Il Dio del Sangue

evidentemente il corvino stava mangiando un po' troppo in fretta, visto che venne rimproverato dal rosso, che gli disse di mangiare con più calma.
a questa frase il ragazzo, ingollando un altro boccone e lasciando a metà la fetta, rispose, sentendosi in dovere di dare spiegazioni
<scusa, ma da quando sono partito ho mangiato solo cibo in scatola, sottolio o essiccato, quindi mi fa piacere tornare a mangiare del cibo normale>
terminate le spiegazioni, Sloth tornò a mangiare con gusto, fino a che, quando solo pochi bocconi separavano la forchetta dell'Homunculus corvino dal piattino, Greed tornò a parlare, solo marginalmente ascoltato dal ragazzo, che continuava a mangiare, imperterrito.
l'argomento del discorso fece tuttavia drizzare le orecchie a Sloth, che, una volta terminata la fetta, e dopo aver preso un ultimo sorso dalla tazza ormai vuota, rispose, molto più interessato di prima.
<sì, effettivamente me lo avevi promesso, ma se vuoi posso partire io: in effetti, il mio non è un potere che da troppo nell'occhio, e posso usarlo anche con discrezione>
disse, usando un tovagliolo per pulirsi la bocca dagli ultimi residui della crema alla panna, attendendo impaziente una risposta dal Fratello.

quasi come se avesse letto nel pensiero del corvino, anche Greed sembrava voler continuare il discorso, difatti stava chiedendo a Sloth di parlargli dei suoi poteri, e questo, dopo essersi assicurato che non ci fossero orecchie indiscrete ad ascoltarli, cominciò a rivelargli le sue abilità
<io sono in grado di controllare il sangue: posso aumentarne la quantità, farlo indurire, cambiarne la composizione. in questo modo sono in grado di ottenere delle armi letali, ma è un potere che può anche essere usato in segreto...>
disse, cercando un qualche esempio per avvalorare la sua tesi
<per esempio, che ne dicessi se versassi nel tuo caffè qualche goccia di sangue nel quale ho aumentato a dismisura gli acidi? tu berresti, tranquillo, ignaro che ad ogni sorso ti stai scavando la tomba da solo...>
una frase veramente macabra quella pronunciata dal ragazzo, che sembra trovarci qualcosa di divertente, giacchè verrebbe colto da un leggero risolino, mentre continuerebbe ad attendere una reazione dal rosso, che fino a quel momento non ha fatto altro che sorseggiare il suo caffè.

la risposta del rosso lascia un po' basito Sloth, che, oltre a non voler assolutamente minacciare il Fratello, per il quale prova una certa simpatia, non ha neanche voglia di lottare.
ma ormai sembra che Greed abbia deciso, e quindi, dopo circa mezzo minuto di sbuffi, il corvino si decidette ad alzarsi, spostandosi dal poco riparo offerto dalla tenda del bar in quella calda giornata assolata.
"c'è il sole, bene, uno a zero per me: posso usare la luce per accecarlo, e visto che il sole non ha odore e non fa rumore, non lo posso vedere, ma questo vuol dire che non posso neanche accorgermi di quando mi troverò nella situazione ideale per attaccare, e quindi siamo in parità, ma lui è un Homunculus da più tempo di me, e inoltre io gli ho svelato le mie abilità, sono proprio bravo a mettermi in svantaggio da solo"
si rimproverò fra se e se Sloth, continuando a pensare a cosa potesse essergli utile in quel piccolo scontro.
mentre cercava di prendere una distanza di più o meno cinque metri da Greed, ne approfittò sia per darsi un occhiata in giro, sia per cambiare metodo di "visione" sostituendo l'udito all'olfatto: ora qualunque rumore sarebbe stato percepito dal ragazzo come una forma ed un colore, cosa che senza dubbio lo avrebbe aiutato nello scontro.
<solo una cosa: devo combattere così o posso indossare l'armatura? ah..e...disperdi i civili, non provo alcuna compassione per loro, ma preferirei essere ricercato per danneggiamento che per omicidio>
disse, con tono leggermente piccato, mentre assimilava nella sua testa quale fosse il luogo dello scontro, costruendosi una mappa mentale abbastanza precisa.
Sloth si trovava in piedi, a 5-6 metri dal suo avversario, in piedi anch'esso, e entrambi si trovavano in una delle strade principali della città di Yous Well, questa si estendeva alle spalle del rosso per altri 2-3 metri circa, lasciando poi spazio ad una fitta rete di negozi di vario genere.
alle spalle di Sloth (circa un metro rispetto alla sua posizione attuale) si trovava invece un bar, provvisto di 4 tavolini in legno per la consumazione all'aperto, tutti occupati tranne uno, coperti da una tendina che dava riparo dal sole che si stagliava contro il cielo.
la strada era gremita di persone, quasi tutte proseguivano senza badare ai due, ma purtroppo si stava già formando un piccolo capannello di curiosi, che non capivano cosa ci facessero i due fermi quasi in mezzo alla strada.
il ragazzo cominciò poi a sgranchirsi leggermente, in kdo da essere pronto anche in caso il Fratello non gli avesse fatto indossare l'armatura, e durante questo stretching notò la composizione del terreno: semplice terra battuta, poi ricoperta di ghiaia perchè non si sfaldasse alla prima pioggia.
"perfetto, non posso dire di essere pronto, ma almeno spero di essermi sciolto i muscoli a sufficienza" penseò fra se e se, ancora attendendo una reazione dal rosso.

Post 1

<grazie, arrivo subito>
disse il corvino, cominciando rapidamente a svestirsi, per poi cambiarsi velocemente d'abito, indossando la sua solita armatura.
una volta fatto ciò, notò però che purtroppo la sua richiesta di disperdere la folla non era stato esaudito, e che la piccola marmaglia di curiosi era aumentata, restringendo ulteriormente il campo di battaglia dei due.
almeno teoricamente; ma, visto che degli umani a Sloth non gliene fregava un granchè, non avrebbe esitato ad ucciderli.
intanto, il rosso non sembrava essersi mosso, forse da gentiluomo voleva concedere la prima mossa, una mossa stupida, secondo Sloth, che comunque ringraziò silenziosamente il Fratello per il gesto.
ora, senza più alcun problema a frenarlo, il metro e novanta di altezza che componeva il ragazzo scattò, conducendo un paio di falcate verso il rosso, aumentando sempre di più la propria velocità, fin oltre i limiti umani


per poi spiccare un balzo verso Greed.
l'ultimo paio di metri che dividono i due verrebbero bruciati con questo salto, durante il quale l'Homunculus andrebbe a contrarre bicipite e tricipite in modo da irrigidire tutto il braccio, al termine del quale si trova il pugno chiuso del corvino, che andrebbe a calarsi violentemente sulla testa del rosso.
Sloth sa che questa non è una delle strategie più efficaci,anzi, ci sono buone probabilità che l'attacco venga parato ma d'altronde bisognava dare inizio allo scontro in qualche modo no? è meglio incassare qualche colpo subito, e pensare poi ad una strategia d'attacco.

post 2

come era facile prevedere, l'attacco del corvino andò a vuoto, il suo pugno sibilò nell'aria, mentre il corpo seguiva la traiettoria imposta dal salto, facendo sbilanciare Sloth in avanti.
agitando un poco le braccia per ritrovare l'equilibrio, andrebbe poi a volgere la testa nella direzione dalla quale era venuto il suono dello spostamento di Greed: strano che non l'abbia attaccato, magari approfittando del salto per mollargli un bel pugno nello stomaco, ma magari non ne ha avuto il tempo.
usando il piede sinistro come perno, l'Homunculus ruoterebbe lievemente su se stesso, in modo da trovarsi di fronte al Fratello, nonostante egli fosse qualche metro più avanti.
purtroppo in questo momento il corvino si trova in svantaggio, difatti il rosso sembrava essere molto più veloce e forte di lui: una combinazione pericolosa, considerando che avrebbe potuto metterlo al tappeto semplicemente contrattaccando al momento giusto.
il ragazzo non si perse comunque d'animo, e decise di tentare un nuovo assalto, stavolta cercando di puntare sulla sua semi-armatura.
tornerebbe così a correre contro il Fratello, stavolta non in linea retta, ma scattando a zig-zag, nella speranza di poterlo mettere almeno un po' in difficoltà.
arrivato a circa due metri, eseguirebbe nuovamente un salto, che dovrebbe portarlo stavolta non contro al Fratello, ma sopra.
la salita andrebbe a terminare con una rapida capriola, utile ad allungare leggermente la durata del salto, scrivendo nell'aria un breve arco, la cui discesa dovrebbe portare il corvino a sovrastare il rosso.
l'Homunculus comincerebbe così a precipitare, dritto come un fuso, diretto con la testa contro il suo avversario, mentre le braccia andrebbero ad incrociarsi di taglio davanti al petto, e la testa piegata all'indietro, a caricare il colpo finale.
sarebbe proprio con le braccia che il ragazzo creerebbe un utile diversivo, eseguendo una rapida sforbiciata, mirando alla parte superiore delle braccia di Greed.
rapide le mani si trasformerebbero in artigli ferrei, pronti a ghermire le braccia del rosso, mentre la testa, prima reclinata quasi contro la schiena, andrebbe a scattare, facendo scontrare il duro elmo d'acciaio di Sloth contro la fronte di Greed, in modo da fargli pesare contro tutti i leggiadri 78 kilogrammi dell'Homunculus piovuto dal cielo, che andrebbe poi a rovinare a terra assieme al fratello, la testa rintronata, ma certamente messa meglio di quella del rosso.

post 3

il rosso si muoveva bene, senza dubbio, ma era "stolto" quanto il corvino, se pensava che Sloth se ne sarebbe rimasto fermo a prendersi una ginocchiata o un pugno nella pancia.
appena atterrato, e appena ripreso l'equilibrio perso con l'attacco in picchiata, il corvino si volse nuovamente a fronteggiare il Fratello, mentre i chiari suoni dei suoi passi sulla ghiaia venivano ricevuti come immagini dritte nel cervello del ragazzo.
appena Sloth si accorse del fatto che Greed era scattato verso di lui, pensò bene di attaccarlo sfruttando la sua altezza, visto che ormai la sua velocità andava scemando.

M***a! le gambe mi fanno un male del diavolo! questo è l'ultimo sforzo che posso concedermi, poi dovrò giocare in difesa, almeno per un po'

si disse fra se e se, preparandosi a contrattaccare: il rosso, infatti, si era avventatamente scagliato contro l'Homunculus corvino, senza neanche cercare di mantenere la guardia alzata: questa occasione venne rapidamente sfruttata da Sloth, che si lanciò anche lui contro il rosso, con in mente un piano ben preciso:arrivato a poca distanza dal fratello, usò il piede sinistro come perno, ruotando leggermente verso sinistra, e caricando la gamba destra contro il petto, per poi rilasciarla non appena Greed fu a portata, cercando di centrarlo in mezzo al petto, in modo da colpirgli la cassa toracica, e di conseguenza, togliendogli il fiato.

forse non gli farò molti danni, ma poco è sempre meglio di niente

si disse, mentre il calcio partiva: l'Homunculus non la avrebbe mai ammesso, ma, malgrado la svogliatezza con cui si era dedicato all'inizio dell'incontro, stava cominciando a divertirsi: ormai per lui non esisteva più la folla, il terreno, ed anche Greed ormai occupava solo una piccola parte della sua attenzione: voleva solo battersi, nonostante la stanchezza; in quel momento, il combattimento lo inebriava.
era divertente.







Edited by Shunpei - 3/10/2012, 15:20

Post 4

era divertente.
o almeno, lo era stato fino a quel momento.
Greed doveva aver infatti percepito le intenzioni di Sloth, che si sentì, subito dopo aver sferrato il calcio, afferrare per la caviglia

" ma che diavolo...? l'ho colpito con un calcio in pieno petto e questo neanche si sposta? ma con che razza di demonio ho a che fare? vabbene che è un Homunculus, ma non immaginavo che questa mia nuova vita offrisse così tanti vantaggi: forse avrei dovuto prendere l'allenamento un po' più sul serio...

questi pensieri passarono in un attimo nella mente del corvino, che non aveva ormai più il tempo per reagire: il rosso stava già cominciando a trascinarlo versò di se.
tentò prima una resistenza, ma i muscoli gli bruciavano da impazzire, non riusciva a concentrarsi
tentò così una difesa disperata: non poteva muoversi quasi muoversi, ma aveva ancora la sua emocinesi.
perciò, mentre puntava i piedi, cercando di resistere almeno qualche secondo alla straordinaria forza del fratello (ma quanto cacchio tirava?)
cominciò ad usare i suoi poteri, avvertendo le fitte di dolore causate dalla trasformazione del sangue.


pochi secondi, pochi secondi che però furono una tortura per gli arti doloranti del ragazzo, e l'armatura fu pronta: si sarebbe potuta notare grazie ad un leggero rigonfiamento del suo vestito, oppure delle sue mani, ora diventate rosse come...come sangue, ovvio!
mentre ancora l'emoglobina si stava disseccando sulla pelle, il ragazzo cedette

" non ce la faccio più, spero solo che basti

pensò fra se e se, mentre il suo corpo veniva trainato in volo mortale verso quello del rosso.
la mazzata lo colse proprio al centro dello stomaco facendo spalancare la bocca di Sloth, unica parte dal corpo non ricoperta dall'armatura.
l'Homunculus schizzò via, compiendo un volo tanto lungo da andare a scontrarsi con un membro della folla, che si rialzò immediatamente e corse via terrorizzato.
al ragazzo mancava il fiato, non riusciva a respirare, e i muscoli delle gambe erano ancora in fiamme: a parte questo però, si sentiva abbastanza bene: nessun bruciore nel punto in cui le nocche di Greed si erano scontrate con Sloth, niente sputo di sangue a significare un brutto danno, niente costole fratturate.
cominciò a mettersi lentamente in piedi, usando anche le braccia per tornare in posizione eretta.
una volta fatto ciò, sentì che l'armatura stava già cominciando a screpolarsi: ma quanto diamine era stato forte il pugno del rosso? Sloth decise che comunque non valeva la pena di tenersi addosso quella zavorra: lo rallentava troppo, se ne sarebbe dovuto liberare alla prima occasione.
si diresse nuovamente verso la figura del rosso, ma, invece di lanciarsi all'attacco, lo provocò: il classico palmo aperto verso l cielo, poi ripiegato un paio di volte su se stessi, un invito più che esplicito :vieni qui.
restava da vedere cosa avrebbe risposto il Fratellone, ma il corvino era abbastanza sicuro che si sarebbe lanciato, ma, giusto per sicurezza, lo canzonò un poco, per essere sicuro di non doversi lanciare all'attacco.

<avanti, prima i hai lasciato la prima mossa: ora, te la restituisco, sempre che tu non abbia paura dei miei assi nella manica...

disse, sghignazzante, e rimettendosi subito in posizione di combattimento: aveva un piano, ma il fratello era troppo veloce per coglierlo di sorpresa, se non si fosse preparato avrebbe mandato tutto alle ortiche.






Edited by Kureij-kun - 23/10/2012, 18:59

Post 5
perfetto, il rosso aveva raccolto la sfida, anche se a Sloth sembrava che fosse un po' troppo sicuro di sè: che avesse pronta una contromossa?
ma ormai era tardi per pensarci: non poteva far altro che andare avanti con il suo piano.
all'improvviso, si piegò in due, tremando, come se dovesse vomitare: in realtà quello non era altro che lo stadio preparatorio della sua nuova tecnica.


l'Homunculus sussultò, mentre sentiva le fitte di dolore causate dall'utilizzo della tecnica: sentì il sangue risalirgli lungo la trachea, e cominciò a fletterne i muscoli della gola, così da modellare la frusta.
neanche mezzo secondo, e già dalla sua bocca spuntava il manico della arma, che lui si affrettò ad afferrare, per poi strappare il resto della frusta fuori dal corpo.
eccola, la sua pericolosa arma di sangue e acido, in grado di corrodere carne, ossa, e perfino legno.
ma ormai era tardi, il rosso era scattato con una velocità incredibile, e non c'era più nulla che il ragazzo potesse fare per evitare il suo attacco.
ebbe appena il tempo di alzare lo sguardo, prima di sentire il pugno del Fratello che entrava in contatto con il suo petto, sbalzandolo via: l'unica mossa che riuscì a eseguire fu una patetica frustata data mentre stava per volare via, un colpo alla spalla destra abbastanza rapido, ma molto goffo e impreciso, che il rosso avrebbe potuto evitare senza problemi.
tenendo stretta nella mano la frusta, Sloth venne sbalzato via, andando a scontrarsi nuovamente contro la folla, che stavolta non ebbe il tempo di evitarlo.
atterrò pesantemente su svariati spettatori, mandandoli a terra.
aveva il fiato rotto, ed assieme a quello, anche un paio di costole: sputava sangue, ma quello era normale, e si sentiva come se l'avesse investito un autotreno.
mentre si rialzava, cominciò a sentire le prime voci che minacciavano di chiamare la polizia.
<no!> urlò, facendo scattare la frusta verso uno di quei possibili guastafeste: la serpe rossastra gli si avvolse attorno al polpaccio, bruciandoglielo e scavando nelle carni.
mentre il tipo strillava di dolore, Sloth si rialzò, riavvolgendo la frusta, che cominciò a sfrigolare, corrodendo gli strati più morbidi del terreno.
con tutto quel casino, aveva perso di vista il suo avversario.
decise perciò di scollegare l'udito, e tornò all'uso dell'olfatto: il mondo si riempì immediatamente di visioni sfumate e caleidoscopiche, ma ricordando l'odore del Padre, l'Homunculus riuscì ad individuare nuovamente il fratello.
ormai non aveva la forza di lanciarglisi contro, e non ne aveva neanche la voglia.
perciò, contro ogni aspettativa, si sedette.
proprio così, si limitò a sedersi sul terreno pieno di ghiaia, a gambe incrociate, ad aspettare.
passarono un paio di imbarazzanti secondi,e poi, dato che il rosso non sembrava avere intenzione di muoversi, il corvino lo riprese.
Bhe? che vuoi? guarda che io non ci vengo più là, quindi se vuoi continuare farai meglio a sbrigarti.
disse, con un tono un po' innervosito, come se avesse appena detto una cosa tremendamente ovvia: qualunque cosa fosse successa, non si sarebbe più mosso.




Edited by Kureij-kun - 23/10/2012, 19:00