[Missione: Amestris - North City] Furti Misteriosi, Partecipanti: Kerubiel, Rider

« Older   Newer »
  Share  
Medusa Rider
view post Posted on 27/1/2009, 20:31




-Perfetto, non credo ci sia altro da dire. Scusatemi un minuto, davo di là a cambiarmi...-
Rider annuì in modo quasi impercettibile, il piano che avevano ideato era chiaro e sembrava essere un lavoro alquanto semplice, almeno per lei...
Si avviò a rapidi passi verso una stanza adiacente e lì si cambiò d'abito, spogliandosi della divisa da Alchimista e indossando dei semplici abiti abbastanza ordinari. Nascose con cura le sue armi e la mappa disegnata dal Dottore all'interno della borsa di pelle dove teneva gli oggetti che comprendevano il suo Kit di pronto Soccorso, quindi uscì dalla stanza e si ricongiunse con Kerubiel e Alex. Partirono poco dopo: Rider non disse nulla per tutto il tragitto, si limitò solamente a studiare la zona, a memorizzare la strada. In questo, l'addestramento a cui la aveva sottoposta il padre, l'avrebbe aiutata parecchio. Giunse il momento in cui si dovettero separare, Rider salutò Alex con un cenno, mentre a Kerubiel lanciò un semplice e rapido consiglio.

-Nessuna avventatezza, in qualunque circostanza mantieni la calma.-
Detto questo, proseguì velocemente per un vicolo secondario, sparendo alla loro vista dopo pochi secondi.
Ora era sola ed era anche il momento di impegnarsi seriamente. Estrasse la mappa dalla borsa e la studiò per vari minuti: memorizzò i vari vicoli, possibili zone a cui conducevano ed ogni particolare, anche il più insignificante, che le potesse essere utile. La ripose e riprese la marcia. Fin dalla prima svolta iniziò a incontrare alcune persone, relativamente poche, ma che riconobbe subito, per la loro caratteristiche fisiche, come gente di Xing. Nessuno sembrava curarsi di lei, anche se alcune volte potè percepire alcuni sguardi interrogativi e, più raramente, leggermente spaventati si di lei. Nonostante ciò, proseguì con calma, cercando di non far nascere inutili sospetti su di lei. Tutto poteva tradirla, non avendo i tratti fisici tipici di Xing, confondersi tra loro non era facile. Avanzò fino ad una zona più ampia, la ricordava perfettamente dalla mappa: qui c'era molta più gente, specialmente donne, bambini ed alcuni anziani che si erano arrangiati con ciò che aveva trovato per vivere, anche se al limite delle condizioni umane. Valutò varie ipotesi, cercare un dialogo diretto si sarebbe rivelato contro producente, sarebbe stato come ammettere direttamente il motivo che la portava lì. Continuò a vagare senza una meta precisa in quella zone sessa finchè non le si mostrò l'occasione giusta: una donna era seduta in un angolo, sotto un tetto rudimentalmente costruito, e teneva tra le braccia un bambino di circa 8 anni avvolto in un lenzuolo sporco ed ingiallito. Il bambino respirava con un certo affanno e aveva il volto stranamente arrossato. La sua esperienza gli permise di capire subito di quale malattia erano caratteristici quei sintomi. Alzò il passo e le si avvicinò, chinandosi verso il fanciullo. La donna alzò lo sguardo, preoccupata per il figlio, mentre si chiedeva probabilmente chi fosse la nuova arrivata. Rider posò in terra la borsa e parlò con calma.

-Non si preoccupi, mi lasci fare, sono un Medico.-
Se Kerubiel o Alexander fossero stati lì con lei no l'avrebbero capita, stava infatti parlano nella lingua di Xing. Forse fu questo che tranquillizzò la donna, sentire che, in qualche modo, la persona che le stava difronte forse era una dei rifugiati lì. Rider, comunque, agì immediatamente. Poggiò la mano sulla fronte del piccolo: era bollente, proprio come aveva supposto. Invitò la donna a posare per terra il bambino così che lei potesse operare meglio; lei, ancora dubbiosa, lo fece con una certa riluttanza. Prima di tutto doveva far in modo da abbassare la temperatura corporea del bambino.
-Ha per caso dell'acqua qui?-
Le domandò mentre trafficava nella borsa, facendo tintinnare gli oggetti all'interno. La donna le indicò dei piccoli contenitori di plastica un pò ammaccati. Ne prese uno e usò l'acqua all'interno per bagnare un pezzo di stoffa che mise sulla fronte del bambino. Gli misurò il battito cardiaco con il suo stetoscopio: era particolarmente accelerato. Per una febbre di quel tipo, però, aveva il rimedio adatto, un piccolo farmaco di sua invenzione, fatto con poche erbe molto diffuse nella regione di Xing. Prese una piccola boccettina in vetro dalla borsa e diluì la polverina verde scuro al suo interno con dell'acqua. Fece bere il risultato lentamente al bambino che mostrò di non gradirla, in effetti era parecchio amara.
Per svariati minuti, Rider tenne il bambino sotto controllo, cambiandogli regolarmente la stoffa imbevuta d'acqua. Il suo operato aveva destato la curiosità di altra gente che si era radunata intorno a loro. Finalmente il bambino diede segni di miglioramento, il respiro e i battito cominciarono a regolarizzarsi e lei potè affermare con sollievo alla donna che suo figlio sarebbe guarito in pochi giorni, inoltre le lasciò un piccola dose di quella medicina. Lei sorrise e ringraziò Rider infinitamente, mentre alle sue spalle cominciò ad alzarsi uno strano brusio, cosa che le fece accorgere della folla alle sue spalle. Il Colonnello semplicemente le ignorò e ripose tutto nella sua borsa. Fece tutto con estrema calma, fin troppa, un pretesto per far diradare la gente alle sue spalle. Poi, quando finalmente non rimase più nessuno, si avvicinò alla donna e le chiese.

-Senta, mi scusi, potrebbe per caso darmi un'informazione? Ultimamente girando certe voci su presunti ladri di medicinali... Sa sono arrivata qui da Xing da poco e, come Medico, ho paura che possano mirare anche ai miei e a quelli del Dottore che mi ospita, un certo Alexander Pope, non so se lo conosce...
Alex era molto conosciuto in quelle zone e al suo nome la donna, già riconoscente a Rider per le cure al figlio, non esitò a fidarsi e a risponderle: purtroppo non sapeva nulla, ma le consigliò di recarsi da un certo 'Anziano', un uomo che sapeva tutto sui profughi di quelle zone e che avrebbe saputo certamente risponderle. Rider ringraziò, si fece indicare dove poterlo trovare e s'incamminò. Non era un tragitto lungo e tutti sembravano aver cambiato idea su di lei, forse la notizia del bambino guarito si era già diffusa.
Arrivò a destinazione, una zona più nel profondo di uno dei magazzini. La ''casa'' dell' 'Anziano' era meglio costruita rispetto alle altre, si vedeva che fosse una persona di una certa importanza in quella comunità. Venne ricevuta subito e così scoprì la sua identità: era un uomo vecchio, dall'aspetta sembrava avesse più di cento anni, con lunghi capelli bianchi e con profonde rughe sul volto. La guardò con sguardo imperscrutabile senza dire nulla. Con calma e diplomazia, espose la sua domanda, chiarendo anche chi l'aveva mandata da lui. Lui non rispose subito; aspettò per parecchi minuti, in cui rimase ferma e calma, finchè non le rispose.

-Purtroppo ciò che cerca non è qui, nè io posso aiutarla in questo. La ricerca sarà ancora lunga e difficoltosa, ma non demorda.-
Parlò con un forte accento, tipico di Xing, ma con un tono quasi mistico. Rider non aveva risolto nulla neanche stavolta, se quello che le aveva detto sul suo conto era vero, allora i profughi lì non sapeva davvero nulla. Salutò l' 'Anziano' con rispetto e fece per andarsene quando...
-E porga i miei saluti al Dottor Pope.-
Alexander? Come faceva a sapere di lui, non l'aveva neppure accennato. Confusa Rider farfugliò un...
-...certo...-
Prima di andarsene.
La sua parte di missione di risolveva quindi con un nulla di fatto...


Edited by Lord_Lloyd - 27/1/2009, 21:03
 
Top
Feamith
view post Posted on 28/1/2009, 10:52




Kerubiel

Nel locale calò un silenzio di tomba. Nessuno osava nemmeno respirare prima che il "capo" avesse deciso come reagire a l'atto sconsiderato di quel piccoletto. Qualcuno aveva anche cominciato a guardare il nuovo arrivato cercando d'indovinare l'altezza, perchè è sempre meglio essere precisi quando si parla con un becchino.
Invece, tra lo stupore generale, l'energumeno scoppiò a ridere, seguito a ruota da tutti gli altri ubiraconi.

- Ne hai di fegato per parlarmi così, piccoletto! Però non posso certo dire di no quando mi si offre della birra, sarebbe scortese. Non trovate? - rivolse questa domanda alla sua banda, che cominciò a fargli eco gridando "sarebbe scortese!" o "non si può negare una gentilezza!"
Di lì a pochi minuti il povero militare in incognito si ritrovò a dover offrire la birra a tutti quanti, ma almeno era riuscito ad accativarsi tutti quanti e lo stavano presentanto alla banda.

- Io sono il meraviglioso Maurice, ricercato dallo stato con una taglia sulla testa! Non mi vengono a cercare perchè persino l'Esercito mi teme! - così si presentò il capo, evitando accuratamente di dire a quanto ammontasse la taglia.
- Loro sono i Fratelli Coltelli, abilissimi nell'uso di armi da taglio e nel gioco delle freccette, ma molto meno bravi quando si tratta di prendere decisioni d'amore e d'accordo come fratelli.
- Lei è Brunilde; non lasciarti ingannare dai denti storti, dal grasso e del doppio mento: è veramente capace nel suo lavoro!
- E lui è il mio fiore all'occhiello: l'Alchimista, che è più capace persino di tutti i Cani dell'Esercito!
Ad ogni presentazione seguivano delle risate e un brindisi, ma ora che Kerubiel poteva vederli da vicino, capì che erano soltanto dei semplici idioti, ubriaconi da taverna capaci solo di vantarsi, piuttosto che dei veri criminali. Persino l'Alchimista era incapace di disegnare un vero cerchio alchemico, disegnava degli sgorbi vagamente circolari e diceva che non poteva trasmutare qualcosa nel locale perchè non si sprecava per cose del genere.
Passate così un paio d'ore, Kerubiel e Alexander uscirono dal locale con vari inviti a tornare e uno sconto del 10% da usare nei bordelli di East City.
Almeno così avevano escluso un possibile sospetto; non restava altro da fare che cercare Medusa e decidere cosa fare.



Medusa Rider

Tutta la sua esplorazione si era risolta con un nulla di fatto, ma uscendo dall'abitazione dell'Anziano', qualcosa la inquietò. Credette di essere seguita, ma non c'era nessuno in quei vicoli che desse l'impressione di curarsi di lei più di quanto non ci si cura di una mosca che ci svolazza intorno.
Proprio quando credette di essersi immaginata tutto, avvertì uno strano movimento dietro di sè. Girandosi di scatto, si trovò faccia a faccia con un ragazzo di circa diciassette anni che stava cercando di rubarle la borsa coi medicinali. Non poteva essere certa che fosse un semplice ladro oppure se l'aveva vista guarire il bambino, doveva catturarlo e interrogarlo.
Ma il giovane era già scappato a gambe levate, costringendo il Colonello a seguirlo. La cosa però si dimostrò più difficile del previsto: appena girò l'angolo, una luce viola illuminò i vicoli e un muro di pietra piuttosto rudimentale impedì alla donna di seguirlo.
Forse era proprio quel ragazzo il ladro che cercavano...
 
Top
Medusa Rider
view post Posted on 28/1/2009, 17:30




Difatti Rider percepì fin da subito che qualcuno la stesse seguendo, era troppo ben addestrata in quel campo per poter caderne lei stessa vittima. Comunque non ci badò più di tanto in un primo momento e inoltre non notò nulla di sospetto. Forse era solo la sua immaginazione, quel luogo le faceva uno strano effetto.
Rimase comunque all'erta, raramente i suo sensi la tradivano. Ed infatti, poco più tardi, sentì qualcuno avvicinarsi a lei di soppiatto, di lato. Facendo finta di nulla, portò la mano destra nella borsa e cercò l'elsa di uno dei suoi pugnali. Fece un rapido passo in avanti e si voltò di scatto. Si ritrovò difronte ad un ragazzo, sui diciassette anni, con una mano alzata nel vuoto, nella direzione dopo poco prima c'era la sua borsa con i medicinali. Non fece, però, in tempo a dire nulla che il ragazzo scappò via e Rider si lanciò subito all'inseguimento, forse lui aveva qualcosa a che fare con il motivo per cui si trovava lì. Accadde un imprevisto: appena svoltato l'angolo, su accecata da un'improvvisa luce viola. Nonostante la sorpresa, era una luce inconfondibile per lei, una trasmutazione alchemica ed infatti poco dopo si vide ergersi, a bloccarle la strada, un muro di pietra.
*Ci vuole ben altro per fermare la sottoscritta...*
Pensò, appena realizzato l'accaduto e con un unico movimento estrasse una delle Assasin Blade che aveva precedentemente estratto e incise sul muro in questione un semplice cerchio alchemico; subito dopo lo attivò: una luce violacea, simile alla precedente, segnò l'inizio della trasmutazione ed un istante dopo nel muro si formò attraverso cui sarebbe comodamente potuta passare. Il Colonnello riprese a correre nella direzione in cui si era allontanato il ragazzo. Aveva fatto tutto con rapidità, quindi non poteva essere scappato lontano...
 
Top
view post Posted on 8/2/2009, 03:16

†Ichirin No Hana†

Group:
Member
Posts:
5,091

Status:


-Ah! Maledizione! Ti pareva che non erano loro!!- Affermò Kerubiel al quanto seccato.

Uscì dalla locanda un po' deluso. Alla fin fine era solo un ragazzo ed ogni tanto, sebbene molto maturo, gli veniva da comportarsi come un bambino che pretendeva di avere subito il suo giocattolo preferito oppure si sarebbe lamentato. L'unica cosa positiva e l'aver escluso alcune delle taverne del bar. Ora bisognava trovare Medusa.

-Dottore io non conosco il posto, da che parte può essere andata?-


Mentre attendeva sulla risposta cominciò a pensare sul come muoversi d'ora in poi. Le cose sembravano essere più complicate del previsto, ma forse per non trovarsi il colpevole magari poteva essere nelle vicinanze di Rider. Se così non c'era troppo tempo da perdere.

-Dottere in fretta non mi sento tranquillo... ho una strano presentimento e la cosa non mi piace molto!-

 
Top
Feamith
view post Posted on 8/2/2009, 14:57




Il ragazzo continuò a scappare, stupito che quella donna riuscisse a non perderlo mai di vista. Evidentemente non era solo una semplice dottoressa come aveva sospettato all'inizio, ma qualcuno di molto più forte... Un Alchimista di Stato? No, non era possibile...
Doveva assolutamente riuscire a seminarla o non sarebbe potuto tornare al rifugio. Passò per diversi vicoli e usò più volte gli anelli di ematite per craere dei muri di pietra, che venivano immancabilmente cancellati dalla donna.
Voltandosi per guardarla, per poco non finì addosso ad un giovane che era appena uscito da una taverna con un espressione abbattuta stampata sul volto. Riuscì ad evitarlo, ma rallntò notevolmente e venne quasi raggiunto dalla sua inseguitrice.
Decise di tentare una mossa azzardata, sperando che lo lasciasse andare.

- Se non vuole che questo ragazzo si faccia del male, lasci qui la sua borsa e si allontanti!
Con un movimento molto teatrale aveva avvicinato le mani, producendo una luce violastra dagli anelli che indossava ad ogni dito.
Il ragazzo e l'uomo che l'accompagnava sembravano stupiti, ma la donna aveva un espressione che lo fece preoccupare.
"Merda..." pensò "lasciami andare... Yakumo ha bisogno di me!"
 
Top
view post Posted on 8/2/2009, 15:56

†Ichirin No Hana†

Group:
Member
Posts:
5,091

Status:


Poco dopo essere uscito venne preso in pieno da un ragazzo che correva come una furia, come se stesse per sfuggire a qualcuno. Non capì subito cosa stesse succedendo, ma appena vide la dottoressa correre nella loro direzione allora le cose furono chiare. A quanto pare aveva scoperto qualcosa forse, ma non ebbe il tempo di voltarsi per prenderlo che il ragazzo lo bloccò alle spalle minacciando lui e la ragazza.

"Ci mancava solo questa... come mi sono fatto fregare da questo ragazzino!?"

Rimase immobile stringendo i pungi e denti. Voleva provare a disarmarlo con un gesto quanto più rapido possibile, ma il viso di Medusa sembrava volesse dire il contrario. Stava cercando di dirgli di non fare nulla, doveva rimanere impassibile e stare al gioco. La cosa non gli andava molto a genio però in quella situazione non aveva proprio scelta.

 
Top
Medusa Rider
view post Posted on 9/2/2009, 21:23




E rieccola all'inseguimento, il pugnale, tenuto al contrario, davanti al volto e la catena che tintinnava ad ogni passo che Rider compieva. Il misterioso ragazzo tentò più volte di bloccarla con uno di quei muri di pietra, ma il Colonnello bloccò sempre sul nascere questi suoi tentativi. Lentamente le distanze tra loro cominciarono ad accorciarsi, merito delle sue gambe tanto ben allenate.
Mentre Rider continuava a chiedersi chi fosse quel ragazzo, giunsero all'ennesimo di quei vicoli e qui, quando il ragazzo si voltò un attimo verso di lei, notò una porta laterale aprirsi ed uscirne un viso fin troppo conosciuto.
*Kerubiel?!*
Pensò un pò confusa e stupita, ma senza rinunciare per questo all'inseguimento. Anzi il ragazzo quasi rischiò di finirgli addosso, un'occasione quanto mai ghiotta: compì un rapido scatto in avanti e bruciò in poco gran parte del distacco, giungendo a neanche mezzo metro del ragazzo. Dovette fermarsi alle parole del giovane e alla successiva luce alchemica. Era chiaro, lo aveva messo alle strette e quella sua minaccia non ne era che la conferma. Certo, in quella circostanza, non poteva scartare nessuna ipotesi sulla possibile reazione del ragazzo e questo la fece preoccupare in primis per Alexander. Istintivamente, alla vista della luce violacea, aveva proceduto per tracciare rapidamente con il pugnale un cerchio alchemico, non uno comune, ma uno molto più particolare, sulla parete vicina.

-E cosa ti farebbe pensare che me ne importerebbe qualcosa?-
Domandò al ragazzo con una freddezza quasi spiazzante, assumendo un'aria indifferente.
-Inoltre...-

CITAZIONE

Tecnica dei Tralicci

Con questa tecnica è possibile, velocizzando il processo di crescita del tessuto ligneo o celluloso, creare tralicci e/o arbusti capaci di semi-immobilizzare o mobilizzare completamente l'avversario. Lo spessore massimo degli arbusti è di dieci centimetri, mentre la lunghezza massima è di cinque metri.

Costo Punti Alchimia:

Il costo del suo utilizzo è di 30 PA; ogniqualvolta se ne fa utilizzo, vengono sottratti dai PA, come se fossero normali simboli alchemici.


In quel momento portò la mano destra sul cerchio alchemico e lo attivò. Ne scaturì una tenue luce verde smeraldo, ma poi non sembrò essere successo nulla o almeno così pareva. Intanto, silenziosi, alle spalle del ragazzo, cinque tralicci scuri si scagliarono contro di lui, due verso le sue gambe, due verso le braccia e l'ultimo verso il collo. Lo scopo era immobilizzarlo, avvolgendogli arti e collo con essi e impedirgli di usare anche l'Alchimia.
-...non devi mai sottovalutare le capacità un abile Medico.-
 
Top
36 replies since 29/6/2008, 16:23   372 views
  Share