| Era una notte torrida di luna piena erano circa le 12.00 p.m. quando mi incamminai verso l'autostrada. Una volta giunto in strada scorsi un cartello sul quale c'èra scritto "Nord City 100 Km". Nella mia mente balenarono milioni e milioni di ipotesi su come poter raggiungere un posto cosi lontano, la mia prima idea fu quella di andare a piedi ma poi riflettendoci allungo abbandonai quella assurda idea e scogitai un altro modo per raggiungere il mio fine. Fino a quando intravidi in lontananza un auto gialla venirmi in contro a gran velocità. Quando fu a pochi metri da me notai che si trattava di un taxi, si fermò, calò il finestrino e mi disse: -"Ragazzo dove stai andando con questo tempaccio, la notte non è fatta per passeggiare, dai sali dove devi andare? Io chinai il capo e dissi: -"A Central City perche?" -"Ma ci sono circa 3 ore di cammino non sarai per caso impazzito?","dai monta ti ci porto io in mezzora" Accettai il passaggio e salii nella vettura. Una volta salito il tassista mi tempestò con un milione di domante alle quali mi limitai a fare cenno con il capo. Una volta arrivati, erano circa 12.45 p.m., scorsi un enorme palazzo gotico quella doveva essere l'accademia militare. L'accademia militare sorgeva all'interno di un parco, in fondo a una strada stretta e tortuosa. Era un palazzo gotico di mattoni rossi, con vetrate a coloratissime di mille colori, sovraccarico di archi e torroni che sovrastavano le chiome dei platani come guglie di una cattedrale. Salutai il tassista, e mi addentai nella città in cerca di un alloggio per passare la notte. Vagai in lungo e in largo quella cittadina, fino a quando non intravidi un cartello con scritto "affittasi locale 3 vani, per una durata massima di due settimane, ad un prezzo microscopico". Mi diressi all'indirizzo che era riportato nel volantino. Una volta arrivato chiesi conferma alla portinai, la quale mi fece un mucchio di domande per quanto riguardava il mio abbigliamento. -"Ragazzo ma perche porti quella strana maschera, mica siamo a carnevale". -"Ha ragione signora, ma ecco.... a me servirebbe una stanza per un paio di giorni" -"Un paio di giorni quanti, per la precisione?" -"Non saprei....., una settimana, se a lei va bene" La vecchia mi rivolse un ghigno di sfida, poi continuo il suo monologo -"Bene una stanza 3 vani per una settimana, colazione inclusa?" -"No niente colazione" -"Allora ricapitolando una stanze 3 vani per una settimana fanno 1050cent" -"Quanto ?", "Io non possiedo tanto denaro" -"Allora vattene straccione o chiamo la polizia, morto di fame" A quella frase il mio gesto fu istantaneo, non riuscivo più a controllare il mio corpo, estrassi la spada e con un colpo secco gli recisi la testa. Il corpo cadde a terra facendo un rumore sordo. Mi sporsi dal bancone afferrai una chiave e incamminandomi dissi: -"Grazie mille signora per la sua gentilezza" Entrai nella stanza. Era una stanza molto buia .Un corridoio angusto, da cui intravidi un a camera da letto senza finestre, portava a una sala da pranzo che fungeva anche da cucina, da biblioteca e da studio. Non c'era altro, a parte un bagno minuscolo, senza una doccia, da cui arrivavano effluvi di varia natura, dalla puzza della cucina del bar sotto casa fino al tanfo di fogne e tubature vecchie di un secolo. L'alloggio era immerso in una perenne penombra; le pareti erano scrostate e l'ambiente dell'odore di tabacco forte, di freddo e di solitudine. Mi diressi verso ciò che doveva definirsi di essere una camera da letto, mi coricai e in un men che non si dica mi addormentai ripromettendomi che domani mi sarei sbarazzato del corpo e che avrei ripreso la caccia a mio padre. Qualcosa in me era cambiato. Ma nonostante tutto non sono riuscito ancora a capire cosa.
Edited by necro-ombra - 13/2/2009, 10:46
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