Giorno 3
Erano le sette di mattina, quel fo**uto letto, quei dannati bambini che scorrazzavano per il corridoio del locale e quel bastardo di un venditore di tappeti che urlava nella strada, furono le principali cause del nervosismo di Wrath, che passò la notte insonne a causa dei piccoli cigolii del letto.
Non ne poteva davvero più a tal punto di andare in contro a quello scienziato pur di uscire dalla locanda.
Anche se ci sarebbe uscito comunque, per merito della sua ''prova finale'', ovvero il test che si era imposto per valutare se gli esercizi effettuati nei due giorni precedenti fossero serviti a qualcosa.
Quella nottata gli aveva permesso di dividersi la giornata, programmando ogni cosa, ogni minimo spostamento che avrebbe effettuato:
Fase uno, dopo il ''risveglio'' iniziava il così detto test finale; quindi doveva effettuare una sorta di corsa ad ostacoli per la cittadina, in modo da conoscerla meglio.
Più o meno doveva farsi quattro ore di corsa.
A quel punto si sarebbe riposato e avrebbe continuato per altre quattro ore nel bosco, dove aveva passato un'intera giornata il primo giorno di allenamento, per ritornare nel suo alloggio;
Magari così anche quel giorno era riuscito a trascorrerlo in modo adeguato.
Hikuro non perse tempo, si vestì e si avviò verso il centro della cittadina.
Wrath cominciò con una corsetta leggera, in modo da abituare le gambe al movimento, per poi iniziare con la corsa seria.
Le vie delle strade erano colme di persone, proprio per questo l'omuncolo fu costretto a correre a zig zag fra i passanti e a saltare tutti gli ''ostacoli'' che gli cadevano davanti ai piedi.
Molto probabilmente era giorno di mercato, riconosceva quella confusione, quasi insopportabile.
Mercanti che urlavano per convincere i compratori e tante cose simili rendevano Wrath sempre più irascibile e quindi aumentava il passo, correndo fra le persone.
Passo parecchi tempo dalla partenza, Hikuro se n'era reso contro e più si addentrava nella calca di persone e più sentiva la fatica sulle gambe.
Strattonava, saltava e s'innervosiva sempre di più, quella strada sembrava non finire mai e nel mentre, controllava la zona, in modo da conoscere ogni via della città.
Ad attirare l'attenzione di Hikuro fu proprio una stradina stretta, dove poteva passarci a male pena una sola persona, sgombra, priva di gente, non ci pensò due volte ad entrarci dentro. In fondo la tranquillità lui l'aveva sempre apprezzata.
Quel piccolo vicoletto era molto stretto, tantè che l'homunculus non riusciva a correre in modo corretto ed in più doveva saltare delle specie di staccionate in legno, attaccate ai rispettivi muri delle due case in modo da bloccare il passaggio ai possibili carretti.
Passo dopo passo e salto dopo salto, riuscì ad arrivare alla fine della stretta stradina, che lo portò in un grande piazza, tutta fatta in pietra bianca, circondata da vari edifici e da numerosi negozi.
La cosa strana però era che lì non c'era ombra delle persone accalcate del mercatino, ma bensì dai probabili vecchi del quartiere che si erano riuniti ad un tavolino di un bar, che sghignazzavano divertirti.
Hikuro si avvicino ai vecchi cercando la motivazione delle loro risate.
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“Scusate, che ore sono?” Chiese Wrath arrivato al tavolino con voce affermata e con un po' di fiatone
Uno dei vecchi uscì dalla tasca un orologio in argento e disse:
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“Sono le....undici e mezza ragazzo mio. Ehehe!”* Bene allora posso fermarmi. *
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“Posso sedermi con vuoi?” Continuò Wrath prendendo una sedia da uno dei tavolini lì vicino,
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“Certo certo! Anzi.. Gerald perché non fai vedere a questo giovanotto cosa sai fare, così ci faremo un altro po' di risate ! Eheheh ! ” Rispose il vecchietto ridacchiando, nel mentre il probabile Gerald intagliava sul tavolo una specie di cerchio, dove al suo interno intagliò un quadrato che toccava i bordi del cerchio.
* Aspetta un attimo ma quello è un cerchi alchemico! * Rimase stupito, non immaginava che così tanta gente conosceva l'alchimia, almeno, non si aspettava che dei vecchi la utilizzassero.
Infatti Gerald poggiò le mani sul cerchio e sul tavolo si materializzò una statuetta di piccole dimensioni in legno di una donna mezza nuda.
E lì ripresero le risate.
*Tsk...Inutili esseri. * Hikuro sembrò non apprezzare una tale cosa, non che non gli piacesse, ma il modo in cui rendevano ridicole le donne non gli piaceva, quindi restò in silenzio senza degnare una risata al vecchio alchimista da quattro soldi.
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“Spiritoso...eheeh !” disse l'homunculus con aria ironica ma disgustato dai vecchi che inizialmente gli stavano simpatici. -
“Comunque volevo chiedervi un'altra cosa....Mediamente il bosco che si trova all'esterno è grande quanto la città?”-
“Più o meno sì...ma forse è qualche chilometro più lungo.” Rispose il vecchio continuando a ridacchiare.
Hikuro non ringraziò nemmeno il vecchio, si alzò e riprese a correre verso il bosco.
Certo l'idea di rifare quella strada incasinata non gli piaceva, però era l'unica strada.
Presene nuovamente la piccola via, dove saltò le staccionate alte poco più di un metro.
Arrivato fuori dalla stradina, arrivò nella strada del mercatino, che a quanto pare era finito.
Ora nemmeno una persona si trovava fra i piedi.
* Perfetto..ora posso accelerare un po' il passo. *Infatti la sua andatura incominciò ad aumentare di velocità.
Solo allora si sentì libero, come quando corse nella palude.
La strada incominciava ad essere sempre più corta, difatti arrivò al bosco in poco tempo, quasi non se l'aspettava.
I passi erano velocissimi, non si volle nemmeno riposare, come aveva stabilito, continuò a correre entrando dentro il bosco.
Stava così bene che quasi non sentiva il dolore delle gambe.
Saltava come un felino i rami degli alberi che fuoriuscivano dal terreno, così come saltava i ruscelli.
Ma fermare la sua lunga corsa fu una lancinante fitta al tendine della coscia.
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“Ca**o un'altra volta.” Disse Hikuro sedendosi lentamente al suolo
Lentamente il problema al muscolo venne ''guarito'' dalla fantastica capacità degli Homunculus, il potere rigenerativo.
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“Beh questa la valuto come piccola pausa.” Disse risollevandosi da terra -
“Comunque dovrei aver corso per un bel po'. Sarà meglio tornare indietro altrimenti arrivo tardi e trovo di nuovo tutto chiuso.” La sua corsa riprese in men che non si dica, quella piccola pausa riuscì a far tornare le energie all'omuncolo, il quale riprese a correre con più forza, cercando di raggiungere la sua velocità massima, o almeno queste erano le intenzioni.
Correva sempre più veloce, ogni passo che dava era più forza che se ne andava e quindi la stanchezza lo raggiunse subito.
E con la stanchezza anche la forte fitta alla coscia, che a quanto pare non si era rimarginata del tutto.
Ma ciò non gli importava più di tanto, continuava a correre.
In più doveva oltrepassare quei piccoli ostacoli che lo avrebbero portato ad una possibile caduta, quindi dovette saltare i piccoli rami, le rocce e anche i piccoli fiumiciattoli che tagliavano a metà il bosco.
Ben presto si ritrovò fuori dalla paluda e come aveva ipotizzato si era fatta ora tarda ed in più il locale aveva chiuso le porte.
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“Uhm..Porca tr**a!!!!!” Disse quasi divertito, forse perché era troppo stanco persino per andare su tutte le furie.
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“Dormirò sulla panchina, magari è pure più comoda del mio letto.” Disse andando verso una panca gialla posta sul marciapiede.
Spero che vada bene. ^^'', comunque è in attesa di valutazione.
Edited by °Sov° - 3/10/2012, 19:22