Cambio gestioneee
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”Capo dei saggi mi hai fatto chiamare ?” domandò la ragazza facendo capolino con la testa che sbucava dal tendone. Per poi entrare e fermarsi a qualche metro dal vecchio saggio.
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”Tsk !!! A quanto vedo ci sei pure tu.. stupido nano da giardino..!!!” esclamò rivolgendo uno sguardo seccato ad Izac. Il quale ci mise un po' a capire che Xenia ce l'avesse proprio con lui. Infuocandosi (letteralmente) e cominciando a sbraitare contro la ragazza agitando all'impazzata le vani verso il cielo, in questo caso contro il cono rovesciato interno che delimitava il punto più alto della tenda.
-”Come osi rivolgerti a me in questo modo ?!!?. Ricordati che sono un tuo superiore !!!!... E poi... quante maledette volete ti ho detto di non darmi degli stupidi soprannomi ?!!!!!!!!!!!!!!?” replicò lui. Furente.
La ragazza si limitò a distogliere lo sguardo da lui, ignorandolo, e a fissare invece la nuova arrivata.
-”Ehi voi due !!! andate a fare i bambini da qualche altra parte...!!!. Ricordatevi dove vi trovate.” sentenziò l'anziano scattando dalla poltrona, balzando all'impiedi.
-”Ci scusi”-
”Ci scusi” risposero i due all'unisono
-”Mi fa piacere conoscere altri appartenenti alla mia gente”- disse la nuova, cercando in qualche modo di porre fine all'attrito dei due, lasciano sciamare il fresco rimprovero del saggio, avvicinandosi a Xenia ed allungandole una mano cosicché lei potesse stringergliela.
Un insolito silenzio si venne a creare nella tenda. Eris era li. A pochi centimetri da Xenia. Con il braccio teso intenta a dare un'energica stretta di mano alla compaesana.
Xenia la fissò per qualche momento. Impassibile. Magari la nuova stava pure sorridendo in quel momento. Ma lei volse le sue attenzioni alla mano.
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”Chi è questa qui ?” disse rivolgendosi al capo dei saggi in modo brusco
-”Xenia ti presento Eris. Dovrai prepararla in vista della prova per decretare o meno la sua permanenza in questo campo.” replicò lui
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”E perchè proprio io ?!!?. Non ho tempo da perdere. Piuttosto ci sono delle persone in questo campo che non fanno un cavolo di niente tutto il giorno. Perchè non smarioni a loro quest'incarico ???” aggiunse lanciando una frecciatina velenosa a Izac. Guardandolo di sottecchi mentre rideva sotto i baffi (figurati)
Il quale nonostante sentisse il bruciore del pizzico preferì restare in silenzio. Nella stanza si stava creando una strana atmosfera e questa volta non voleva trovarsi in mezzo quando una delle due ragazza fosse scoppiata.