Medusa Rider |
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| Rider tornò dallo stanzino dopo neanche un minuto, tra le braccia aveva una piccola scatola bianca con una croce rossa: un kit di pronto soccorso in pratica. Avanzando verso Andros si accorse che doveva aver perso i sensi nel frattempo, molto probabilmente per la troppa perdita di sangue dalle ferite, ma forse era meglio così, l'avrebbe medicato con più tranquillità. Si accostò al lettino su cui giaceva l'Alchimista, poggiò il kit sul comodino lì di fianco e con cura gli scoprì la spalla destra, là dove la macchia di sangue era maggiore e più evidente: era una brutta ferita, ma per fortuna nulla di grave, l'unico problema sorgeva se si fosse già infettata. Estrasse dalla cassetta un pò di ovatta e la bottiglietta di disinfettante e prese a pulire la ferita con molta attenzione. *Vorrei proprio sapere come ha fatto a procurarsi una ferita del genere...* Pensava nel frattempo tra se e se; ci mise apposta un pò di più per essere certa di fare tutto nel migliore dei modi e quando ritenne di aver pulito la maggior parte del sangue, con un gesto che ormai le era molto familiare, intinse l'indice della mano destra nel poco sangue ancora fresco e con esso tracciò un piccolo cerchio alchemico appena sotto la ferita; subito dopo lo attivò con una piccola pressione: dopo una tenue luce rossa, segno della trasmutazione avvenuta, il punto della ferita più vicino al cerchio stesse prese lentamente a rimarginarsi da sè. Per un'altra manciata di minuti continuò a tener d'occhio quella stessa ferita, intervenendo nel caso continuasse a sanguinare, ma appena la situazione si stabilizzò, con cura e attenzione prese a fasciargliela con garze sterili. Circa cinque minuti dopo aveva finito, comprese le piccole ferite al fianco e alla coscia; lasciando, ora, Andros riposare, ripose il tutto nel kit e si avviò verso la sua scrivania, dove prese un foglio da uno dei cassetti inferiori e prese a compilarlo con calma.
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