l'arrivo di mia

Mia si era alzata presto verso le 5.30 perché non aveva dormito molto. Scese dal letto e corse in bagno a sciacquarsi il viso con acqua fredda, andò in camera sua per vestirsi e fare colazione, i suoi vestiti erano quelli a cui teneva di più e valeva a dire: una camicia bianca e un paio di jeans blu-chiaro.Fece colazione con latte e biscotti.All'improvviso jack, il suo cucciolo iniziò ad abbaiare per far capire a mia che voleva mangiare. Prese il suo mangime e lo versò nella sua ciotola color celeste, poi preso foglio e penna e scrisse una lettera d’arrivederci al nonno, messa la lettera sul tavolo uscì dalla porta senza lasciare traccia. Arrivata alla stazione della ferrovia aspettò il treno delle 6.00, arrivato il treno prese la valigia e salì in treno e si sedette vicino ad un ragazzo che dormiva. Si rilassò e disse tra se*spero che mio padre sarebbe stato felice di tutto ciò?*dopo 1 ora di treno arrivò a nort city e iniziò a girovagare con la cartina che il nonno le aveva dato la sera prima. Ma poiché lei non era capace di usare una cartina, si decise a metterla via e chiedere indicazioni chiedendo con la sua voce fina"scusi mi può indicare l'accademia?" ma tutti appena lei lo chiedeva si mettevano a ridere e a dire"ragazza mia ma l'accademia è lontana non ci arriverai mai a piedi, forse se prendi un pullman ci arrivi per le 8.00" allora ringraziò e prese il primo pullman che passava. Era stato come aveva detto quel signore alle 8.00 si trovava davanti all'accademia.all'improvviso iniziò a piovere e lei entrò esclamando"ma perché si è messo a piovere a dirotto uffa non ci voleva"e intanto pensò*waao che grande che è quest’accademia*

mia si rialzò subito e diede una mano alla ragezza per farla alsare e dispiaciuta si fece avanti e disse con voce bassa"mi scusi non l'avevo vista,è che fuori piove ed è da questa mattina alle 5.30che viaggio e poi non ho dormito molto" si chinò per raccogliere quella fila di scartoffie e di documenti per riconsegnarli a lei.si scusò di nuovo e si presentò"salve sono mia nachatzuke e voglio diventare alchimista di stato. cerco l'accademia,mi hanno detto che era questa.dove devo andare?!!" ma tra se il pensiero era*ma forse è veramente questa l'academia,bhe è molto grande per essere un'accademia*poi aspettò la risposta della bella ragazza che la squadrava con gli occhi.

mia guardò quella figura potente e signiorile che le parlava ma sentendo la ragazza affianco dirle che era un suo superiore fece quello che tutti i militari fanno e cioè:mettere la mano sulla fronte e stare in silenzio senza fiatare.le sembrò che fosse molto ma moltissimo importante.aspettò un attimo e si presentò"salve io sono mia nachatsuke e vengo dal sud,vorrei diventare alchimista di stato e combattere nell'esercito."si fece seria e aspettòche la sua superiore o la ragazza accanto parlasse ancora con la mano sulla fronte

mia restò ancora ferma con il suo superiore alle spalle e diede con voce tremante la sua motivazione di arruolamento:
"io vorrei diventare alchimista di stato per seguire le orme di mio padre che faticò molto per arrivare dove sono io adesso,mi ha portato qui lorgoglio che arde in me e so che lui adesso sia li ad applaudirmi perchè sono arrivata nell'accademia.ma io aspetto solo un ordine di lei, il mio superiore.questo è tutto" poi ripensò aldiscorso che aveva fatto davanti al comandante supremo.ma se avese fatto brutta figura non se lo sarebbe mai perdonato ma nella mente le sfuggì un piccolo pensiero*ma adesso come faccio sono davante al comandante supremo,e se lei disse di nò?è questo il mio dilemma*rimase riggida finche il suo superiore non le desse l'ordine di riposo.

mia lasciò il suo saluto e si avvicinò alla segretaria con cui aveva parlato prima il comandante.restò in mobile per vedere dove l'avrebbe accompagnata la segretaria.

La segretaria Fan non aveva un indole curiosa, perciò dopo essere stata congedata si era allontanata dalle due ragazze per rimettere in ordine tutti i documenti, senza curarsi minimamente di quello che dicevano. Sapeva perfettamente che la Comandante non era una persona buona e gentile, perciò non si aspettava che la nuova arrivata si ripresentasse davanti a lei col consenso di Satsujin in persona per unirsi all'Esercito. Non poteva certo opporsi a questa decisione, così abbandonò momentaneamente il suo lavoro - che era già riuscita a finire per metà - e si occupò della ragazza.
- È pregata di seguirmi. Per prima cosa dovrà firmare alcuni documenti, che provvederò a ritirare dall'ufficio del mio superiore. Poi le darò la chiave del suo alloggio e le indicazioni per raggiungerlo, così potrò finalmente finire il lavoro - poi aggiunse sottovoce - addio, pausa tanto agognata.
Detto questo si voltò e iniziò a salire le scale dell'atrio per raggiungere il primo piano. Come al solito, l'ufficio di Ukoku era vuoto, ad eccezzione delle scartoffie sparse un po' ovunque, ma Fan vi entrò con un sospiro per prendere tutto il necessario.
- Compili questo documento rispondendo alle domande e firmando ogni foglio. Una volta che avrà finito le darò questa chiave; gli alloggi si trovano in quest'ala, al piano superiore, terzo corridoio a sinistra. Cerchi il numero corrispondente alla chiave e entri. Se si perde trovi qualcuno a cui chiedere indicazioni, ma le conviene impararsi tutti i corridoi a memoria se non vorrà essere d'intralcio. Infine, le auguro un buon soggiorno nell'Accademia Militare di North City.

mia guardava quella pila di documenti.ci riflette un pò e prese la penna per firmare i documenti, dopo un paio di minuti di attesa finì di firmare, prese le chiavi e ringraziò la segretaria"grazie signora adesso posso andare nella mia stanza?"incominciò ad avviarsi verso il corridoio.incuriosita, mia si guardava in torno per osservare bene l'accademia.dopo qualche minuto arrivò davanti alla stanza con il numero inciso sulla chiave affidata dalla segretaria,la infilò nella serratura e fece due scatti.aperta la porta guardò la stanza ed a osservarla,era meravigliosa,uno spettacolo inaudito.si sedette sull letto e si riposò per qualche secondo.