Prova pratica per Kerubiel, Sfidante: Asuke || Esito: PASSATO

Kerubiel percorse i corridoi dell’accademia dirigendosi in palestra. Ad attenderlo c’è Asuke che avrebbe messo alla prova il giovane con l’esame pratico per diventare alchimisti di stato. Sebbene il suo sguardo fosse come a suo solito, freddo e in passivo nella sua mente c’erano un mucchio di voci ed immagini che lo assillavano. Non era sua abitudine alzare le mani ad una ragazza dopo quello che vede fare al pare, quando scappò promise a se stesso che non avrebbe mai alzato le mani contro di loro, ma ora, invece, si ritrovava costretto a combattere contro di lei per poter raggiungere il suo scopo.
“non sembra una prova per alchimista, ma una prova che mi mette contro tutto quello che credo… mi chiedo se sto facendo la cosa giusta, in fondo… mancherei meno ad una promessa, ma devo farlo… è necessario.”
Mentre camminava nascondeva il viso tramite il colletto dello spolverino, i guanti bianchi coprivano le sue mani meccaniche ed il suo viso non lasciava trapelare nulla. Quando si ritrovò d’avanti alla porta della palestra attese un secondo prima di aprirla abbassando la testa.
“o lo faccio o lo faccio, perché mi blocco così?... quei suoi occhi, sono così strani.. lei è due annetti più piccola di me, lo vedo chiaramente… se fosse viva..: Chiara avrebbe la sua età… Chiara?... Basta! Devo smetterla… però…”.
Scosse la testa, ma in un secondo apparve l’immagine della persona che più al mondo odia, preso dall’ira per quel che era successo aprì la porta con forza sembrando che avesse chissà quale idea intesta, come se volesse mostrare che non aveva paura e che avrebbe fatto di tutto per vincere, quando invece, dentro di lui, aveva solo paura, non cambiava sguardo, era sempre freddo ed in passivo. Solo pochi istanti dopo si rese conto di quel che aveva fatto.
-Mi scusi… n-non volevo… buona sera-
Abbassò lo sguardo, non voleva guardarla negli occhi, ma sembrava che stesse dicendo “fatti sono ragazza, non mi tiro indietro”, ma aveva altro in mente.
“Devo lasciarmi questa immagine alle spalle, sto dando un idea troppo sbagliata al Capitano”.
Alzò lo sguardo con un sorriso fin troppo forzato.
-Allora... che si fa?-

Il colpo di Kerubiel era andato in parte a buon, ma Asuke non era stata ferità gravemente, solo un taglio si era procurato, beh, era già qualcosa, anche se la cos non gli piaceva minimente.
"Il mio peggiore incubo?... Sono solo uno stupido, non posso combattere non ci riesco, ma non posso tirarmi indietro proprio adesso, maledizione! Si continuerà fin quando uno dei due non cadrà al suolo e sappiamo entrambi che sarò io, ma non ho alcuna intenzione di cedere così facilmente"
Kerubiel indietreggiò ulteriormente facendo dei piccoli saltelli all'indietro tenendo comunque le mani abbastanza vicine in modo da potersi riparare nuovamente come in precedenza, ma la questione si faceva sempre difficile. Dubitava molto fortemente che il Capitano avrebbe lasciato in osservato quel taglietto, una come lei sicuramente non lo sopportava però, continuava a achiedersi come mai possedesse quel carattere così freddo in battaglia, c'0era un motivo, tutti lo abbiamo, ma perchè? La cosa sicuramente non lo riguardava, ma neanche lui sapeva cosa voleva e cosa cercava di preciso in quel esame, la sua Chiara? Redimesi dal suo passato? Scappare solamente di casa? Non capiva più niente, ciò lo spaventava, ma dentro di se... non poteva fare ameno di trovare una risposta.
-Asuke.. tu sai per cosa combatti?-
Mentre pronunciava quelle parole la ragazza aveva già iniziato a disegnare a terra un cerchio alchemico per la sua tecnica.
"è un gioco... si... è un gioco diviso in indovinelli, voglio trovare quella soluzione, voglio scorprire quel mistero, lo svelerò... Stanne certa"
-Chiara.. lo troverò.. riuscirò.. dove tu hai fallito!... Iniziamo Asuke-
Non si mosse, rimase fermo. Era spalle al muro ed Asuke era molto distante da lui. I proiettili si diressero contro di lui a gran velocità in maniera irregolare.
"Divido il contro attacco in due tornate volendo... Il primo in una barriera più grande rispetto al precedente in modo da evitare tutti i proiettili, dopo di che mi avvicinò nuovamente verso di lei, ma questa volta anzi che usare un colpo diretto dovrò... va bene.. poviamo!"
Si accovacciò nuovamente al terreno e creo una barriera di uno spessore sufficientemente grande per poterli evitare. la distanza era sufficente per potersi riparare completamente, inoltre rimanendo accovacciato i proiettili diretti al busto colpiscono la parte. Il fuoco che li avvolgeva creò un gran polverone impedendo la vista per un istante.
Kerubiel uscì immediatamente correndo come una furia verso la ragazza seguendo una traiettoria irregolare, Con lo sguardo non fissava Asuke, ma il terreno, non teneva le mani accanto all'Argentine.
Quando fu vicino al capitano fece un piccola capriola atterra e la evitò prendendo la sua Kissaki e, senza perdere un ulteriore secondo tornò in dietro per colpirla con un fendente con la Kissaki ed un secondo con la Argentini, con la prima avrebbe bloccato la sua arma, con la seconda avrebbe cercato di ferirla.
" non devo dargli il tempo di usare il fuoco! Vediamo se…"