando i monaci delle due abbazie dentro e fuori della città, che il monaco in questione altri non è che Girolamo Savonarola, il quale, quasi sicuramente, si è diretto a Firenze.
Una volta a Firenze, Ezio scopre che Savonarola ha preso il controllo della città stanziandosi nel quartiere di Oltrarno e scegliendo nove luogotenenti per mantenere la città ai suoi comandi ed a soffocare il malcontento cittadino. Dopo aver sterminato i suoi nove generali, Ezio vede Savonarola trasportato dalla popolazione sul rogo ed Ezio lo uccide lì.
Una volta ritrovate tutte le pagine del Codex, dopo averle fatte tradurre da Leonardo Da Vinci, Ezio posizionerà la Mela sul capitello di fronte alla Parete del Codice e unirà tutte le pagine del Codex, scoprendo con i suoi compagni che lui è il Profeta e che il mosaico raffigura la mappa mondiale proprio come quella di oggi. Essa conduce Ezio, dopo tanti ragionamenti con i compagni, a Roma nello Stato Pontificio, dove sfida Rodrigo Borgia, che nel frattempo, grazie alle sue trame, è diventato papa e risiede in Vaticano, in possesso del secondo Frutto dell'Eden, un bastone, più potente della stessa Mela dell'Eden, divenendo così uno degli uomini più potenti d'Italia. I due si affrontano nella Cappella Sistina per stabilire chi accederà alla cripta segreta sottostante. Il Templare, apparentemente uscito vincitore dallo scontro, scopre con rabbia che la stanza segreta non gli apre le sue porte. L'indomito Ezio, pur gravemente ferito, lo affronta di nuovo. Dopo averlo fatto crollare a terra, l'assassino gli dice che il vero Profeta in realtà era lui, e il Borgia racconta che ormai non ha più nessuna voglia di vivere, e quindi Ezio gli risparmia la vita, seguendo anche il Credo degli Assassini.
Ezio posiziona il bastone al centro della stanza e, una volta entrato nella cripta, incontra la proiezione olografica di una donna che si presenta come la dea Minerva. Vi trova inoltre gli spiriti incorporei di Giunone e Giove. Ignorando le domande dell'Assassino, ella si rivolge direttamente a Desmond. Minerva racconta a Desmond (identificato da questa come il vero Profeta, mentre Ezio come il suo tramite) di appartenere ad una razza terrestre senziente presente sulla terra ben prima dell'entrata in scena dell'uomo, e racconta (con degli ologrammi che rappresentano il sistema solare e la vita prima dell'entrata in scena dell'uomo) come la razza umana sia stata creata appositamente per servire la sua razza. Successivamente, le due razze si misero a combattere fra loro ma la guerra venne interrotta da una catastrofe naturale provocata dal Sole e da una devastante eruzione solare, la quale indebolì il campo magnetico terrestre e provocò dei disastrosi cataclismi ambientali che misero a rischio di estinzione entrambe le razze. Successivamente a tale cataclisma, le due razze si accordarono per ricostruire la civiltà. Minerva, infine, avverte Desmond che la catastrofe accaduta migliaia di anni fa, potenzialmente in grado di distruggere la vita sulla Terra, si verificherà nuovamente in futuro. A tal proposito ella afferma che il suo popolo aveva cercato un modo per prevenirlo, e che il frutto dei loro sforzi giace celato in vari luoghi del pianeta (chiamati "templi").
Compito di Desmond (e dell'odierna confraternita) è quello di visitare tali templi e portare a termine le ricerche sul modo di prevenire il futuro disastro.



Assassin's Creed Brotherhood
ezioauditorek


Sempre con Ezio Auditore, ci sposteremo nella devastata città di Roma, precisamente nel vaticano, dove poco prima vi era avvenuta una cruenta scazzottata con il ''Papa'' Rodrigo Borgia , cosa che personalmente è piaciuta molto.
Dopo tale avvenimento il protagonista del gioco entrerà in una cripta, situata nello stesso vaticano, dove Minerva attraverso di lui invia un messaggio a Desmond Miles, esortandolo a trovare tutti i Templi con i Frutti dell'Eden prima del 21 dicembre 2012.
Tuttavia, il giorno dopo il ritorno di Ezio a Monteriggioni, le truppe papali guidate da Cesare Borgia assediano la città. Monteriggioni, assieme a Villa Auditore, viene danneggiata e lo zio Mario viene ucciso per mano di Cesare. Ezio, ferito da tre colpi di archibugio, fugge assieme alla popolazione da una galleria sotto al Santuario. In cerca di vendetta, Ezio torna a Roma per sconfiggere i Borgia una volta per tutte. Ciò che Ezio trova a Roma va al di là di ogni sua aspettativa. La città eterna è avvolta dal degrado per via della politica egoista e spietata dei Borgia, che soffoca e rovina tutta la città. Ad Ezio, quindi, spetterà il compito di liberare tutte le zone di Roma oppresse dai Borgia, distruggendo le torri tramite cui la famiglia del Papa controlla la città, contribuendo così alla rinascita delle botteghe e il restauro di monumenti importanti come il Colosseo o il Pantheon.
Dopo esser venuto a sapere di Caterina Sforza, catturata da Cesare, dalle gilde alleate (secondo cui Caterina sarebbe a Castel Sant'Angelo), Ezio decide di infiltrarsi nel castello con l'obiettivo di uccidere sia Rodrigo che Cesare. Tuttavia, Cesare ha già lasciato il castello per la conquista di Urbino, mentre Rodrigo non è presente. Ezio riesce a salvare però Caterina e a rinchiudere Lucrezia Borgia, (sorella di Cesare, con cui ha una relazione) nella cella della Sforza.
Mentre fa ritorno al covo, Ezio incontra Leonardo da Vinci, ormai quasi vecchio, costretto a lavorare per Cesare, quindi progetterà al nostro Assassino nuove armi in cambio del suo aiuto nel distruggere le macchine belliche progettate da lui per i Borgia. Questo incarico lo porterà a compiere missioni sui Colli Albani, a Napoli, nella Valnerina, e sul Monte Circeo. Ezio decide di sfaldare l'influenza dei Borgia su Roma. Tornato al Covo, Ezio, assieme al suo Gran Maestro Niccolò Machiavelli, decide di ricostruire la Confraternita degli Assassini a Roma. Reclutati degli adepti, Ezio scova il suo primo bersaglio: Juan Borgia il Maggiore, banchiere di Cesare, che viene ucciso durante una manifestazione dove sono presenti sia Rodrigo che suo figlio. Dopo Juan, ora è il turno del barone francese Octavian de Valois, nemico di Bartolomeo ed alleato militare di Cesare. Octavian riesce a rapire la moglie di Bartolomeo, Pantasilea Baglioni, e nel tentativo riuscito di salvarla, Ezio uccide Octavian. In seguito, viene informato che Pietro Rossi, un attore che Lucrezia Borgia utilizza come pedina per ingelosire Cesare, ha con sé la chiave per entrare a Castel Sant'Angelo, ed Ezio vuole recuperarla, ma Cesare intende uccidere Pietro mandando il suo sicario Micheletto. Pietro è impegnato in una recita della Passione nel Colosseo, e Micheletto decide di avvelenare il vino che durante la recita l'uomo assaggia. Ezio si infiltra tra gli attori assieme ai suoi adepti, vestendosi da centurioni, e riesce a salvare l'attore portandolo da un medico, e decide di risparmiare Micheletto.
Dopo aver preso da Pietro la chiave del castello, Ezio, sotto consiglio di Machiavelli, si reca ad uccidere definitivamente Cesare e Rodrigo Borgia; quest'ultimo viene però ucciso dallo stesso Cesare che lo soffoca mettendogli una mela avvelenata in bocca, la stessa arma che Rodrigo voleva usare per togliere di mezzo il figlio. Ezio fa così intrusione nella dimora, dove apprende da Lucrezia Borgia, ormai sotto shock, l'ubicazione del Frutto dell'Eden (il Cortile del Belvedere) e, dopo averla presa, la usa per neutralizzare le ultime forze di Cesare Borgia. Dopo un'ultima
battaglia tra gli Assassini e gli ultimi soldati fedeli a Cesare, quest'ultimo viene arrestato da Fabio Orsini con le accuse di omicidio e di incesto. Ezio, consultando la Mela, va a Viana, dove ha la meglio su Cesare e lo getta dalla muraglia, lasciando che il fato compia la sua morte. Tornato a Roma, nasconde la Mela dell'Eden all'interno di un Tempio sotto Santa Maria in Aracoeli, accessibile da una galleria segreta sotto al Colosseo: il Tempio di Giunone. Ha poi continuato il suo incarico come Gran Maestro dell'Ordine degli Assassini a Roma.



Assassin's Creed Reveletion
ezioauditore


Desmond riprende così ad esplorare i ricordi di Ezio. Scopriamo che, nel corso degli anni, il Maestro Assassino non è riuscito a placare il suo animo accontentandosi della pace seguita ai fatti di Brotherhood.
Inquieto per le enigmatiche rivelazioni di cui è stato testimone, in particolar modo per l'incredibile esperienza di aver fatto da tramite tra Minerva e un misterioso uomo di nome "Desmond", nel 1510 Ezio scopre una lettera scritta da suo padre che accenna a una biblioteca nascosta sotto Masyaf colma di una saggezza inestimabile e dopo dieci mesi di viaggio giunge finalmente all'antica cittadella degli Assassini.
Al suo arrivo a Masyaf trova l'area sotto il controllo dei Templari bizantini e, quando viene scoperto, sfugge per un soffio alla morte. Scopre, inoltre, che l'ingresso alla biblioteca è sigillato e che anche i Templari hanno lungamente provato ad accedervi, ma senza successo. Per aprire la biblioteca Ezio deve recuperare cinque chiavi da inserire nelle aperture scavate nella porta.
Per recuperare le chiavi, Ezio si reca a Costantinopoli. Al suo arrivo, dopo essersi casualmente imbattuto in Solimano, nipote del sultano, si trova suo malgrado invischiato negli intrighi per la prossima successione al soglio imperiale ottomano.
Dopo aver trovato ed esaminato le singole chiavi, Ezio sperimenta strani "sogni ad occhi aperti" nei quali rivive chiaramente alcuni eventi della vita di Altaïr.
Nel frattempo, quasi al termine della sua ricerca, Ezio scopre che lo zio di Solimano, il principe Ahmet, successore designato dal padre, ma poco amato tanto dal popolo quanto dalle forze armate, è alleato dei Templari bizantini. Ahmet è interessato ad impossessarsi dei segreti custoditi nella biblioteca di Masyaf e dei poteri da essi derivanti allo scopo di riunificare l'impero che è destinato a guidare. Nonostante l'interferenza dei Templari, Ezio recupera le chiavi e ritorna alla biblioteca di Masyaf. Qui, tuttavia, non vi è alcun libro, ma solo il corpo ormai scheletrico del grande Altaïr, che tiene in mano una sesta chiave. Come le altre, anch'essa provoca in Ezio una visione da cui si evince che la stanza segreta non è una biblioteca, ma una cripta. Altaïr moribondo dice addio a suo figlio e si sigilla nella cripta con la Mela dell'Eden aspettando l'arrivo di un altro assassino (Ezio) pronto a custodirla.
Ezio decide di lasciare la Mela dell'Eden dove si trova, ma il manufatto prende vita. Parlando a Desmond attraverso i secoli, Ezio comprende e accetta di essere un Profeta: "Sono solo un tramite per un messaggio che elude la mia comprensione", afferma. Desmond, intanto, si trova al cospetto di Giove, terzo membro della triade della Prima Civilizzazione insieme a Minerva e Giunone, che racconta a Desmond che la sua razza ha cercato di sfuggire alla catastrofe del Sole, annunciata in Assassin's Creed 2. Prima della fine, la triade della Prima Civilizzazione sigillò tutto il suo sapere in una cripta che si trova a Turin, nell'odierno stato di New York.
A questo punto Desmond si risveglia dal coma e dice: "So che cosa dobbiamo fare".


quellonuovodiac3
Assassin's Creed III
Connor Kenway

E finalmente siamo arrivati all'attesissimo episodio, non ché, forse, ultimo della lunga saga di Assassin's Creed.
Qui incontreremo finalmente l'attesissimo nuovo Assassino, un altro antenato di Desmond, il sui nome è Connor Kenway.


Bene, per il momento mi fermo qui; Per il semplice motivo, che ancora non ci ho giocato e sicuramente nemmeno molti di voi. Quindi non voglio rovinarmi\vi il finale e spero che sia bello ed intrigante come i precedenti episodi.
Grazie per aver letto ciò che ho scritto ^^.
Non appena giocherò a questo attesissimo gioco scriverò il continuo di ''Assassin's creed chronology''.



Edited by °Sov° - 30/12/2012, 17:12
 
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