Alyssa Alberian vs Ruy Kokky, [Valutato]

Post 5

Durante la scena guardai negl'occhi la donna per tutto il tempo, era come se il tempo, intorno a noi, all'improvviso si fosse fermato, la furia del suo attacco e la rassegnazione nel momento nel impatto, era riusciata solamente a scostarsi, ma questo fattore non limitò i danni inflitti.
Nonostane tutto non aveva mollato la presa alla sua spada, sebene gli sarebbe stato sufficente, visto l'immensa agilità cui disponeva, lasciare la presa della spada schivando il mio potente montante.....
Chissà il motivo per cui non ha lasciato la spada !?! mi domandai
Durante l'azione ebbi modo di stare a contatto con la sua pelle, avendo modo ti attivare il mio potere speciale....
Dopo il pugno mollai la sua spada, che tenevo saldamente inpugno, anche perchè a causa dell'affilatezza della lama da li a poco avrei perso anche l'intero palmo della mano.
Una volta mollata, la donna tornò a poggiare i piedi per terra, si dimostrava ancora stordita dal mio colpo, avevo intuito che avrebbe, in tutti i modi, cercato di allontanarsi da me per studiare un altro piano d'attacco.
Approfittando del momento, e della situazione, visto che la lungezza della sua spada non gli avrebbe mai potuto consentire un affondo visto l'ecessiva vicinanza, afferrai con la mano destra la sua camicetta e la scaraventai con forza contro il tronco dell'albero a pochi centimetri dal cespuglio di ginepro, la velocità dell'azione gli avrebbe impedito di voltarsi e fare leva con piedi sul tronco, generando un effetto molla, rendendo inefficace il mio attacco






Edited by necro-ombra - 23/3/2012, 21:36

Post 6

La stanchezza ormai cominciava a farsi sentire, la forza, rispetto ad inizio battaglia, si era notevolmente ridotta così come la velocità nei movimenti.
Il mio attacco era andato a segno tuttavia la ragazza era riuscita a contrattaccare, facendomi una morsa spacca ossa allo stesso braccio che l'aveva lanciata contro l'arbusto, la posizione delle gambe impediva anche il minino dei miei movimenti, e visto che non avevo la spada in pugno potevo fare poco e niente per liberarmi.
Sapevo che in un modo o nell'altro sarebbe ricorsa di nuovo alla spada, visto che era l'unica mano libera, ma in quella posizione non riuscivo a vederla, quindi non potevo evitare il fendente sconoscendo il luogo esatto in cui era indirizzato.
La morsa al mio braccio era molto forte e resistente tant'è che cominciavo a sentire il rumore dei legamenti che si stavano cominciando a spezzare, le gambe incrociate su braccio, la gamba sul collo, limitavano anche i movimenti del braccio destro...
"Come avrei fatto per contrattaccare in quelle condizioni proibitive...?"
Stavo ormai per perdere le speranze e auto spezzarmi il braccio da solo per liberarmi, quando un idea mi affiorò alla mente illuminando i miei occhi e facendomi ridere a crepa pelle dal divertimento
-"Spero che in quella posizione tu sia comoda" dissi scoppiano a ridere, di un riso malvagio

Non mi restava che provare.. dopo tutte le contusioni che aveva preso non credo che sarebbe stata in grado di resistere ad una ferita profonda.. e nei peggiori dei casi sarei riuscito almeno a graffiarla e a riottenere il controllo delle articolazioni


Lunghi spuntoni crescettero su tutto il corpo, ma in particolar modo sul braccio dove la donna era avvinghiata... tuttavia non uscirono a scatto come la lama di un coltello, ma in modo esponenziale diventando sempre più lunghe

All'improvviso sentii il freddo e il dolore acuto della sua lama che s'infrangeva sui miei addominali passandoli da parte a parte, uno schizzo di sangue colò dalle me labbra colorando di rosso il ghigno divertito che in quel momento avevo in volto .

-" Il nostro combattimento stà prendendo una piega davvero interessante non trovi ?" Domandai alla ragazza fissandola negl'occhi.
Ero curioso e a tempo stesso (divertito), ansioso di vedere come avrebbe reagito la donna, la lama era entrata con forza nel mio addome fino al manico... gli sarebbe stato impossibile riuscire ad estrarla e ad evitare gli spuntoni sul braccio, anche perchè la sua morsa non sarebbe stata in grado di sciogliera tanto velocemente.... quindi doveva scegliere.. o evitare in parte la mia difesa o abbandonare la sua adorata spada







Edited by necro-ombra - 23/3/2012, 21:39

Post 7

Quasi stupefatto mi soffermai a notare quanta forza di volontà avesse la ragazza, era quasi un miracolo vederla ancora in piedi, nonostante non lo desse a vedere i suoi movimenti e i suoi occhi, colmi d'ira, lasciavano trapelare la stanchezza e la sofferenza provocategli durante lo scontro, non che io fossi combinato tanto meglio di lei, eppure riusciva in un modo o nell'altro a contrattaccare con nemmeno tanta difficoltà... *Dove trovava tutta questa forza ???* continuavo a domandarmi incredulo di ciò che i miei occhi vedevano

La ragazza non fece in tempo a sfuggire al mio attacco, tuttavia riuscì ad uscirsene solo con qualche graffio. Per il contraccolpo feci qualche passo in dietro , il mio braccio sinistro era totalmente inutilizzabile, nonostante le mie abilità rigenerative c'avrei messo ancora un po' di tempo prima di ripoterlo muovere con facilità. Quindi avrei temporeggiato, per riprendermi del tutto, prima dell'attacco finale. Un profondo squarcio trapassava da parte a parte il mio addome. Con la mano destra estrassi l'affilata spada e la lanci alle mie spalle senza fare caso, più di tanto, alla direzione che prendeva nel volo. Ne derivò un'immane fitta di dolore, che una volta rimossa l'elsa, mi costrinse ad accasciarmi in ginocchio difronte al rivale.

-”Tsk !!! t'è finita più che bennn..” non feci in tempo a finire la frase che un potente affondo penetrò la spalla destra. Non ebbi neppure il tempo di notare che era già ripartita con uno dei suoi micidiali attacchi. Come potevo immaginare un così immediato contrattacco ??? era impossibile !!!! dove trovava tutta questa energia ??? Non ebbi nemmeno il tempo di pensare ad una contro mossa, ormai era tropo tardi per una qualsiasi tattica difensiva. La lama passò da parte a parte, l'immane fitta di dolore mi trapanò la testa. Proprio in quel momento capì che forse la ragazza durante tutto lo scontro non aveva combattuto a pieni poteri, forse l'avevo sottovalutata un po' troppo. Qualcosa però il lei era cambiato... la sua muscolatura era cresciuta in modo spaventoso; che si trattasse d'un'altra tecnica ?, eppure c'era qualcosa di diverso in lei, i miei occhi per pochi istanti incrociarono i suoi, era come se in quel preciso momento mi trovassi di fronte ad un avversario completamente diverso, qualunque cosa avesse fatto quell'essere, oramai non avevo più di fronte una giovane ed affascinante fanciulla, ma un demone assetato di sangue, del mio sangue. Notai che era stata proprio la mia adorata Bankotzu a trapassarmi, per destreggiarla come aveva fatto lei non ci voleva ben poca forza, dopotutto si trattava sempre d'una clymore, quella mutazione aveva aumentato anche la sua forza e la velocità. *Adesso come ne esco ???* *Beh potrei sempre ricorrere alla mia tecnica più forte... Noh quella sarebbe stata più utile in un secondo momento al prossimo colpo di scena, anche perchè se l'utilizzassi adesso sarei costretto a finire il combattimento il più velocemente possibile* pensai, ero seccato e a tempo stesso divertito, questo era senza dubbio l'avversario che m'aveva dato più filo da torcere in assoluto. Tuttavia non capì bene il perchè avesse mirato all'altro braccio, avrebbe potuto mirare in un punto vitale, approfittando della mia disattenzione, che stesse cercando di mettermi fuori uso, o semplicemente la fatica l'ha portata a sbagliare mira ?.

Riuscì a malapena a scostarmi qualche centimetro, per poi fare un salto all'indietro e scomparire nell'oscurità, ormai però, per il braccio sinistro non si poteva fare niente, se non sperare nella velocità rigenerativa, solo un sottilissimo lembo di pelle teneva ancora attaccato l'arto.







Edited by necro-ombra - 23/3/2012, 21:40

Post 8

Le prime luci del mattino cominciavano ad illuminare il boschetto, anche le nuvole cominciavano a diradarsi e ben presto anche la pioggia cessò. Ormai era quasi impossibile nascondersi, non restava che affrontare di petto la situazione. Facendo capolino da dietro la corteccia della sequoia osservavo costantemente la ragazza, ogni suo minimo movimento, non ci voleva molto per capire che ormai il mio nascondiglio era stato scoperto, tuttavia non sembrava che la sua prima preoccupazione fosse quella di trovarmi per finire il lavoro, i suoi occhi erano volti verso il basso o almeno così sembrava, la luce non era ancora abbastanza forte per vedere alla perfezione quello che stava combinando, sebbene la vicinanza fosse davvero ridotta...

Volsi gli occhi al braccio sinistro per capire l'entità del danno, un taglio netto all'altezza del tricipite divideva l'arto in due parti, il braccio penzolante era rimasto attaccato solo da un sottile lembo di pelle. Ormai non era più possibile rigenerarlo per tempo, in quelle condizioni non sarei stato nemmeno in grado d'impugnare la mia adorata Bancotzu *Maledizione !!!* esclamai. Con cura e il più delicatamente possibile cercai di recidere la cartilagine che teneva ancora attaccato il braccio, ormai era soltanto d'intralcio. Con qualche sforzo riuscii a cicatrizzare la ferita, così perlomeno non avrei perso altro sangue

Approfittai della breve tregua per recuperare un po' le forze, per il momento mi limitavo soltanto ad osservare il mo avversario, notai che pian piano stava riacquisendo le sue fattezze umane, la sua massa muscolare, acquisita nel precedente attacco andava scemando, meglio però non sottovalutarla ancora, chissà che non mi stia preparando un'altra bella sorpresina. *Non c'è fretta* dissi tra me e me, *Tanto il tempo stà decisamente dalla mia, più passa, più velocemente mi rigenero *

Meglio però allungare le distanze, ho perso troppo sangue, non riuscirò a resistere ad un altro attacco di pari entità al precedente. Certo, muovendomi attirerò di sicuro la sua attenzione, ma sono sicuro quasi al 90% che non perderà tempo ad inseguirmi, ma che al contrario stia aspettando che io cada in una sua nuova trappola non appena partirò con un nuovo attacco.







Edited by necro-ombra - 27/3/2012, 15:32

Post 9

Come previsto la ragazza preferì rimanere li, ferma, immobile a guardarmi allontanare, tenendomi costantemente sotto il suo sguardo vigile e attento, piuttosto che inseguirmi, segno che anche per lei la fatica delle scontro si cominciava a far sentire, dopotutto non era in grado di rimarginare le ferite tanto velocemente quanto potevo io, quindi sicuramente questo era un punto a mio vantaggio. Se bene non fosse passato molto tempo ero riuscito a recuperare le forze quel tanto che bastava per un altro attacco, uno degl'ultimi dato che già cominciavo a sentire che le forze mi stavano abbandonando, beh certo questa volta era allo scoperto e privo di un qualsiasi effetto sorpresa, tuttavia pensando a quanta energia stavo impiegando nella rigenerazione lei doveva essere piuttosto malconcia, anche se l'ultima volta che l'avevo sottovalutata ci stavo quasi per rimettere le penne ,pensai volgendo lo sguardo al braccio mancante, e poi non avevo altre alternative.

*Al diavolo !!!* dissi tra me e me non mi rimaneva che provare, nelle peggiori delle ipotesi sarei stato nuovamente trafitto dalla sua katana, ma sarei stato comunque in grado di scaraventarla a terra, per poi finirla

Poche decine di metri ci separavano, la strada era retta, nessun albero ad intralciare il cammino, presi un ultimo profondo respiro per poi cominciare a correre più velocemente riuscissi a fare, verso lei. Durante lo scatto riuscivo a sentire il mio cuore
*TUM.TUM.......TUM.TUM........TUM.TUM*

Come se il tempo tutto d'un tratto si fosse fermato o rallentato di molto, il silenzio più profondo accompagnava i miei passi, facendoli risuonare, evidenziando anche lo scricchiolio che facevano le foglie secche pestate dal mio peso.
Le distanze ormai si erano notevolmente ridotte, potevo vedere il suo sguardo, se bene stanco, compiaciuto.
Caricai il destro pronto a colpire la ragazza dopo che la sua katana m'avrebbe trafitto