Diventare Alchimista di stato! É questa la strada giusta da seguire per ottenere il potere?

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view post Posted on 7/9/2008, 15:24
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Conscenze di base, tutto quello che aveva appreso e sperimentato in quei lunghi quattro anni non erano altro che mere conoscenze di base, inutili per riuscire in quello che lo aveva spinto a studiare ed apprendere l'alchimia, l'inferno era ancora li e il viverci dentro per tutto quel tempo non aveva comunque abituato Ryunosuke, anzi, aveva solamente aumentato il desiderio di evaderne, causa principale la presenza di quell'altro ego, certo a volte era comodo però molto più spesso era solamente fastidioso e non potersi allontanare da lui lo turbava profondamente, già molte volte avevano discusso sul perchè non se ne andasse e la risposta era sempre stata la stessa
«Non sei abbastanza forte, hai bisogno di me per difenderti.»
Ed effettivamente era vero, quindi tutto quello che necessitava era più potere, tanto quanto serviva per difendersi da solo, tanto quanto serviva per scacciare quel maledetto inferno dalla sua testa e magari chissà, provare a resuscitare Erica . . .no! Quella era stata una motivazione che lo aveva indotto ad iniziare a percorrere quella via ma, fin da subito, aveva letto ed appreso che era impossibile nonchè peccato ed illegale tentare di resuscitare una persona però, l'idea di rivedere anche per un momento il viso della ragazzina gli faceva sempre piacere, e sapeva che quel piacere non era giusto.
Quindi il problema fondamentale era ottenere molto potere in poco tempo per tornare a vivere una vita normale, per quanto possa essere normale una vita di qualcuno con il suo passato, e quale metodo più veloce di ottenere potere se non quello di diventare un membro dell'esercito degli alchimisti di stato? Aveva sentito parlare di imprese che avevano dell'incredibile per un esercito compiute da uno solo di loro, sì, quella era la via corretta per ottenere più potere.
La decisione era stata presa e non sarebbe di certo tornato indietro, non voleva farlo, uno zaino con pochi indumenti dentro ed il suo Kusarigama, ricordo di quei giorni di pseudo-felicità quando dopo gli allenamenti e gli esperimenti vedeva il volto di Erica, questo era il farello che aveva deciso di portarsi dietro da East a North city, il treno era in pefetto orario come Ryunosuke, semplicemente salì e prese un posto che dava sul corridoio, non gli piaceva guarare fuori dal finestrino quando si viaggiava, il paesaggio si muoveva veramente troppo in fretta e gli faceva venire il capogiro.
La durata del viaggio sembrò veramente esigua, forse perchè si era addormentato, ma gli parve veramente strano che la città dove sarebbe prima stato sottoposto ad esame e poi investito ad alchimista di Stato, perchè era certo di riuscire a superare l'esame, fosse così vicina alla sua città natale, scese dal treno e si diresse verso l'accademia.
Era prima pomeriggio e comprensibilmente le strade erano piene di persone e bambini giocanti ma Ryunosuke non ci faceva caso, era piuttosto impegnato in un dialogo interiore con Chimaru
«Ma siamo così sicuri di riuscire a superare questo esame? Non ne ho mai fatto uno, non so come comportarmi . . .»
«Tu lasciami fare, mi dispiace dirlo ma questa volta è necessario che collaboriamo.»
«Co-Collaboriamo?»
«Sì, tu semplicemente lascia guidare, se ci faranno delle domande teoriche, siccome sei più preparato di me in questo campo, suggeriscimi le risposte . . . e vedi di non fartela sotto come al tuo solito, siamo forti non avremo troppi problemi»
«Non mi piace quel troppi . . . Ma poi sarà corretto che io ti suggerisca?»
«Piagnucolone -.- Certo che è corretto, siamo la stessa persona in fondo no?»
«. . .Hai ragione»
Tra i leggeri sbuffi del vento che movimentavano l'aria e creavano piccoli vortici che spazzavano polvere e le poche foglie cadute per terra il ragazzo giunse alle porte dell'accademia, una parola sorse dalle labbra dell'aspirante alchimista, ma la voce era diversa dalla sua, come se entrambe le personalità stessero parlando assieme, con le parole un largo sorriso abbastanza folle gli attraversò il viso
«P o t e r e»
Ryu continuò a parlare
«Chi, che dici che dobbiamo fare?»
«Bussare no?»
«Ma, sei sicuro? Non è che dobbiamo aspettare che qualcuno ci apra?»
«Bussa idiota.»
«Va bene . . .»
Tre tocchi rapidi e ben poco decisi sulla porta e poi l'attesa.
 
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Yuffie93
view post Posted on 7/9/2008, 18:07




Era un tranquillo pomeriggio a North City, il sole splendeva e l'aria era fresca, proprio una tipica giornata di fine estate. Ma in qualunque periodo dell'anno all'Accademia dell'esercito il lavoro era sempre tanto e i giorni di riposo erano pochi, anche per i Piani Alti, soprattutto in quei giorni che a North City si era registrato un significativo incremento del numero di arrivi di nuove reclute e aspiranti Alchimisti di Stato.
Proprio quando aveva deciso di concedersi una piccola pausa dal lavoro, passando per l'ingresso dell'Accademia che collegava la maggior parte dei corridoi dell'intero sistema, il Capitano Asuke Ryukagi sentì bussare all'imponente porta d'ingresso. La cosa le risultò molto strana inizialmente, visto che il cancello esterno rimaneva costantemente chiuso di solito, ma c'erano varie ipotesi: qualche idiota aveva lasciato il cancello esterno aperto oppure, benché molto difficile, c'era anche la possibilità che al di fuori di quella porta si trovasse un Alto esponente dell'esercito trasferito da chissà dove, riuscito a superare la vasta sorveglianza fuori dall'edificio.
Era suo dovere andare a dare un'occhiata e la cosa la rendeva molto felice se avrebbe potuto usare quella scusa per non tornare a compilare scartoffie in ufficio.
Con passò deciso, la ragazza si avvicinò alla porta, lasciando detto ai portinai all'ingresso che si sarebbe occupata lei stessa della questione.
Come sempre anche quel giorno non indossava la divisa dell'esercito, per cui sperava che se avrebbe dovuto accogliere un qualche Generale, il suo superiore non l'avrebbe penalizzata solo per questo.
Ma quando aprì il portone, Asuke si ritrovò davanti un ragazzo molto alto dai capelli e gli occhi di un rosso acceso come il fuoco.

"Come non detto, è solamente una nuova recluta..."
Pensò divertita la ragazza, squadrando il nuovo arrivato dall'alto verso il basso, sentendo di non trovarsi davanti a qualche Ufficiale venuto da lontano.
-Benvenuto all'Accademia militare di North City. Dichiari nome e intenzioni, innanzi tutto...-
Disse con un sorriso, lasciando spazio allo sconosciuto per entrare.
 
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view post Posted on 7/9/2008, 18:41
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Ci volel qualche minuto prima che arrivasse qualcuno ad aprirgli alla porta, tempo nel quale aveva anche fantasticato su chi fosse andato ad accoglierlo, gli erano passate per le menti le cose più bizzarre, dal Generale supremo, o ad un ufficiale d'alto rango grosso e muscoloso oppure ancora un piccolo ometto pelato e con due occhialoni spropositati, forse proprio per via di queste ipotesi si ritrovò spiazzato quando vide chi aprì la porta, una ragazza, sapeva che era una cosa possibile però non gli era passato per l'anticamera del cervello che fosse proprio una presenza femminile ad aprire alla porta, Ryunosuke sentì nuovamente il bisogno di parlare qualche secondo con Chimatsu.
"Chi . . . perchè è venuta proprio una ragazza ad aprirci alla porta?"
"Ma secondo te io cosa posso saperne?!"
"Non lo so ma . . . Sai che non so come comportarmi con le ragazze . . . "
"Lo so infatti ti ho detto, tu lascia fare a me e suggeriscimi solo le risposte quando necessario."
Finì quel dialogo giusto in tempo per sentire la domanda rivoltagli dalla ragazza che apparentemente oltre che parecchi centimetri aveva anche qualche anno meno di lui, era parecchio agitato ed anche abbastanza imbarazzato, fino a quel momento aveva avuto contatti solo con una ragazza, se una quattordicenne può essere definita ragazza, ed aveva posto fine alla loro relazione uccidendola.
Come prima cosa si mise in posa da saluto militare, certo non aveva un uniforme addosso ma il tono con il quale aveva parlato e le parole che aveva usato erano inequivocabilmente militari, le parole iniziarono ad uscire timidamente ed a bassa voce per diventare dal nome Chimatsu in poi piene di sicurezza.
«Il nostro nome è Ryunosuke Chimatsu Kobayashi, mi sono recato qui con l'intenzione di divenire alchimista di stato.»
Non rimaneva che sperare che non chiedesse come mai quella decisione, non avrebbe veramente saputo che cosa rispondere.
Aveva notato che ella s'era mossa lasciandogli spazio per entrare all'interno ma per il momento preferì rimanere immobile nella posizione di saluto, nonostante fosse guidato da Chimatsu la crescente insicurezza caratteristica di Ryu ne influenzava il comportamento.
 
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Yuffie93
view post Posted on 7/9/2008, 19:28




Come sospettava Asuke, il nuovo arrivato era un aspirante Alchimista di Stato. Sembrava un tipo a posto, anche se il suo comportamento aveva qualcosa di strano. Si chiamava Ryunosuke, ma quando si era presentato aveva parlato di sé stesso al plurale.
Per il momento la ragazza preferì non indagare oltre, le bastava sapere se era degno o meno di entrare a far parte dell'esercito e a breve l'avrebbe sicuramente scoperto.

-Bene Ryunosuke. Io sono il Capitano Asuke Ryukagi, ma se preferisci puoi semplicemente chiamarmi Asuke senza tanti convenevoli... certe formalità dell'esercito non mi hanno mai interessata.-
Si presentò con fare amichevole, in attesa che il nuovo arrivato abbandonasse la posizione di saluto.
-Se vuoi seguirmi, procederei per farti compilare i documenti d'ammissione all'Accademia... non ci vorrà molto, se sarai veloce.-
E senza attendere risposta, cominciò a camminare verso la scalinata che conduceva ai piani superiori.
 
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3 replies since 7/9/2008, 15:24   39 views
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