La fine di un viaggio e l'inizio di una nuova avventura

-"Allora !!! Mettiamo in chiaro alcune cose" tuonó il ragazzo fregandosene della lama alla gola che già lo stava cominciando a tagliuzzare.
"Punto primo: sei stata tu a venire a rompere le scatole a me e non viceverso, quindi non ti scazzare che sennó lo faccio pure io !.
SECONDO !: Ti ho già detto che questa è la postazione adita a prendere i dati anagrafici e i permessi vari per entrare in accademia. Avrei potuto benissimo farti aspettare fuori al freddo e invece ho deciso di farti entrare.
TERZO !: Non só ne da dove vieni ne tanto meno mi frega qualcosa. Ricordati soltanto dove sei adesso !
QUARTO !: La radio ! Aveva sia un valore morale che economico a prescindere dalle cagate che ascoltavo. Dovrai risarcirmi !
ED IN FINE !: Non permetterti mai piú di dirmi come devo lavorare ! Prova tu a restare isolata una settimana, costretta in questo schifo di spazio chiuso e poi voglio vedere come ti riduci a fine servizio.
E adesso se non ti dispiace abbassa l'arma !!! Dato che non vedo il motivo di tanta brutalità." Ad ogni punto un crescendo di volume faceva tuonare la voce del ragazzo che alla fine del discorso si ritrovó con poco fiato e la faccia di un colore violaceo

-"Ma che diamine !!! É cosí difficile da capire ?!!? Sono venuto perchè fa parte del mio lavoro.
SONO UNA GUARDIA... SORVEGLIO !!!!" Gli gridó dietro il ragazzo sperando che riuscisse ancora a sentirlo.
Buttó uno sgardo alla radio. Pian piano gli si avvicinó. Era in mille pezzi. Imprecó.
La ragazza poteva andarsene a zonzo dove le pareva. Ma tanto prima di arrivare all'accademia doveva per forza dovuta tornare a regiatrarsi e ad ottenere i pass da lui. Presto o tardi sarebbe tornata. La guardia si ripromise peró, che se non fosse tornata con un pó piú d'umiltà sarebbe ricorso ad allertare l'MP e poi c'avrebbero pensato loro a domare quel suo carattere ribelle. Fino ad un certo punto sarebbe stato pure un bene. Persone con caratteri del genere avevano la fama di durare poco e niente, da cadetto. Fare un pó di schermatura rientrava pure nei suoi compiti.
~"Che diamine !!! Tu le ragazze piú le tratti bene e piú di danno addosso, ma come cavolo ci si deve comportare con loro ?!!!?. Dovrebbero creare un manuale apposito che spiega come fare a non farsi aggredire verbalmente da loro qualsiasi cosa si faccia!!" Sorrise portandosi un fazzoletto alla gola per asciugare il taglio dal sangue che flebilmente scivolava verso il basso. Poi tornó a sedere aspettando.

Forse peró anche lui aveva esagerato un pochino. Dopotutto chi gl'aveva dato il diritto di sgridarla a quel modo ?!?. Era anche vero che sentir il freddo della lama alla gola non è una sensazione molto piacevole. Alzare la voce a quel modo non era proprio da lui. Di solito appariva come una persona paciosa e tanto gentile, eppure, forse per lo stress o per il carattere particolare della ragazza era riusciro a scoprire una nuova parte del suo carattere.
Si sentiva in colpa. E a tempo stesso si sentiva dalla parte della ragione, proprio per questo gli veniva difficile alzare il sedere dalla sedia per andare a cercarla tra la vegetazione limitrofa all'inferriata d'ingresso.
~"E se invece avesse deciso di mollare ?
Ah già... C'era anche quell'opzione da tener conto" si domandó il giovane.
Non la conosceva. Per questo non poteva sapere a che punto potesse arrivare la motivazione della ragazza nel voler entrare in quel reparto.
Alla fine arrivó alla conclusione d'aspettare qualche tempo. Magari sarebbe stata la ragazza a tornare da lui, con le idee un pó piú chiare. Altrimenti sarebbe andato lui a cercarla. L'ultima cosa che voleva era quella d'avere come peso sulla coscienza la vita di una ragazza morta per essersi congeltata, diciamo, "a causa sua".

-"Che noiaa !!!" escamó tutto d'un tratto la guardia interrompendo bruscamente il silenzio che fino a quel momento regnava sovrano nella stanza.
Piú cercava di non pensare alla ragazza che stava fuori al freddo piú si sentiva in colpa. Piú si sentiva in colpa piú aveva prurito alla testa quindi piú si grattava.
Diamine provava pena per la ragazza.
Eppure nel reggimento in cui si è addestrato gl'avevano insegnato a non provare pietà per nessuno.
Si stava rammollendo.
Prese i guanti, la lanterna, controllando prima che ci fosse olio a sufficenza per garantirgli almeno un'autonomi d'un paio d'ore. Indossò i guanti.
Uscí.
~"Dove si sarà nascosta adesso questa ?!!?"
Cominció cosí a chiamarla. Non sapeva come si chiamava ne dove cavolo s'era imboscata.
Se la ricerca non avesse prodotto alcun esito positivo avrebbe mandato, di li a poco tutto al diavolo.

-"La fatina dei denti, si è fegata il dentino e non m'ha lasciato il soldino, cosí la stavo cercando per insegnarle le buone maniere !" rispose sarcasticamente seccata la guardia.
In fondo in fondo non gli dispiaceva che la ragazza non se n'era andata o peggio fosse congelata nella pungente notte.
-"Tornando seri..... Cercavo te.... Avanti torna nel ripostiglio da dove simpaticamente te ne sei andata. Se congelassi qui fuori mi sentirei responsabile. Ma non credere che stia qui a pregarti di seguirmi, anzi, ringrazia la tua buona stella che sono tornato a cercarti altrimenti dubito avresti passato la notte con tutte le dita dei piedi !" Aggiunse poco dopo senza dare il tempo alla ragazza di controbattere alla battuta.
Quindi rapidamente si voltó ed inizió a camminare verso l'avamposto guardando ogni tanto di sottecchi che la ragazza lo stesse seguendo

-"Mannaggia a te !!! Che cacchio ti sei fatta ???" disse la guardia fermandosi e voltandosi per capire il motivo per il quale la ragazza faceva fatica a camminare e notando il grumo di sangue e gonfiore che aveva in testa
-"Avanti zompa sú !!!" aggiunse sbuffando, mostrando le spalle alla ragazza per invitarla a salire a cavalluccio.
-"Poche storie e sali, il bagaglio poi lo torno a prendere io promesso. Di questo passo prima di arrivare al caldo ci congeleremo. Prova a controbattere o a dire qualche parola di troppo e giuro su ció che ho di piú caro al mondo che ti mollo qui e poi domani saranno i lupi a prendersi cura di te."

Velocemente il ragazzo la prese per un braccio tirandola a se poco prima che stramazzasse a terra. Per poi, con cura, portarla al caldo. Con l'intento di dargli una prima medicazione con la roba che aveva a disposizione nel corpo di guardia e magari l'indomani portarla al primo soccorso dell'accademia

-"Tu pensa a stare giú tranquilla e a riposare" taglió corto lo guardia per contrastare le mille domande che le stava porgendo la ragazza.
Fuori, il sole era ormai alto in cielo e le temperature s'erano placate se bene non facesse abbastanza caldo per andare in giro a maniche corte sicuramente si stava meglio della notte passata
-"Hai dormito parecchio.... sai ? Sono quasi le 12. Sei ancora interessata a diventare una recluta dell'accademia ?" disse poi fissando il cielo dalla grande vetrata, dando le spalle alla ragazza e appoggiandosi con la mano sinistra al vetro.
-"Anche se non mi piace ammetterlo, anch'io ho avuto una giovinezza triste. Per un momento ho creduto di dimenticare tutto, di voltare pagina coccolato dall'esercito e dallo stipendio sicuro a fine mese. Ma poi sei arrivata tu, mi hai riportato alla realtà. Fuori di qui non è tutto rose e fiori. La guerra, la miseria, i sopprusi, le ingiustizie. Tempo fa provai a superare le dure prove per diventare alchimista di stato. Ero cocciuto, testardo, spericolato. Mi sentivo immortale, eppure.... non ce l'ho fatta. Spero che tu sarai piú brava e motivata di me." sospiró
-"Come ti senti ? Ti prenoto la visita in infermeria ? O credi di star bene ?" domandó voltandosi e fissando la ragazza negl'occhi, tirando dalla tasca un foglio ripiegato in piú parti