Alyssa Alberian vs Ruy Kokky, [Valutato]

Era una fredda notte, le cose non erano di certo miglirate da una pioggerellina lieve che cadeva sul bosco, la luna tuttavia non era completamente coperta dalle nuvole ed una flebile luce trapelava infrangendosi sulle foglie bagnate degli alberi.
Alyssa era lì in quel bosco lontano dalla città, non sapeva bene perchè era arrivata fin lì, nonostante piovesse e non fosse l'ora adatta per muoversi, qualcosa in lei l'aveva portata fi lì per...
be' se lo chiedeva anche lei...
Non aveva molto freddo, nonostante i vestiti non fossero tra i più pesanti che avesse, prima di uscire di casa infatti si era infilata un paio di pantaloni neri che le fasciavano le gambe fino alle caviglie entrando negli stivali grigio scuri alti quasi fino al ginocchio, con la suola spessa ma senza tacco, una maglia grigia scollata a barca e sopra un corto giubbotto di pelle nera, il tutto puramente a caso, ma il risultato non era stato così pessimo come ci si sarebbe potuti aspettare.
Colse un movimento in un cespuglio al suo fianco, ma era solo un animaletto di piccole dimensioni, lo vedeva stranamente in modo nitido, nonostante la poca luce che filtrava fin sul suolo. Probabilmete era grazie ai suoi occhi che si erano fatti gialli e leggermente luminosi al calar delle tenebre.
Appena sentì un rumore di passi si voltò nella direzione del suono, le pupille ridotte a due fessure per consentirle una visone migliore.







Edited by Proto_Sword - 25/10/2010, 20:36

Alyssa non aveva staccato gli occhi di dosso al nuovo venuto nemmeno per un'istante, era più alto di lei di almeno 10 cm, sembrava avere 20 anni, vestiva una pelliccia sopra un kimono e degli stivaletti. Per il buio non riusciva a definire i colori di occhi e capelli.
Qualcosa dentro di lei le diede una sorta di avviso di pericolo.
Perchè?
Si domandò, il suo istinto aveva raramente sbagliato, ma doveva prima capire cosa in quel ragazzo sulla ventina era pericoloso per lei.
"Potrei farti la stessa identica domanda..."
Rispose senza però fornire l'informazione che il ragazzo cercava.
Individuò la katana che portava al fianco, quasi nascosta dalla pelliccia, era quello ciò che la metteva in allarme.
Aggrottò le sopracciglia...che fosse un brigante?
"E tu sei forse uno di quei miserabili affamati che vanno in giro a depredare chiunque incontrino?"
Domandò poi, portando la mano all'impugnatura della sua katana nel caso l'estraneo avesse avuto intenzioni bellicose.

Edited by Proto_Sword - 24/10/2010, 22:13

"Non mi sono affatto persa."
Ribadì Alyssa in tono duro, che non aveva per nulla traccia di incertezze.
Foderò la spada e la mise in modo che la punta quasi sfiorasse il mento dello sconosciuto.
Le sue labbra si incurvarono in un sorriso e un flebile baglire lunare ne illuminò una parte.
Il suo istinto, la sua bestia reclamava sangue, gioiva perchè sentiva tensione e diffidenza nell'aria, sentiva che era giunta l'ora della caccia.
Tuttavia la ragione per l'ennesima volta si mosse come un freno sul puro istinto animale.
"Perchè dovrei fidarmi di quello che dici?"
Domandò.
"Non è forse questo ciò che farebbe quasiasi persona per avvicinarsi ad una sua vittima...soprattutto ad un'ora del genere?"
Aggiunse poi, non sapeva come avrebbe reagito l'estraneo, ma qualcosa le diceva che sarebbe stato maledettamente divertente.

Post 1

Alyssa tirò giù la spada con uno scatto appena l'estraneo se la fu scostata dal collo, lo vedeva camminare a cerchio intonro a lei, tuttavia la ragazza non si muoveva, lo seguiva con lo sguardo, l'udito e l'olfatto. Era piuttosto facile, individuato l'odore, riuscire poi a distinguerlo da quelli cricostanti...lo sconosciuto puzzava di morte.
"Credo che non mi abbia attaccata semplicemente perchè sei più furbo della media."
Ribattè alla frase provocatoria del ragazzo.
"Chiunque con una spada in mano potrebbe nascondere un buon potenziale...ma solitamente non lo sai finchè non lo hai studiato."
Concluse infine.
Le nuvole che coprivano la luna si aprirono come un sipario, lasciandola regnare fredda e imperturbabile in quella gelida notte. le ombre degli alberi leggermente mossi da una brezza fredda disegnavano strani arabeschi sul terreno circostante e riempivano la foresta di fruscii e fischi sommessi.
All'imporvviso uno stridere di metallo contro un materiale duro, ed era il rumore inconfondibile di una lama che usciva dalla propria custodia, quasi come un urlo di avvertimento.
Quindi anche l'estraneo aveva alla fine estratto la spada...era finito il tempo di giocare con le parole...ora si faceva sul serio. Metallo e sangue, ecco chi avrebbe determinato il vincitore, e la posta in gioco saliva molto di più.
La bestia era in delirio, gioiva e fremeva. La ragione non poteva più porre freno, l'istinto aveva già accettato al sfida.
Così si abbassò, accovacciandosi, poi si girò verso lo sconosciuto.
Scattò verso di lui, tenendosi sempre bassa sul terreno e preparando un fendente orrizzontale al ventre del ragazzo.




Edited by Proto_Sword - 28/10/2010, 22:14

Post 2

Lo aveva mancato. Questo poteva significare solo che non era un comune essere umano...anche un alchimista avrebeb avuto difficoltà ad evitare quel colpo...che fosse una chimera anche lui? In quel caso doveva capire con che animale era stato incrociato e sfruttarne appieno i punti deboli.
Alyssa scorse il fendente pronto per colpirla alla spalla denstra.
Contro il suo istinto, che le urlava di spostarsi immediatamente, lei non arrestò la sua corsa verso lo sconosciuto, assolutamente non voleva sprecare nessun tipo di occasione concessale. Si piegò solamente di lato, deviando la direzione per non essere centrata in pieno. Risultato: un taglio lungo tutto il braccio che, per ragioni di spazio e tempo, non era riuscita ad evitare del tutto. L'odore del sangue la colpì quasi immediatamente, nonostante fosse il suo alla bestia piaceva da morire e ne reclamava altro, bramava di lacerare la carne del nemico in modo quasi ossessivo.
Ecco l'ennesimo capo da buttare.
Pensò, un po' irritata....succedeva spesso che combattendo si rovinassero irrimediabilmente dei vistiti ed ogni volta non era certo un piacere...Comunque quello non era il momento adatto epr pensarci.
Annche perchè lo sconosciuto si era scoperto con quell'attacco quasi andato a segno.
Gli arrivò di lato, quasi superandolo e si arrestò di colpo, si girò usando il piede sinistro come perno.

Degli artigli spuntarono alla fine delle dita, Alyssa preparò un attacco diretto al fianco destro del nemico, a cui lei era vicinissima. Il tempo di reazione del ragazzo doveva essere veramente minimo per riuscire ad evitare o parare quel colpo, data al vicinanza e la velocità dei movimenti...ma Alyssa capì che doveva aspettarsi di tutto.
Non sapeva se lo avrebbe preso, ma era sicura che i danni sarebbero stati abbastanza elevati in casi di bersaglio non mancato.







Edited by Proto_Sword - 31/10/2010, 21:40

Post 3

Alyssa guardò la marionetta che aveva appena trafitto dissolversi ai suoi piedi, l'espressione corrucciata...non era felicissima di quel trucchetto che aveva però salvato la pelle al ragazzo.
Stava muovendo le dita della mano sinistra, quelle le cui dita si erano precedentemente munite di artigli, facendole scrocchiare, intanto annusava....quella cosa che aveva squarciato con troppa facilità puzzava incredibilmente di cadavere marcio e decomposto da mesi, l'olezzo copriva persino l'odore famigliare e un po' pungente del veleno che normalmente le bagnava gli artigli.
Il tipo era alle sue spalle, sicuramente si era spostato prima che lei lo attaccasse. Ma quando? E come? La cosa le bruciava, come aveva fatto ad non accorgersene nemmeno dall'odore? Come aveva fatto a non cogliere il più piccolo movimento del nemico nonostante gli avesse tenuto gli occhi costantemente puntati sopra?
Sbuffò. Non lo sapeva. E anche questo la faceva imbestialire.
Il ragazzo le chiese chi fosse, lei si girò per guardarlo negli occhi, ma non disse nulla per il momento, lui era già arrivato da sé alla soluzione.
Piegò la testa di lato.
“Vedo che la mia risposta non ti è necessaria...piuttosto TU cosa sei?”
Nemmeno lui aveva usato l’alchimia ed era fisicamente dotato più di lei...però il suo odore non aveva nulla in comune con quello di una chimera....Lei non sapeva quale altra creatura avrebbe potuto essere.
A meno che non si considerasse anche la probabilità di incontrare un homunculus....
La bestia era più che soddisfatta di quella conclusione, voleva misurarsi con un essere così raro quanto imbattibile di fama. Della risposta alla bestia non importava per nulla, qualunque essere fosse stato aveva dimostrato di essere a sua volta un valido avversario, il che era una caratteristica che già di suo poteva bastare.
Continuiamo a giocare...
Le diceva, come se quello fosse solamente un inoffensivo passatempo. Però perché non dare retta alla prepotente vocina interna?
Alyssa Rafforzò la presa sulla spada. Se si pensava bene la situazione non era delle migliori perché non avrebbe potuto contare sul fattore sorpresa. Poco importava, mica potevano rimanere lì così per sempre.
Riprese il “gioco” scattando in avanti, ma non lo avrebbe attaccato frontalmente, infatti spiccò un salto per usare il tronco di un albero lì vicino a guisa di trampolino. A quel punto il suo salto sarebbe stato sufficientemente alto da permetterle di superarlo ed atterrargli alle spalle. Il ragazzo aveva tutto il tempo che gli serviva per girarsi e prepararsi a difendere o attaccare. Non poteva farci nulla, non poteva di certo ridurre lo spazio tra i due al fine di ridurre il tempo impiegato.
Lo aveva quasi superato, aveva quindi una minima occasione di ferirlo usando la spada.
Preparò un fendente puntato alla spalla sinistra del nemico.







Edited by Proto_Sword - 5/11/2010, 21:14

Post 4

In un primo momento Alyssa pensò di non averlo ferito, imprecò a denti stretti mentre veniva respinta a pochi metri dal ragazzo.
Ma poi arrivò l'odore di sangue, e non era il suo, era indubbiamente quello dell'avversario. L'aroma era così intenso da riempirle completamente i polmoni, mandado la bestia su di giri, in extasy.
Si leccò le labbra, finalmente aveva ottenuto un risultato, seppur contenuto.
Poi l'avversario si tolse il kimono sbattendolo a terra, e la ferita si rimarginò davanti agli occhi di Alyssa. Quindi...il risultato era già svanito, il taglio era sparito come se nulla fosse successo.
La ragazza era del tutto contrariata, mentre invece la bestia sembrava divertirsi, perchè così sarebbe stato ancora più difficile e quindi più divertente.
"Adesso tocca a me contrattaccare!!!"
Esclamò poi il ragazzo, ma ora, esattamente come poco prima, erano l'uno davanti all'altra vigili e pronti a reagire ad ogni minimo movimento. Una situazione estremamente favorevole perchè riduceva quasi a zero la possibilità di un attacco a sorpresa.
Alyssa sorrise, adesso come se la sarebbe cavata l'avversario? Era sicura che avesse degli assi nella manica, bisongava vedere se potevano essere efficaci anche in quel momento.
Rendiamo il gioco ancora più difficile.
Indietreggiò di qualche passo, fino a che non fu completamente inghiottita dall'ombra di un imponente albero. Quindi, lei riusciva a vedere benissimo l'avversario, ma lui, almeno che non avesse la vista allenata al buio, avrebbe avuto serie difficoltà a scorgerla.
Non si mosse, il minimo rumore e l'avversario avrebbe avuto la sua posizione all'istante con un margine d'errore ridotto.
Tese le orecchie, enendo i muscoli sempre in tensione e pronti a scattare al minimo pericolo.
Perchè però il ragazzo non si muoveva per contrattaccare?
Che stesse aspettanto un momento in cui lei si fosse scoperta? Be' non glielo avrebbe concesso così facilmente.
Un rumore, proveniente dal fianco destro dell'avversario, dietro alcuni cespugli in ombra a circa venti centimetri da lui. Poteva sembrare, dalla leggerezza e la velocità, una persona che si stesse muovendo il più veloce possibile cercando eprò di non farsi notare. In realtà dall'odore era sicuramente un piccolo animale selvatico, spaventato dalla tensione quasi solida che impregnava l'aria.
Ecco l'occasione.
Probabilmente il ragazzo non aveva capito che non era lei dietro quel cespuglio, e quando si fosse voltato lei sarebbe scattata in avanti per colpirlo quando meno lui se lo aspettava.
E gli avrebbe fatto credere di volerlo attaccare sul lato sinistro con gli artigli, mentre in realtà il vero colpo sarebbe stato un fendente al finaco destro.
Anche perchè gli artigli in pochi secondi avrebbero perso tutta la loro durezza, finendo per sfaldarsi contro ogni minima resistenza, ma questo il ragazzo non poteva saperlo.







Edited by Proto_Sword - 7/11/2010, 14:44

Post 5

Buona prontezza di riflessi. Se l'era aspettata, infatti il ragazzo era riuscito ad ammazzare il poccolo animale e a girarsi in tempo per deviare il suo fendente.
Anche questa volta non era andato tutto secondo i piani, nonostante l'immenso colpo di fortuna che le era stato concesso, l'unica cosa che la consolò un po' fu che comunque l'avversario, anche se di poco, era stato ferito.
Tuttavia il ragazzo non rimase fermo, nonstante il danno, subito preparò un pugno all'addome di Alyssa.
Accidenti.
Nei pochi secondi che aveva era riuscita ad analizzare almeno parzialmente la situazione.
E non andava per nulla bene.
La sua spada era ancora bloccata dal ragazzo ed erano così vicini che il tempo per reagire era ridotto al minimo.
C'era una scelta, del tutto scomoda.
Abbandonare la spada o venire colpita.
Niente da fare, a costo di limitare i movimenti non avrebbe mollato Yukianesa, perchè dopo sarebbe rimasta disarmata, ricevendo così un diplice svantaggio da quel colpo.
Il pugno era quasi arrivato, lei avvertiva il tempo dilatato, come se un istante durasse un'ora ed allo stesso tempo i movimenti erano così fastidiosamente lenti.
Inarcò il corpo, al fine di evitarlo, sapeva benissimo che il risultato sarebbe stato scarso ma voleva comunque tentare.
Il colpo la prese al fianco sinistro lasciandola senza fiato, quel tipo aveva una forza assurda se paragonata a quella di un essere umano e quindi si presentava un'ulteriore gravante perchè non si sarebbe ripresa facilmente da quel colpo.
Lottò per tenere comunque stretta la spada in pugno.
Ci mise qualche secondo per riprendere fiato, dopo di che tentò di elaborare un piano d'attacco il più velocemente possibile.
Doveva come minimo allontanarsi, al resto ci avrebbe pensato dopo.
Subito fece scattare la mano sinistra, quella libera, in avanti, verso il polso del ragazzo che ancora teneva la spada per la lama.
Allo stesso tempo spinse con la lama della katana sul palmo del ragazzo, dove lui teneva ferma l'arma, così avrebbe allargato ancora di più la fetita poichè, nonstante la poca forza che poteva trasmettere in quella posizione, la spada era abbastanza affilata da farsi largo facilmente nella carne del nemico.
Voleva indurlo a mollare la presa, se necessario, gli avrebbe spezzato il polso sentra troppi complimenti.







Edited by necro-ombra - 15/11/2010, 23:05