RiddiK_X |
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| Appena terminato il colloquio con la segretaria, Dante prese la chiave su cui era inciso il numero 8 e si avvio verso gli alloggi nell'Ala Est dell'Accademia. Arrivato sulla soglia, Dante infilò la chiave nella serratura, la girò delicatamente ed entrò. La stanza era modesta e un po' spoglia, la carta da parati era di un bianco spento, quasi monotono; c'erano due bei armadi in acero di colore nero; due scrivanie molto formale su cui era poggiato il taccuino ciascuno in pelle nera; due comodini in mogano provvisti ognuno di una lampada da scrivania verde come quelle che si trovano nelle bibblioteche e infine accanto a essi c'erano due letti singoli da una piazza e mezza. Appena entrato, Dante lanciò lo zaino sul letto per disfare i bagagli: tirò fuori una vecchia fotografia di lui e suo fratello di qundo erano piccoli e la sistemò sul comodino pensando sto per riuscirci fratello , tirò fuori un poster arrotolato su cui era raffigurato una giovane ragazza in bikini in una posizione molto sexy e lo attaccò sul muro. Infine estrasse i vestiti che depositò in uno dei due armadi con cura e le stecche di sigarettte in un cassetto sotto il ripiano, dove aveva appoggiato i suoi boxer e calzetti un attimo prima. Stanco del lungo viaggio, Dante si fiondò sul letto e si addormentò.
Edited by RiddiK_X - 13/6/2012, 15:52
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