come gli hai perforato il cranio? hai detto che era difficilizzimo da trafiggere e lo faia pezzi con il marmo? O.o
Miriam chiuse gli occhi con un'espressione sofferente non appena vide che il suo semplice attacco era miseramente fallito. Cosa sperava di ottenere? In fondo quell'animale era ancora in piedi nonostante le brutte ferite che gli aveva procurato, schivò il colpo muovendo appena il collo.
Esausta e abbattuta per la pessima ultima mossa che di certo avrebbe fatto scendere la sua reputazione nei pensieri del generale, si lasciò cadere sulle ginocchia, disposta anche a farsi incornare dall'animale.
Ma quando la bestia iniziò a caricare, sentì l'uomo fermarla e scendere dal traliccio.
La chimera bufalo-leone subito si indirizzò verso di lui, che prese la spada di marmo trasmutata da Miriam e la lanciò contro l'animale. Le trafisse il cranio con quel semplice attacco rapidissimo, lasciando di stucco Miriam.
Quell'uomo era estremamente veloce, più di lei che essendo più piccola e minuta di corporatura avrebbe dovuto essere più scattante di un soldato ben piazzato e muscoloso come lui.
Mentre Miriam ancora lo fissava basita e scioccata, lui battè le mani e gliele posò sull'addome, chiudendo alla bell'e meglio le ferite.
Come aveva fatto senzacerchio alchemico? Non portava guanti o tatuaggi sulle mani, doveva per forza aver fatto anche lui una Trasmutazione Umana! Oppure...aveva con sé una Pietra Filosofale, o semplicemente una Pietra Rossa.
L'uomo le consigliò di andare in infermeria a farsi medicare, dicendo che lui non era buono nemmeno di curare una sbucciatura e mettendosi a ridere forte. Quella persona stava davvero impressionando in tutti i modi la giovane recluta.
Mentre Miriam si esaminava la ferita semi chiusa e ancora parecchio dolorante, il generale Lion le disse che lei era la prima chimera in grado di utilizzare l'Alchimia che lui avesse mai visto. La definì "la cosa più sensazionale che avesse mai visto in vita sua". Miriam, con le guance paonazze dalla vergogna e forse anche dalla febbre che stava salendo a causa dell'infezione alla ferita, rimase in silenzio, non sapendo se sentirsi lusingata da quella frase. Sensazionale poteva essere un aggettivo positivo o negativo.
Allora davvero quel generale non sapeva nulla della sua passata storia? Dell'Alchimista Intrecciavite che per salvare la vita di sua figlia nl'aveva trasmutata in una perfetta chimera?
Aveva superato la prova, ma a quale prezzo? Di certo il generale avrebbe rivelato alle autorità dell'esercito cosa lei fosse e il fatto che potesse essere pericolosa. Ma in fondo gli alti ranghi di Central City lo sapevano già, no?
La ragazza, rimuginando in silenzio, afferrò al volo il suo nuovissimo orologio d'argento e sorrise malinconica. Quello che teneva in mano non era di suo padre, era il
suo. Tutto suo. E aveva sudato tanto per riuscire ad ottenerlo.
Mentre usciva, il generale le diede il benvenuto nella "famiglia", ovvero l'Esercito, e la nominò "The Wild Alchemist", l'Alchimista Selvaggia.
Ora tutti avrebbero di certo indagato per capire come mai aveva proprio quel titolo! Ne avrebbe sinceramente preferito un altro, ma forse era l'unico che le si addiceva dal combattimento.
Prima di sparire, Lion le consigliò di tenere nascosta la sua capacitù e lasciandosi dietro una scia di fumo, svanì nell'oscurità dei tortuosi corridoi dei sotterranei dell'Accademia.
Miriam degluttì affaticata, osservando il cadavere dell'animale che chissà per quanto tempo aveva cercato di abbattere inutilmente. Era ancora troppo debole, avrebbe dovuto allenarsi molto di più se voleva rendere fiera la sua famiglia.
Appoggiandosi alle pareti e trascinandosi dolorante e ansimante, si avviò verso l'infermeria, cercando un luogo dove potersi riposare per un bel po'.