Feamith |
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| - Oh, è così ti piace farti notare, eh? Ma sei fortunato: a me piacciono i tipi che non si fanno mettere i piedi in testa. Ukoku stava procedendo con passo deciso nella salone d'ingresso dell'Accademia verso la scalinata in marmo. Salì le scale senza dire neanche una parola e senza voltarsi per assicurarsi che il ragazzo lo stesse seguendo. Dopo aver girato per qualche corridoio finalmente arrivò al suo ufficio, dove lo attendeva esattamente quello che aspettava. La sua assistente, Fan, era davanti alla porta dell'ufficio con il volto deformato da una smorfia di pura ira e stava prendendo fiato per la sfuriata che avrebbe fatto al suo superiore. Ukoku però la fermo in tempo. - Va bene Fanny, sò che sei arrabbiata e hai anche ragione, però vedi, io stavo lavorando! Sono andato a prendere questa nuova recluta all'ingresso. Perciò vedi che anch'io lavoro ogni tanto -ridacchiando il Tenente scansò la segretaria, ancora sorpresa per aver sentito in un discorso del giovane di Xing le parole "io" e "lavoro" senza alcuna negazione nel mezzo, seguito dal ragazzo. L'ufficio come al solito era sommerso da pile immense di documenti e scartoffie varie che sembravano moltiplicarsi ogni volta che si distoglie lo sguardo, ma Ukoku sapeva come muoversi in quel dedalo di carta e trovò quasi subito i documenti che cercava. - Questi sono i fogli che devi compilare per fare richiesta per diventare Alchimista di Stato. Prenditi il tempo che ti serve per scrivere tutto mentre io cerco la chiave del tuo alloggio. Dopo circa mezz'ora il Tenente riemerse da uno spesso strato di scartoffie tenendo trionfante in mano una chiave. - Ecco a te. Purtoppo è un'allogio in comune, ma al momento non ci sono altri soldati con cui dovrai dividere la stanza, perciò potrai fare quello che vorrai.
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