Il Dio del Sangue

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Shunpei
view post Posted on 1/9/2012, 23:49




Lunghi giorni di viaggio, quelli che hanno portato l'Homunculus a trovarsi oggi in questa città, dove si voluto fermare, seguendo i suoi desideri e infischiandosene del resto; sarà forse stato per il fatto che era una città mineraria, e lui aveva lavorato in miniera, letteralmente fino alla morte; o forse voleva solo riposarsi un po', dopo essersi allenato a scoprire quali fossero le sue abilità per tutto il viaggio, riposandosi di rado e mangiando quasi mai,semplicemente perchè non ne aveva voglia.
se è per questo, non aveva nemmeno voglia di allenarsi, ma Sloth gli aveva assicurato che se non lo avesse fatto, il Padre lo avrebbe punito, e ad Asmodai bastava ricordarne la voce, minacciosa e tagliente, per decidere che non aveva assolutamente voglia di scoprire in cosa consistesse la punizione, e quindi si era dato da fare, aiutato dalla persistente voce di Sloth che gli dava consigli, più spesso per frasi due risate che per aiutare il corvino, che era infine riuscito a scoprire che possedeva un abilità davvero singolare: emocinesi.
riusciva infatti a manipolare il suo sangue, aumentandone la quantità, cambiandone le caratteristiche: un sacco di cose insomma, che avevo infine stimolato la curiosità dell'Homunculus, che si era dedicato più volentieri all'allenamento.
ma stiamo divagando; torniamo alla situazione attuale, con il ragazzo che entra finalmente in città, sovrastando la maggior parte degli abitanti, anche se alcuni riuscivano a competere con la sua altezza.
"d'altronde, per fare i minatori bisogna essere robusti"
pensò distrattamente, mentre si faceva strada fra i vari passanti, usando la sua sinestesia per percepire lo spazio attorno a se, vedendo le persone come sfocate macchie multicolori, filtrando gli odori di pietra, fumo e altri oggetti che rischierebbero altrimenti di offuscare la sua particolare vista.
procedendo tra la folla, il ragazzo andrebbe a sostenere una piccola conversazione con la sua 'altra mente'
" e allora?"
"allora cosa?"
non fare il finto tonto, condividiamo la stessa mente, puoi leggere i miei pensieri"
"e allora? io sono Sloth, se non ti fosse chiaro, faccio solo quello che mi va di fare, e non mi va proprio di risponderti"
"fallo"
"altrimenti? io ti tengo in pugno ragazzo, non dimenticarlo"
"eddaiii! si tratta solo di dirmi cosa devo fare adesso"
"te l'ho già detto giorni fa: se non ti do degli ordini, fai quello che ti pare"
"ho voglia di dormire"
"allora siamo in due, dai, ferma qualcuno e chiedigli informazioni"
"ma non ho voglia di farlo..."
"M***A! ma perchè proprio io dovevo essere l'Accidia? dai, muoviti, se non lo fai, ti ci vorrà il triplo del tempo, e perderai preziose ore di sonno"
"uh...ok"
la conversazione non era durata che un paio di minuti, ma ciò era bastato perchè il corvino si scontrasse con non poca gente, ed anche se all'inizio si erano lamentati, qualcosa nella figura dell'Homunculus li aveva indotti a desistere.
Asmodai si fermò, appena in tempo per evitare l'ennesimo scontro, per poi fermare un passante che proprio in quel momento scivolava sulla sua sinistra.
<mi può indicare un albergo?>
una domanda fatta senza alcuna traccia di gentilezza, ma essere gentili costa fatica, e il corvino è deciso a evitarla il più possibile
<eh? come scusi?>
disse l'uomo, riemergendo dai propri pensieri; Asmodai ripetè la domanda, e il tipo gli seppe indicare non un albergo, ma una locanda in cui si potevano affittare stanze.
senza neanche ringraziare, il corvino ripartì alla ricerca di un posto per dormire, incombendo nuovamente sulla folla col la sua statura anormale.
 
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view post Posted on 2/9/2012, 00:12

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- "Stupidissima caffetteria !!!! Eèh questo me lo chiamate un caffè alla messicana ?!? " esclamai furente con lo sguardo volto al banconista che, sentito il rimprovero, schizzó in aria.
- "Questo schifo non lo farei nemmeno bere al mio cane !!!" continuai, sbattendo la tazzina con forza sul tavolino, che barcolló, facendo trapelare qualche goccia di caffè annacquato sul centrino del tavolo, macchiandolo.
Subito un ragazzo mi venne in contro cercando di calmarmi. Beh era anche vero che stavo facendo un casino per una cosa da nulla, ma poi ripensando a quanto facevano pagare per uno schifo del genere ritenni che la mia reazione era stata più che giustificata.
Per principio !
Fu questa la prima frase che mi venne alla mente per giustificare il mio modo di comportarmi...
Mi trovavo a Yous Well una piccola cittadina nei pressi di East City quaai a confine con Eastern Desert per affari in una medio-grande locanda.
Questa era composta di un piano terra di piú di 230 m^2 divisi in questo modo :
Un piccolo corridoio conduceva dall'ingresso direttamente al bancone sulla sinistra di questo una hôle spaziosa composta da dei comodi divanetti in pelle da 5 posti e singoli, piú tavolini che venivano utilizzati principalmente per reggere delle riviste, quasi tutte per donna, un paio di lampade alte, un lampadario di cristallo, un caminetto, spento, e da parecchi quadri che raffiguravano disegni astratti, luccicosi e colorati. Alla destra una stanza piú piccolina delle preccedente adibita a caffetteria. Una bella cameriera serviva ai tavoli insieme ad un garzone brufoloso in grado di farti passare la fame all'istante e un cassiere con la testa tra le nuvole. Una decina di tavolini, per il resto l'arredamento era quasi del tutto uguale alla hôle, solo che al posto dei quadri c'erano delle grandi finestre che davano direttamente sulla strada.
Io mi trovavo in un tavolino proprio all'angolo della stanza ad infuriarmi per uno stupido caffè da 5 Centz diluito un pó troppo.
Per raggiungere le scale che davano al primo piano dove c'erano le camere bisognava fare un giro assurdo che non ricordavo, dovevo ritornare a parlare con il tipo delle reseption per rifarmelo spiegare, ma per il momento non ne avevo per niente voglia.
Me ne stavo cosí in panciolle a litigare con i poveri ragazzi che lavoravano, sottopagati, per quello stupidissimo ostello per non annoiarmi.

Edited by necro-ombra - 2/9/2012, 01:44
 
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Shunpei
view post Posted on 2/9/2012, 01:23




la camminata del ragazzo continuò, mentre cercava di seguire il percorso indicatogli dall'uomo, ansioso di potersi riposare un po'. passo dopo passo, il corvino procedette fino alla locanda, fermandosi più di una volta a ricontrollare il percorso fatto, dato che la grande quantità di polvere di carbone che si posava sulle strade veniva facilmente sollevata dai passi dell'Homunculus, che non poteva evitare che la polvere riempisse il suo campo visivo-olfattivo, e doveva dunque fermarsi per dare il tempo alle vie respiratorie di ripulirsi.
Asmodai si fermò, sentendo finalmente la mescolanza di odori giusta: cibo, legno, persone, birra e metallo; in una concentrazione abbastanza alta da capire che quella non era una casa, ma per sicurezza il ragazzo inalò un altra volta pieni polmoni, oltre a cominciare a tastare le pareti esterne della locanda, collegando la vista al tatto, e assicurandosi che quella fosse davvero la locanda indicatagli.
mise il palmo della mano aperta sulla parete, e le vibrazioni assunsero una forma ed un colore, indicandogli con sufficiente precisione la porta, che l'Homunculus si affrettò a varcare, ritrovandosi all'interno della locanda.
un volta dentro, si affrettò a filtrare gli odori indesiderati, sopratutto quelli provenienti dai bagni, altrimenti si sarebbe potuto ritrovare nella testa delle immagini non proprio piacevoli.
durante questo processo di separazione, gli arrivò un odore strano, che il ragazzo aveva già sperimentato, e che gli dava la sensazione di stare "osservando" più persone nello stesso corpo: quello era l'odore del Padre.
"e allora? io ho voglia di dormire, chissenefrega se è il Padre, saranno affari suoi dove va a mangiare"
stava quindi avviandosi verso le scale, deciso a salire verso le camere, quando la voce di Sloth gli esplose in testa
"idiota! il Padre non ha bisogno di mangiare, se è qui vuol dire che ti vuole affidare un compito importante, e farai meglio a sbrigarti a presentarti al suo cospetto"
"uffa, va bene, ma solo perchè non ho scelta, io voglio solo andare a dormire"
rispose il corvino, effettuando un cambio di direzione e passando dalla stanza centrale in un luogo che odorava parecchio di cibo, sopratutto di caffè, e dove, pochi tavoli più in là, seduto ad un angolo, sedeva il Padre.
o almeno, questo è ciò a cui Asmodai credette nei primi due minuti che gli servirono per avvicinarsi al tipo, ma arrivatogli a circa cinque-sei metri, percepì un odore diverso, meno forte di quello del Padre, e sopratutto molto più giovane e meno calmo.
"questo non è il Padre, Idiota!"
"Hai ragione, questo è...ma sì! è il vecchio Greed! non ci credo! vabbè, chissenfrega ora vai a dormire, ho sonno anche io"
"no"
pensò di rimando l'Homunculus, la cui sfera d'interesse si spostò sul tipo che sedeva al tavolo,lamentandosi con dei camerieri perchè il cibo faceva schifo.
riprese dunque la sua marcia di avvicinamento, ora tremendamente interessato a conoscere i suoi fratelli e sorelle.
una volta raggiunto il tavolo,congedò il cameriere con poche parole, prive di gentilezza e di tatto, per cui il corvino non aveva voglia di sprecare energie
<va' via, ci penso io qui>
disse, afferrando poi lo schienale della sedia posta di fronte all' Homunculus dai capelli cremisi, unico dettaglio che Asmodai aveva fatto in tempo a raccogliere, oltre all'apparente giovane età.
non era però quello il momento di perdersi nelle analisi, giacchè il rosso stava già dando segni di evidente fastidio, forse sarebbe stato meglio tentare un approccio più indiretto, ma avrebbe necessitato di ulteriore pianificazione, e pianificare costa fatica, perciò tutto ciò che Asmodai fece fu sollevarsi l'elmo, senza però toglierselo del tutto, mostrando all'altro il tatuaggio che portava sulla fronte, e sussurrandogli queste parole.
<so cosa sei, so chi ti ha creato, piacere di incontrati Fratello> queste parole vennero poi seguite da un largo sorriso in stile pazzoide, completo di lingua fuori, lunga fino al mento, dove l'altro avrebbe potuto osservare un tatuaggio dipinto con inchiostro nero.
ora sta all'altro Homunculus decidere come agire, se invitare il Fratello ad una chiacchierata o se cacciarlo via in malo modo.
una cosa è sicura: meglio che si decida in fretta, Asmodai potrebbe non restare interessato tanto a lungo...
 
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view post Posted on 2/9/2012, 10:01

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- "Ma tu pensa un pó! Sai chi sono e chi mi ha creato ? Magari sai anche cos'è successo all'ultimo che s'è seduto al mio tavolo senza invito ?" risposi in tono ironico e minaccioso a tempo stesso

Uno strano tipo adesso sedeva davanti a me, sembrava conoscermi, ma io non mi ricordavo per niente di lui. Sapeva cos'ero, eppure la notizia non mi allarmava piú di tanto. Solo la sua spavalderia m'infastidiva.
Aveva l'uroboro quindi questo faceva di lui un mio simile, nessuno m'aveva detto che ce n'erano altri come me.....
Questo poteva essere un problema in un futuro prossimo... Ma per il momento avevo altre cose per la testa.
Certo che non gli piaceva essere notato !
Come cavolo andava in giro vestito ?!?
Una nuova moda ?
E poi, che cavolo di motivo aveva di sbandierare ai 4 venti il suo segreto, visto che non eravamo proprio soli in quel locale
Mi bastava toccarlo per sapere tutto su di lui, morte e miracoli ma per il momento desistetti dal farlo

Edited by necro-ombra - 2/9/2012, 12:17
 
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Shunpei
view post Posted on 2/9/2012, 11:45




una reazione che forse il corvino si sarebbe dovuto aspettare, ma non aveva proprio avuto voglia di avvicinarsi con tatto e sicurezza.
il sorriso non venne perso, anche se si ridusse di un paio di molari, mentre Asmodai sostenette una breve conversazione per decidere il da farsi
"e adesso che faccio?"
"prima di tutto scusati, deficiente, e fagli capire come lo hai riconosciuto, non dirgli delle tue abilità, complicheresti le cose, ma semplicemente digli che lo sapevi dall'odore, e continua a sussurrare, sembra infastidito, e non vorrei che qualcuno ci notasse, noi Homunculi non siamo ben visti dalla gente normale"
"che fatica.... non ci puoi pensare tu?
"potrei....ma mi dovrai lasciare il tuo corpo"
"allora no!"
"quindi scusati"
"ma non ne ho voglia!"
"fallo, sant'iddio! o passerai il resto della tua breve esistenza a contorcerti per terra!"
<d'accordo, d'accordo, non agitarti>
disse, terminando la breve conversazione con Sloth, e tornando nel mondo reale, dove era passato appena un minuto.
il rosso avrebbe potuto notare la breve "assenza" dell'Homunculus, e la sua ultima frase potrebbe essere presa sia come un segno di pazzia, sia come una blanda scusa nei suoi confronti.
Asmodai si riabbassò l'elmo, senza però perdere la posizione leggermente inclinata verso l'altro,in modo che i suoi sussurri potessero essere sentiti anche senza grosso sforzo.
<...scusa, non volevo offenderti, ero solo curioso di conoscerti, quando sono entrato ho sentito il tuo odore...molto simile al Suo, credevo che fosse Lui, e quindi mi sono diretto qui, quando sono arrivato abbastanza vicino per riconoscerti ho ricordato che Lui mi aveva parlato di altri come me, mi aveva anche detto qualche nome, ma onestamente non me ne fregava niente>
disse, non senza fatica, visto che il suo interesse stava lentamente scivolando verso altre attività, verso una bella dormita, un buon pasto, e tante altre cose.
insomma, di minuto in minuto, quella conversazione lo annoia sempre di più: perchè dovrebbe sprecare fatica per farsi riconoscere dal tipo? perchè dovrebbe arrovellarsi la mente su un problema che interessa solo a Sloth?
per questo motivo ora Asmodai stava sondando il posto, utilizzando un triplo collegamento: vista, olfatto e udito.
ogni suono e odore veniva immediatamente tradotto in colori e forme, dando al corvino una mappa più o meno completa della locanda in cui si trovava.
ma, nonostante tutto, l'odore del rosso continuava a mettersi in mezzo agli altri, disturbandolo e facendolo innervosire, fra poco se ne sarebbe andato di sicuro, a meno che qualcosa non fosse riuscito a riportare la sua attenzione sull'Homunculus dai capelli rossi.
 
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view post Posted on 2/9/2012, 16:21

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Scuse... Altre scuse forzate da aggiungere alla collezione.
Che fare ? Mandarlo via in malo modo oppure ?!
Quanta fatica impiegava nel parlare e quanta noia nel camminare,
i accontentava di strisciare la soletta delle scarpe sul pavimento pur di non consumare fatica, piú di quella necessaria per stare in piedi.
A dirla tutta anch'io avevo notato la sua presenza da quando era entrato nel locale, tuttavia ero troppo impegnato a caziare questi sfaticati del bar...
Cavolo un caffé rancido 5 Centz.... Mica patate !!!!
Solo al pensiero mi veniva da invieire come.... Nemmeno io só come...!!!
Adesso basta pensare ai 5 Centz che avevo appena buttato nel cesso.
Il tipo davanti a me stava aspettando una mia reazionee o parola, insomma qualcosa, in risposta alle sue scuse.
- "Scusami tu, mi hai preso in un momentaccio. Il fatto è che sono abituato a stare da solo e devo essermi dimenticato come ci si relaziona, amicovevolmente con gli altri."
"Il mio nome è mmm.... Vediamo... Quello piú giusto sarebbe Greed, mmm... Si! chiamami cosí ! Per il resto.. Hai detto di conoscermi, anche se io non credo d'averti visto prima d'ora !"
"Tu invece ? Chi sei ?"
dissi con tono sicuro a piú riprese sempre mantenendo lo sguardo sullo strano caschetto che il tipo portava in testa, porgendo la mano, pronto a consolidare la nuova conoscenza

 
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Shunpei
view post Posted on 2/9/2012, 19:21




il rosso si è finalmente deciso a dare un responso, che viene accolto con un certo piacere da Asmodai, che sembra interessarsi nuovamente alla faccenda.
fortunatamente, la stessa cosa si può dire di Sloth, e dunque non vi è alcun conflitto di interesse quando la figura del corvino torna a sedersi sulla sedia, a fissare (più o meno) in direzione dell'Homunculus, mentre, una volta tanto, Sloth se ne stette in silenzio, senza infastidire la conversazione fra i due.
<di niente, alla fine sono stato io che mi sono seduto senza invito, e credo di capirti: non è facile relazionarsi con qualcuno quando hai una voce che ti martella continuamente in testa>
disse, permettendosi intento di cominciare una scansione del tipo, osservandone le fattezze e i vestiti.
durante questa osservazione, anche il rosso; che sostiene di chiamarsi Greed, va a porre qualche domanda, a cui Asmodai cominciò presto a rispondere
<allora, riguardo al mio nome, dipende come vuoi chiamarmi, ma credo che per ora Sloth vada bene, più tardi potremo parlarne.
inoltre, temo di essermi espresso male: non ho alcuna voglia di raccontarti la storia, quindi ti dovrai accontentare di un riassunto: quando sono entrato, ho sentito il tuo odore, molto simile a...insomma...al suo...a quello del Padre>
l'ultima frase viene pronunciata molto più a bassa voce, e con evidente riluttanza, perchè il ragazzo non ha voglia di perdersi in spiegazioni, e per vincere questo suo senso di pigrizia dovette fare un grandissimo sforzo.
<senti, che dici di andare fuori da qui? non ho voglia di restare in questa locanda a parlare a bassa voce, se andiamo fuori ti potrò dire qualcosa di più>
disse, senza alzare troppo la voce, parlando con un tono leggermente più basso del normale, ma abbastanza sicuro di essere coperto dalle voci degli alti avventori del locale.
mentre stava aspettando una risposta da Greed, un nuovo cameriere si presentò davanti ai due, e Asmodai, la cui pazienza era sempre sul filo del rasoio, sbottò, con voce tagliente e minacciosa
<fila via ora, e farò finta che tu non mi abbia mai disturbato>
non aveva proprio voglia di portare pazienza o di essere gentile, voleva solo ascoltare cosa aveva da dirgli il rosso, che intanto non aveva ancora proferito parola.
 
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view post Posted on 2/9/2012, 23:49

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- "Voce che mi martella ? Ma di che stai parlando ?!?" domandai al ragazzo cadendo dalle nuvole.

-" allora, riguardo al mio nome, dipende come vuoi chiamarmi, ma credo che per ora Sloth vada bene, più tardi potremo parlarne.
inoltre, temo di essermi espresso male: non ho alcuna voglia di raccontarti la storia, quindi ti dovrai accontentare di un riassunto: quando sono entrato, ho sentito il tuo odore, molto simile a...insomma...al suo...a quello del Padre "


- "Nutri un profondo rispetto e terrore a tempo stesso per lui e questo mi fa capire che sei fresco di rinascita, tra qualche tempo la tua natura penserà a rendertelo praticamente indifferente e li allora arriveranno le punizioni.... Hahahah ci sono passato pure io, ma adesso ne sono uscito, ho ripagato il mio debito, non devo piú niente a nessuno! " esclsmai mostrando un sorriso soddisfatto

Uno dei tipi del caffè tentó d'interrompere la conversazione, probabilmente per prendere le ordinazioni dal nuovo arrivato, il quale peró con prevelgenza e prontezza rimandó il cameriere, con poche ma efficaci parole, di volata, da dove era venuto. Io mi limitai ad osservare la scena sorridendo inevitabilmente per la scenetta comica alla quale avevo appena assistito

- "Andarcene da questa topaia ? Non è una brutta idea ! Conosci un posto migliore dove fare due chiacchiere ?.
Vediamoci davanti al portone d'ingresso della locanda... Vado prima io, tu aspetta un paio di minuti e raggiungimi."
cosí dicendo mi alzai, frugai nei pantaloni, estrassi una banconota da 5 Centz e la riposi sotto il reggi tazzina che avevo davanti per tutto il tempo della conversazione, e mi diressi all'uscita.
 
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Shunpei
view post Posted on 3/9/2012, 00:44




le parole di Greed lasciarono Asmodai leggermente interdetto, mentre il corvino osservava l'Homunculus alzarsi e dirigersi verso l'ingresso della locanda.
prese allora un nuovo respiro, osservando nuovamente l'ambiente circostante, trovandolo sì leggermente modificato, ma non ci fu nulla che suscitò il suo interesse, e perciò se ne stette lì, qualche minuto, non perchè ne avesse voglia di eseguire le raccomandazioni del rosso; al contrario, non aveva voglia di far nulla, perciò se ne stava seduto lì, aspettando che qualcosa scuotesse la sua attenzione.
passarono i minuti, e Asmodai non si decideva ad alzarsi; dovettero passare dieci minuti abbondanti perchè all'Homunculus tornasse la voglia di parlare con il rosso. si alzò, prendendo un nuovo respiro e elaborando le informazioni, per poi continuare a muoversi.
fu abbastanza lieto di constatare che Greed non si era ancora mosso, anche se pareva non poco seccato.
totalmente incurante di tutto ciò, il corvino proseguì nella sua marcia di avvicinamento, per poi andare a rivolgere una domanda al tipo, senza neanche scusarsi per il ritardo; ma in fondo, non ne aveva voglia, e non gliene fregava niente.
<allora, come hai detto tu, sono abbastanza nuovo, e prima lavoravo in una miniera, in una città molto lontano da qui, appena sono arrivato avevo voglia di dormire, quindi ho preso le informazioni necessarie ad arrivare qui, e non mi sono preoccupato di darmi un'occhiata in giro, perciò non conosco nessun posto in cui potremmo appartarci, tu ne sei forse a conoscenza?>
la frase viene pronunciata senza troppo sforzo, visto che Asmodai in quel momento ha voglia di parlare, ma al contrario la domanda è apatica, priva di reale interesse.
il corvino potrebbe tranquillamente mettersi a parlare lì dei segreti degli Homunculus, anche perchè è scocciato dal fatto di dover camminare, nonostante abbia proposto lui un cambio di ambiente.
alla fine dei fatti quindi, l'Homunculus se ne sta ritto, fermo in piedi, senza neanche muoversi, nonostante la sua altezza e il suo vestiario lo rendano oggetto di mormorii vari nel locale, dei quali Asmodai non si interessa granchè: sta soltanto attendendo una reazione da Greed, così da poter nuovamente scambiare quattro parole con il rosso.
 
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view post Posted on 3/9/2012, 11:13

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- "Diamine !!!!! Ma quanto tempo c'hai messo ???, quasi mettevo le dadici !" sbottai, furente per il ritardo del nuovo conosciuto.

Nemmeno una nuvola in cielo, il sole sopra la mia testa indicava il mezzogiorno, il caldo torrido di una giornata di inizio settembre, mi fece maledire il fatto d'esserere uscito dalla stanza climatizzata della caffetteria, a peggiorare la situazione ci si metteva anche il secco vento di scirocco (S.E.)
Siamo a due passi con il deserto, questo caldo è all'ordine del giorno !!!
Mmm... Vediamo... Bisognava trovare un posticino fresco, possibilmenete lontano da orecchie indiscrete....
Ma certo !!! Quale posto migliore di un parchetto ?!?, ai ragazzini che lo popolano non gli frega niente di quello che succede nei dintorni, e poi magari mi sarei potuto distrarre con le mammine sexy che accompagnavano i propri figli...
Si si, piú ci pensavo e piú l'idea mi piaceva.
Se non sbaglio c'è n'era uno qui vicino
- "Mi è venuto in mente il posto ideale dove poter scambiare quattro chiacchiere in tranquillità, seguimi" dissi incamminandomi lungo il marciapiede, direzione ovest.
- "Trascinati ancora e questa volta ti lascio indietro, quant'è vero iddio !!!" esclamai poco dopo, senza fermarmi e voltarmi, inclinando la testa in modo da lanciargli una mezza occhiataccia con la parte destra del volto.
 
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Shunpei
view post Posted on 3/9/2012, 11:43




appena arrivato, come previsto l'Homunculus si sentì rimproverare dal Fratello per la sua lentezza,e, non avendo voglia di mentire, rispose in modo schietto e senza neanche una traccia di pentimento nella voce apatica e spenta.
<ci ho messo tanto perchè non avevo voglia di alzarmi in piedi e di raggiungerti>
disse, prendendo poi un nuovo respiro, per cominciare a sondare il terreno fuori dalla locanda.
non gli piaceva, l'aria era piena di polvere di carbone e di gas di scarico, e gli rendeva difficile "vedere" usando l'olfatto, ma, visto che per ora quella era la migliore alternativa, decise di non cambiare metodo di visione, e andò invece ad ascoltare, con una vena di curiosità, le parole del rosso, che disse di conoscere il posto adatto per poter parlare senza il rischio di essere scoperti; senza però mancare di sgridare nuovamente Asmodai, che onestamente se ne sbatteva del fatto che strascicava i piedi, ma se voleva scambiare due parole con Greed, era meglio che si sbrigasse a tenere il passo.
L'homunculus pese un nuovo respiro, e cominciò a seguire la scia dell'odore lasciata dal Fratello, incamminandosi dietro di lui e continuando ad annusare l'aria per essere sicuro di stare seguendo la pista giusta.
in fondo, anche se la polvere di carbone rendeva le cose difficili, il suo era un odore caratteristico, molto difficile da perdere, e L'homunculus non ebbe quindi troppi problemi a seguire il Fratello, scostando con decisione chiunque tentasse di tagliargli la strada.
 
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view post Posted on 3/9/2012, 13:32

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Poche centinaia di mentri ci separavano dalla meta, già s'incominciavano a vedere quei quattro alberelli messi per lì per ombreggiare il parchetto.
Magari con un pó di fortuna sarei anche potuto riuscire ad incontrare Monica.
Unire l'utile al dilettevole sarebbe davvero il massimo.
Di tanto in tanto mi voltavo per vedere a che punto era quel pigrone del ragazzo armatura.
Quell'armatura... Non andava proprio bene.... !
Per prima cosa sembrava essere parecchio scomoda... Per non parlare poi del fatto che dava troppo nell'occhio.

-"Ehi sloth ti offendi se dico che quell'armatura mi fa schifo ?" dissi fermandomi di botto

-"Permettimi di aiutarti, anche in questo. Vedi ?" domandai indicando una piccola porticina alla mia destra, senza voltarmi. " Lí ci lavora il miglio sarto di tutta East City, dí che ti mando io. Só che a te non frega niente, ma la classe è alla base del successo ! Ci vediamo tra mmm... 15 minuti dovrebbero essere sufficenti.. Io ho una cosa da sbrigare. Cosí dicendo guardai l'orologgio e continuai il il mio cammino, una volta finito il marciapiede, voltai a sinistra e scomparvi dalla sua vista.
 
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Shunpei
view post Posted on 3/9/2012, 14:23




<ehi, Sloth, ti offendi se ti dico che quell'armatura mi fa schifo?>
una domanda che L'Homunculus di certo non si aspettava, ma visto che per ora aveva voglia di conversare, rispose, sinceramente interessato
<no, non mi offendo affatto, ma a me piace, è comoda e inoltre mi nasconde il tatuaggio.>
disse, cercando di far capire che non aveva affatto voglia di cambiare vestiti, ma tutto ciò non sembrava interessare il rosso, che stava di nuovo parlando con il ragazzo.
alla sua successiva frase, il corvino rispose con un semplice
<no, non vedo, non proprio>
disse; ma Greed sembrava non dargli ascolto, visto che dopo aver spiccicato altre due parole si defilò in fretta, lasciando solo il povero Asmodai.
il problema era che, anche se era in grado di "vedere" con il naso, percepiva le persone come delle macchie sfocate dalla forma antropomorfa, ma non riusciva a cogliere bene i loro movimenti più insignificanti.
il corvino non aveva affatto voglia di comprare un nuovo abito, ma visto che se non lo avesse fatto non sarebbe potuto tornare da Greed, cominciò a concentrarsi, a escludere ogni altro odore se non eulla del Fratello, e individuò infine una debolissima traccia di odore che si estendeva verso destra, direzione che il corvino prese immediatamente, dirigendosi verso un negozio dal quale sentiva provenire odore di stoffa.
la campanella trillò allegra, infastidendo non poco Asmodai e il suo fine udito. dovette aspettare solo pochi minuti, ma per lui furono ugualmente una tortura.
finalmente gli si presentò davanti un commesso, domandandogli se avesse bisogno di aiuto
<sì, ho bisogno di abiti nuovi>
<capisco...ha già trovato qualcosa che sia di suo gusto?>
<sono cieco>
<ah, mi scusi signore, non era facile da capire per via...insomma, non le potevo vedere gli occhi..>
<capisco...> disse l'Homunculus, che stava già cominciando a spazientirsi. prese un profondo respiro, studiando l'ambiente intorno a se, e decise che era ora di tirare fuori il suo asso nella manica
<mi manda Greed>
disse, anche se non era particolarmente ansioso di dover dare spiegazioni, ma immaginava che dirlo gli avrebbe risparmiato ulteriori problemi, e così infatti fu.
<ah...l'avrebbe dovuto d-dire prima signore, o-ora vado a chiamarle il p-proprietario >
disse il commesso, svanendo in pochi passi.
mezzo minuto (e trenta secondi di nervosismo accumulato) dopo, una nuova figura venne a presentarsi davanti alla figura di Asmodai, presentandoglisi subito
<buongiorno signore, sono il proprietario della sartoria, il mio assistente mi ha detto che lei desidera degli abiti nuovi giusto?>
<....giusto>
rispose Asmodai, la rabbia trattenuta appena di fronte all'inefficienza di quegli uomini, che stavano ritardando il suo appuntamento con il rosso
<perfetto, gli amici di Greed-sama sono sempre bene accetti qui dentro, desidera qualcosa in particolare?>
<....no, basta che sia elegante, ma non troppo; si sbrighi, la pazienza è l'unica cosa per la quale mi concedo un limite>
disse, estremamente sincero: se entro i prossimi cinque minuti non avessero combinato niente, non sarebbe stato responsabile delle sue azioni.
<certo, ma ecco, vista la sua altezza, dobbiamo prendere delle misure speciali, a secca seguirci?>
<certo che mi secca, ma lo farò>
<ehm...grazie, dopo, vuole che buttiamo via i suoi attuali vestiti o..>
<no! RIDATEMELI INDIETRO! E SBRIGATEVI! SONO STUFO DI ASPETTARE!>
tuonò l'Homunculus con voce potente, probabilmente terrorizzando il proprietario.
sembrò comunque funzionare, visto che in neanche tre minuti svestirono, misurarono e rivestirono Asmodai, consegnandoli sia un elegante ma informale completo nero con tanto di cravatta, sia regalandogli uno zaino al cui interno era riposta la sua armatura.
<per il pagamento...ecco...>
disse, balbettante il proprietario, forse temendo un altra sfuriata
<tutto sul conto di Greed>
rispose, apatico, il corvino, il cui unico interesse era uscire dal negozio; cosa che fece in men che non si dica, sistemandosi un poco i capelli in modo che coprissero l'Horoborus,e tornando a seguire l'odore del rosso, avviandosi verso il parco, e lasciandosi dietro, oltre ad un equipe di sarti spaventati, anche un debito di 1900 centz.
 
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view post Posted on 3/9/2012, 15:16

Desideriamo perché imperfetti

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Dal tuo orecchio !!!

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-"Ottimo ! Rimamgo sempre colpito dalla tua efficenza !" eslcamai compiaciuto da una cabina telefonica situata nel mezzo del corso centrale della ridente cittadina, pochi isolati da dove avevo lasciato il ragazzo impegnato nel suo nuovo cambio look
-"Dove sei ?
Hai già fatto tutto ?
Perfetto !
Io sono a Yous Well City, sono appena andato a recuperare la ventiquattrore..., sono in anticipo, per la consegna, di mmm... Vediamo.. 7 minuti e 43 secondi. "
dissi volgendo un altro sguardo al prezioso orologio che alvevo al polsp destro, certo quei vestiti da damerino non facevano proprio per me, e piú volte venni solleticato dall'idea di levarmeli di dosso per tornare a quelli abituali. Ma il lavoro e pur sempre il lavoro, non mi restava che metterermi il cuore in pace e aspettare la fine della consegna per un cambio, veloce che mi ero ripromesso da inizio giornata.
-"Ehi...!!! Tu che diavolo ci fai qui ?!?" dissi eslamando da dietro la vetrata, con il telefono ancora all'orecchio, contro il ragazzo che al contrario di come eravamo rimasti non mi aveva aspettato davanti al negozio, sbattendo con impeto la cornetta e uscendo come un siluro dalla cabina per andargli in contro.

-"T'avevo detto d'aspettarmi !" dissi con tono seccato fermandomi davanti a lui.

-"Com'hai fatto a trovarmi ?

Questo nuovo abito è molto meglio

Prima m'era sembrato di sentirdo dire qualcosa, ero di fretta e non ho potuto darti troppo conto, ti spiace ripetere ?"


 
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Shunpei
view post Posted on 3/9/2012, 16:15




il corvino procedeva rapido per le strade, sempre svettando sulla testa della maggior parte delle persone, ma passando molto più inosservato grazie ai nuovi abiti che indossava.
ad un osservatore distratto sarebbe potuto sembrare che il ragazzo si aggirasse senza una meta, ma in realtà era tutto il contrario, semplicemente Asmodai doveva ogni tanto ricontrollare la scia di odore per essere sicuro di non starsi sbagliando.
in ogni caso, non dovette mai tornare indietro, e poco dopò trovò il rosso che stava parlando al telefono.
si avvicinò con sicurezza, anche se un poco impacciato: si era ormai abituato alla pesantezza della sua armatura e questi nuovi vestiti lo facevano sentire troppo scoperto.
una volta che si fu avvicinato, venne subito notato dall'altro Homunculus, che uscì subito dalla cabina, per poi rivolgersi contro Asmodai, evidentemente seccato dal fatto che il ragazzo non l'avesse aspettato al negozio; una volta finito il discorso, il corvino cominciò a parlare, con un tono abbastanza tranquillo, dato che si era sfogato poco prima nella sartoria.
<non avevo voglia di aspettarti nel negozio, e quindi una volta preso il vestito sono uscito>
disse, senza dire al Fratello che ora sul suo conto vi erano addebitati 1900 Centz; non perchè avesse paura della sua reazione, ma solo perchè non ne aveva voglia
<ti ho trovato abbastanza facilmente, ho seguito il tuo odore>
altra risposta, non molto esaustiva, che viene data dal corvino, che ha seguito senza problemi la striscia vermiglia che costituisce l'odore di Greed
<grazie , mi sa proprio che dovrò fidarmi del tuo giudizio>
disse,accettando il complimento con una risatina appena accennata, prima di andare a porre una domanda al rosso.
<allora? Adesso che si fa?>
chiese, per ora ancora interessato a far compagnia al rosso.
oltre a quello però, anche un altra scintilla si accese nella mente del ragazzo; aveva voglia di scoprire quali fossero le abilità di Greed, e di dimostrargli a sua volta quali fossero le proprie.
ma per ora, si limiterebbe ad attendere una reazione, una proposta su come comportarsi d'ora in poi.
 
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53 replies since 1/9/2012, 23:49   574 views
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