Paul all'accademia

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heartbraekid
view post Posted on 5/9/2008, 12:14




SPOILER (click to view)
in corsivo: narrazione
in grassetto fra i trattini (-) discorso
in grassetto fra virgolette (") pensieri

Sceso dal treno preso dalla sua città natale Paul è finalmente arrivato a North City, rimase per un attimo interdetto dalla grandezza della città: mai nemmeno nei suoi viaggi aveva visto metropoli del genere. Preso il coraggio a quattro mani si fece indicare la strada per l'accademia, la distanza è abbastanza lunga e di certo il tempo non era dalla sua infatti pareva che quel giorno avesse deciso di anticipare le pioggie dei prossimi mesi, si riusciva a malapena a vedere tante erano le goccie di pioggia, ma forse l'aspetto peggiore della cosa e che Paul non aveva pensato all'evenienza della pioggia e quindi si ritrovò ben presto bagnato fin nelle ossa. Finalmente raggiunse l'accademia e trovò riparo nel porticato antistante all'entrata, adesso era davanti all'inizio del suo sogno, prese un profondo respiro e...si diede una forte scrollata per togliersi di dosso un po' di tutta la pioggia che aveva preso, era sicuro che presentandosi in quello stato già l'avrebbero guardato male prendendolo per una persona estramamente disorganizzata e questo lo innervosì ulteriormente. Si guardò indietro e con la mente, in quanto gli occhi non gli permettevano di farlo, vide le facce dei suoi genitori, "già è vero non posso tornare indietro" pensò "non li posso deludere". Così accantonò tutti i dubbi e con una sguardo che esprimeva la più ferma delle decisioni bussò.

Edited by heartbraekid - 5/9/2008, 20:51
 
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Vincent Van Phoem
view post Posted on 6/9/2008, 10:08




*Splash* *Splash* *Splash* *Splash*

Un rumore di passi echeggiava nell'aria.Un rumore che sembrava preannunciare qualcuno di importante.

*Splash* *Splash* *Splash* *Splash*

Assieme a quei passi un'ombra fece la sua comparsa tra la foschia della pioggia. Un'ombra esile e distina.

*Splash* *Splash* *Splash* *Splash*


Il rumore dei passi si faceva sempre più distinto ed assieme a loro anche l'ombra cominciava a prendere forma.
Quando ormai mancavano meno di una decina di metri alla scalinata d'ingresso dell'accademia l'ombra aveva lasciato spazio alla persona reale.
Un ragazzo giovane, dal fisico gracile e dal portamento nobile. Vestiva un completo nero molto decorato. In una mano un pacchetto postale leggermente bagnato e nell'altra un ombrello nero aperto con cui si proteggeva dalla pioggia battente.
Senza prestare il minimo interesse per tutta quella pioggia il giovane salì lentamente la scalinata e si avvicinò alla porta d'ingresso.Chiuse dolcemente l'ombrello, lo fece vibrale decisamente e lo adagiò a fianco dell'entrata.Con un movimento lento, prese dalla tasca destra dei pantaloni un mazzo di chiavi, scelse la più lunga ed infilandola nella serratura aprì la porta.
Ripose quindi il mazzo di chiavi , raccolse l'ombrello ed entrò lasciando la porta a richiudersi da sola.



SPOILER (click to view)

"pensato"
-parlato-
narrato
*rumori e suoni*

 
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heartbraekid
view post Posted on 6/9/2008, 12:57




SPOILER (click to view)
corsivo = narrato
grassetto fra virgolette = pensiero
grassetto fra trattini = parlato

Paul doveva agire nello spazio dei tre secondi che la porta avrebbe impiegato per chiudersi, qui tre miseri secondi avrebbero potuto essere i secondi più determinati della sua vita, doveva raccogliere l'occasione al volo. - Adesso o mai più- si disse in un sussurroe con passo fiero a testa alta varcò la soglia della porta dell'accademia con un solo pensiero in mente "il mio viaggio ha inizio, mamma papà ve lo prometto non mi fermerò finchè non sarò giunto alla meta". Nello stesso istante in cui entrò la porta si chiuse, quasi a simbolo del fatto che non si poteva più tornare indietro, la sua storia stava inziando.

Poco dopo si incammino per il lungo corridoio e giunse nel vero centro dell'accademia, dove vide lo stesso uomo che gli aprì la porta una manciata di minuti prima, gli si avvicinò con fare circospetto studiandolo con lo sguardo, esprimeva fermezza in ogni atteggiamento la sola postura esprimeva un'innata sicurezza di sè; giuntogli davanti lo salutò militarmente e gli disse:-Scusi il disturbo signore! Sono l'alchimista Paul Heatcliff, arrivo da una lontana cittadina di montagna, sono venuto qui per sostenere l'esame da alchimista di stato.- Non disse altro aspettando la risposta dell'ufficiale interpellato, sempre mantenendosi sull'attenti.
 
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Vincent Van Phoem
view post Posted on 7/9/2008, 10:09




L'improvvisa presentazione di quel giovane bagnato fradicio costrinse Vincent ad arrestare la propria avanzata.
Tuttavia, quella scenetta sembrava aver attirato l'attenzione del giovane alchimista.

Quasi fosse muto ed incapace di provare una qualsiasi emozione Vincent si limitò a scorrere lentamente con lo sguardo l'angusta figura dinanzi a lui, ed altrettanto freddamente le passò accanto.

-Mi segua...-

Disse in tono pacato una volta superata la schiena del nuovo arrivato.
Senza aggiungere altro e senza aspetare una risposta il giovane alchimista continuò il proprio cammino.
Senza mai voltarsi percorse una decina di metri,salì "il terrore delle reclute"(una ripida scalinata che portava ai piani superiori) e si fermò davanti alla prima porta del nuovo corridoio.
Senza aspettare Vincent posò la mano sulla maniglia e con un tocco delicato aprì completamente la porta e la fermò alla parete adiacente.
Camminando lentamente il giovane alchimista si diresse verso il porta ombrelli in ottone, posto sotto l'appendiabiti vicino alla porta.
Una volta riposto il futile riparo percorse in lungo tutta la stanza fino a raggiungere la scrivania.
Giunto dinanzi a quello che sembrava essere uno splendido tavolo in Noce Antico appoggiò sul tavolo l'angusto pacchetto che già da prima continuava a portare con se.

 
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heartbraekid
view post Posted on 9/9/2008, 12:11




SPOILER (click to view)
corsivo = narrato
grassetto fra virgolette = pensiero
grassetto fra trattini = parlato

Paul aveva seguito quell'esile ma signorile figura fino a giungere in una stanza in cui i due si fermarono, la tensione nell'aria intorno a Paul era palbabile e andava sempre più aumentando. - Signore io sono qui per sostenere l'esame da alchimisti di stato, a chi devo rivolgermi?- chiese in un tono il più pacato possibile, attendeva speranzoso una risposta dalla strana persona che gli si ergeva davanti...
 
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Vincent Van Phoem
view post Posted on 10/9/2008, 11:21




Senza badare alle parole della futura recluta Vincent si sedette sulla lussuosa poltroncina posta sul lato posteriore della scrivania e cominciò ad aprire delicatamente il suo pacchetto.
Dentro vi erano alcuni fogli di carta bianchissima. Un binaco splendente macchiato solo dalla siglatuta sul fondo.
Dopo aver controllato con cura il tutti i fogli il giovane alchimista apri il primo cassetto della scrivania e vi ripose delicatamente l'intera risma.
Una volta richiuso , Vincent si chinò maggiormente per aprire un ulteriore cassetto.
Da esso prelevò una grande busta bianca che posò sulla scrivania.
Spingendola dolcemente con la mano, la fece arrivare all'estremità opposta della scrivania.
Con una calma fuori misura il giovane alchimista fece rientrare la mano e la unì, quasi in segno di pregiera, con l'altra.
Alzando quindi lo sguardo verso il nuovo cadetto, con un tono pacato ma autoritario, Vincent infranse il silenzio che sembrava contraddistinguerlo.

-Mi presento... sono il Maggiore Vincent Van Phoem. Se è tua intenzione prestare giuramento verso Amestris allora puoi affidarti a me.-

Vincent fece cenno al nuovo arrivato di prendere una sedia posta vicino alla scrivania e di sedersi davanti a lui.

-Nella busta che ti trovi davanti ci sono tutti i documenti necessari. Sei pregato di compilarli ora.-

Senza aspettare una risposta il giovane alchimista posò sulla busta una penna stilografica nera.

 
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heartbraekid
view post Posted on 10/9/2008, 12:40




Paul trepidante prese la penna e la busta, lentamente quasi gustandosi il momento aprì quest'ultima e ne estrasse i fogli riposti all'interno, erano dei bellissimi fogli di carta pregiata tanto bianca da poter abbagliare. Sedutosi su una sedia presa vicino alla scrivania iniziò a far scivolare la penna su quei fogli ancora vergini di scrittura, li compilò con grande attenzione in qunato voleva far la migliore figura possibile su un eventuale suo esaminatore. Terminato il lavoro ed espletate quindi le prime beghe burocratiche ripose dolcemente la penna sulla scrivania e con un cortissimo movimento del braccio portò i fogli in direzione del maggiore.
 
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Vincent Van Phoem
view post Posted on 11/9/2008, 14:43




Senza indugio, quasi ad indicare ciò che è fatto è fatto, Vincet raccolse con cura la domanda d'ammissione del nuovo arrivato.
Avvicinatosi i forgli il giovane alchimista cominciò a scrutare tra le righe prestando attenzione ad ogni parola.
Terminata la lettura Vincent prese dalla scrivania un timbro e con decisione lo impresse sulla prima pagina della richiesta d'ammissione.


*ACCETTATA*

Riposto il timbro il giovane alchimista si chinò su un fianco, così da aprire l'ultimo casseto della scrivania e prendere una semplice busta gialla.


-Qui troverai la chiave della tua nuova stanza. Mi raccomando...-

Disse pacatamente Vincent mentre prgeva la busta alla nuova recluta.


SPOILER (click to view)
ora puoi aprire una discussione in "alloggio". quando lo fai specifica se è una stanza singola o doppia.
 
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7 replies since 5/9/2008, 12:14   93 views
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