| l'Homunculus ascoltò il dire del Fratello e, notando che stavano già cominciando a sorgere le prima incomprensioni, decise che era il momento di cominciare a spiegarsi <no, non è il mio potere, è una mia particolarità; vedi, il fatto è che..> niente, non fa in tempo a terminare la frase che Greed va di nuovo ad interromperlo; ma stavolta il ragazzo aspettò qualche minuto prima di parlare, così da essere sicuro di non essere interrotto un altra volta. <sarebbe stato un po' difficile dare delle indicazioni al sarto, visto che sono cieco> disse, aspettando un paio di secondi, per poi riprendere a parlare <esatto, sono cieco, per il mondo è completamente nero, un pozzo di oscurità; o almeno; lo sarebbe se io non fossi anche sinestetico. so che non hai idea di cosa voglia di re questa parola, e quindi cercherò di spiegartelo: sei fortunato, in questo momento ho voglia di fare due chiacchiere> disse; un nuovo respiro lo avvertirebbe della situazione attuale, per nulla mutata rispetto a pochi minuti prima. Asmodai riprese così il discorso <vedi, io riesco a collegare fra di loro i miei sensi, posso vedere i suoni come sapori, i sapori come sensazioni sulla pelle, o, come in questo caso, posso vedere gli odori come forme e colori, mentre il mio potere è tutt'altra cosa> disse, sperando di essersi spiegato bene, per poi finire il discorso. <e per quanto il tuo lavoro...hai ragione, io sono la Pigrizia, ma essere pigri vuol dire anche fare quello che si vuole quando si vuole, ed a me in questo momento non dispiacerebbe accompagnarti: sta comunque a te decidere se vuoi un compagno di lavoro, specie uno cieco> disse, sghignazzando un poco al pensiero dell'espressione del rosso in questo momento: se ne avesse voglia potrebbe concentrarsi e scoprirla da se, ma, per l'appunto, non ne ha voglia, e quindi si limita ad aspettare una reazione da Greed, sistemandosi meglio lo azino sulle spalle: fortunatamente nella sua armatura vi sono poche componenti metalliche, e quindi il bagaglio risulta piuttosto leggero.
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