|
|
| -Ma tu guarda cosa mi tocca affare... pazienza dai, arrangiamoci, il mio unico e grande rammarico è che non si tratti di una ragazza… inutile lamentarsi, non si può ottenere sempre tutto dalla vita…-
Kerubiel, con passi dei passi veloci, era entrato dentro la stazione. Sembrava che quel giorno fosse arrivata una nuova recluta in accademia, gli fu dunque ordinato di andarla a prendere o, per meglio dire, di riaccompagnare il cane nella sua nuova cuccetta. Lo sguardo annoiato posava la sua vista sulla prima ragazza che capitava d'avanti a lui, almeno avere qualche piccola missione in città ha i suoi vantaggi rimuginava tra se e se. Quando giunse d'avanti ai binari in lontananza vide qualcuno sedutosi su di una panchina, sembrava essere la persona che doveva recuperare. Con un piccolo sorriso allegro si avvicinò notando che si trattava, quasi sicuramente, di un sedicenne. Quando fu accanto a lui poggiò la mano sinistra sul fianco mentre con la destra si grattava la nuca con un piccolo sorriso.
-Lieto di fare la tua conoscenza. Sono il soldato semplice che ti è venuto a prendere. Dunque, anche se già lo so... dichiarare nome ed intenzioni-
Incrociò le braccia rimanendo in piedi aspettando una sua risposta. Fece un sorriso con le labbra guardandolo mentre ripensava a quello che aveva appena detto. Ancora non si era completamente adeguato all’ambiente militare e, per via della sua testardaggine, sembrava proprio che non ci sarebbe mai riuscito, il suo caratteraccio, se così lo si doveva chiamare, aveva fin troppo orgoglio personale e preferiva dar più spazio ai suoi sentimenti invece che al suo dovere militare, ma dall’altronde fin quando non creava troppo scompiglio non ci sarebbe stato alcun problema ed i piani alti non si sarebbero mai lamentati, forse
|
| |